DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera in chiaro? Vi dico solo che su Rai Storia alle 21,10 passa un capolavoro del cinema italiano che ogni tanto andrebbe rivisto come “Roma città aperta” di Roberto Rossellini con Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Vito Annichiarico, Maria Michi, Marcello Pagliero. Come saprete tutti lì nasce il neorealismo, ma nasce anche la commedia all’italiana, perfettamente inserita nella nostra realtà, con la scena della padellata di Aldo Fabrizi.
Saprete anche che Fabrizi, una star al varietà come Anna Magnani, venne chiamato da Federico Fellini per convincerlo a fare il prete protagonista, fieramente antifascista. Fabrizi, ricordiamoci che se Roma era liberata, al nord c’era ancora Salò, aveva qualche dubbio. “E se poi quelli ritornano?” disse a Fellini alludendo ai tedeschi.
aldo fabrizi roma citta aperta
Iris alle 21 propone un filmone di Ron Howard del 1996, “Ransom – Il riscatto” con Mel Gibson, Rene Russo, Gary Sinise, Brawley Nolte, Delroy Lindo, dove al ricco Mel Gibson, padrone di una società aerea, viene chiesto un riscatto di 2 milioni di dollari se vuole rivedere il figlioletto rapito da una banda di criminali. Buone critiche.
Canale 27 alle 21,10 propone il tardo “Scuola di polizia. Missione a Mosca”, diretto da Alan Metter nel 1994 con George Gaynes, Michael Winslow, Leslie Easterbrook, Claire Forlani, Ron Perlman e la partecipazione speciale di Christopher Lee, che aveva interpretato in Italia uno dei primi film prodotti da Paul Maslanski, “Il castello dei morti vivi” di Warren Kiefer. Incredibilmente fu la prima commedia americana girata a Mosca, inoltre proprio mentre crollava il potere di Boris Yeltsin. Sembra che Bubba Smith, che interpretava il personaggio storico della serie, Hightwoer, uscì dal progetto per solidarietà con Marion Ramsey, che non era stata chiamata. Nel finalone del film servivano 250 veri poliziotti russi. Ne vennero 758, perché avevano sentito che ci sarebbe stato un pranzo gratis.
Rai Movie alle 21,10 propone il primo film prodotto da Nanni Moretti e la prima regia di Carlo Mazzacurati, cioè “Notte italiana” con Mario Adorf, Giulia Boschi, Marco Messeri, Tino Carraro, Roberto Citran. E’ una sorta di social drama ambientato tra Padova e il delta del Po. Tino Carraro sostituì la prima scelta del regista, che era il nostro amico Piero Tortolina, ingegnere padovano, grande cinefilo che aveva fatto da maestro a tutti noi giovani critici. Tortolina girò tutto il film, poi sembra che non funzionasse come attore e le sue scene vennero tutte rigirate con Carraro. Con nostro grande dispiacere.
Mediaset Italia 2 alle 21,15 presenta l’horror “Il figlio di Chucky” di Don Mancini con Jennifer Tilly, Redman, Hannah Spearritt, John Waters, Keith-Lee Castle. Il figlio di Chucky non è meno aggressivo e rompicojoni del padre. Occhio alla presenza del mitico John Waters nel cast.
Su Cielo alle 21,15 siamo sull’erotico spintarello con “Malombra” di Bruno Gaburro con Paola Senatore, Maurice Poli, Claudia Cavalcanti, Maurizio Boni. Ero un grande fan della Cavalcanti. Fu un grande successo la commedia sexy neanche troppo sporcacciona “Cornetti alla crema” di Sergio Martino con Edwige Fenech, Lino Banfi, Gianni Cavina, Marisa Merlini, Milena Vukotic, Cine 34 alle 21,15.
Su Tv2000 alle 21,20 trovate “Lucky, re del deserto”, avventuroso con cavallo in giro per il mondo diretto da Sergei Bodrov (“Mongol”), prodotto da Jean-Jacques Annaud con Chase Moore, Jan Decleir, Arie Verveen, Maria Geelboi. Critiche pessime. Rete 4 alle 21,25 propone il più divertente “Nati con la camicia” comedy spionistica di E. B. Clucher con i nostri amatissimi Bud Spencer, Terence Hill, Buffy Dee, David Huddleston, Faith Minton.
Passiamo alla seconda serata con un secondo film di Carlo Mazzacurati su Rai Movie alle 22,45, “La passione” con Silvio Orlando, Cristiana Capotondi, Kasia Smutniak, Stefania Sandrelli, Giuseppe Battiston, e uno spettacolare Corrado Guzzanti, dove un regista italiano magari di talento, ma senza lavoro, accetta di mettere in scena in un paesino della Toscana la passione di Cristo con gente del posto e un terribile attore, Guzzanti, come Gesù Cristo. Faceva ridere.
