Enrico Franceschini per “la Repubblica”
WEST HAM SCONTRI 4
Una serata di football da ricordare: l’ultima partita in uno stadio centenario prima del trasloco in un nuovo impianto, vinta in rimonta nel finale contro una squadra più forte e titolata.
Oppure una serata di football da dimenticare: l’assalto dei tifosi di casa contro l’autobus della squadra ospite, un finestrino del bus in frantumi, quattro poliziotti feriti, momenti di tensione e paura, il match iniziato con 45’ di ritardo, una bottiglia tirata verso il portiere avversario, due arresti per invasione di campo.
È il contraddittorio bilancio di West Ham-Manchester United, la gara che martedì sera ha segnato l’addio degli Hammers ad Upton Park, storica arena londinese in cui campioni come Bobby Moore giocarono per un club che non ha mai vinto niente ma è uno dei simboli del calcio d’Inghilterra e dalla prossima stagione si trasferirà nel più grande e moderno stadio delle Olimpiadi di Londra 2012.
WEST HAM SCONTRI 3
Per la cronaca, l’incontro è finito 3-2 per il West Ham, che perdeva 1-2 a venti minuti dal termine. Ma sui media di ieri la notizia era quella di prima del match: un’ora e mezza di violenza come da queste parti non se ne vedevano da tempo.
Alcuni tifosi degli Hammers hanno circondato e bloccato il bus dei Red Devils nei pressi dello stadio. La polizia è intervenuta con agenti a piedi e a cavallo, senza riuscire subito a ristabilire l’ordine. Un video girato con il telefonino da un giocatore dello United mostra i compagni che ridono, poi si spaventano e si stendono sotto i sedili per proteggersi. Un brutto incidente che poteva finire peggio e lascia una macchia sulla partita conclusiva ad Upton Park, epilogo casalingo di una brillante stagione per la squadra di Slaven Bilic.
WEST HAM SCONTRI 2
La reazione della società è durissima: “Imporremo un divieto a vita