Cine 34 alle 23,10 presenta il non più raro come un tempo “Crema, cioccolato e pa… prika” diretto da Michele Massimo Tarantini con Barbara Bouchet, Renzo Montagnani, Silvia Dionisio, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Giorgio Bracardi, ma soprattutto prodotto da Michele Greco, boss della mafia palermitana per compiacere il figlio, che sognava di fare l’attore. Grande fu lo scandalo quando investigò sul film addirittura il giudice Falcone. Ultimo film di coppia di Franco e Ciccio.
Rete 4 alle 23,35 passa lo spettacolare thriller di David Fincher “Zodiac” con Jake Gyllenhaal, Mark Ruffalo, Robert Downey jr., Anthony Edwards, Brian Cox. Allora sembrava lunghissimo, 158’. Cine 34 all’1 propone un'altra commedia sexy, “La poliziotta della squadra del buon costume” di Michele Massimo Tarantini con Edwige Fenech, Alvaro Vitali, Lino Banfi, Sal Borgese, Gianfranco Barra.
christine hendricks lost river
Iris all’1,45 propone l’opera prima, e ultima, di Ryan Gosling, il pasticciato “Lost River” con Christina Hendricks, Saoirse Ronan, Iain De Caestecker, Matt Smith, Reda Kateb e la mitica Barbara Steele. Rai Tre/Fuori orario presenta alle 2,20 il capolavoro di Sergej Paradzanov “Sayat Nova” o “Il colore del melograno”, un delirio di colori e di poesia, con Sofiko Caureli, Melkop Alekjan, Vilen Galustjan, Onnik Minassian. Sayat Nova è un poeta di corte armeno del XVII secolo che a Tsibilisi si innamora della regina della Georgia. Rischia grosso. Rischiò ancor di più il regista, che finì in carcere accusato di omosessualità e di traffico di opere d’arte. Era una persona meravigliosa e un grande artista.
lost river ryan gosling regista
Italia 1 alle 2,40 si butta su “The Disaster Artist” di James Franco con James Franco, Dave Franco, Ari Graynor, Seth Rogen, Alison Brie, Jacki Weaver, sorta di rilettura di un grande film trash, “The Room”, e del suo folle regista e interprete, Tommy Wiseau. misterioso personaggio del cinema americano, che si scoprirà poi essere nato a Poznan in Polonia nel 1955 come Piotr Wieczorkiewicz.
“The Room” aveva davvero un culto particolare tra i film più brutti del mondo. E in qualche modo “The Disaster Artist”, con James Franco, oltre che regista, anche attore nei panni del disastrato Tommy Wiseau, affidando a suo fratello Dave Franco il ruolo dell’amico del cuore del regista, l’attore Greg Sestero, nobilita il film precedente e il suo autore esattamente come Tim Burton nobilitò le opere e l’estetica di Ed Wood. Ma quando nobiliti un autore e la sua opera, in qualche modo, togli per sempre a questi film terrificanti, appunto i più brutti del mondo, il valore di guilty pleasures. E anche se non diventano certo dei capolavori, perdono per sempre quella gradazione di stracult immortali, soprattutto perché diventano popolari e riconosciuti a livello mondiale.
Rai Movie alle 2,45 presenta invece l’ottimo “Le vite degli altri” di Florian Henckel von Donnersmarck con Ulrich Mühe, Sebastian Koch, Martina Gedeck, Ulrich Tukur, Thomas Thieme, un film importante dedicato alle spie nella vecchia Berlino Est che passavano anni a spiare i sospettati.
Chiudo con uno dei miei maggiori guilty pleasure, “Il mistero di Oberwald”, film sperimentale di Michelangelo Antonioni con Monica Vitti, Franco Branciaroli, Paolo Bonacelli Luigi Diberti, tratto da “L’aquila a due teste” di Jean Cocteau. Monica Vitti non si poteva proprio sentire. Girato in elettronica (si diceva così) per poter giocare sui colori e poi passato in 35 mm, diventava una poltiglia assurda sullo schermo, tipo lo “Yeti” di Parolini.
Le pere, le mele, le foglie, diventano gialle o rosse secondo i mutamenti d’animo di Monica Vitti, già musa e compagna del Maestro. Ottima idea. Peccato che lei non sia una Edwige Feuillère e si esprima ormai in romanesco da partner di Alberto Sordi. Così vengono fuori dei “Sebbbastian!” con tante di quelle B rivolte al povero Branciaroli. A Venezia, dove il film venne presentato, in tanti rimanemmo allibiti e non riuscivano a trattenere le risate rispetto al disastro del film. La chiudo qui.
THE DISASTER ARTIST james franco the disaster artistTHE DISASTER ARTIST
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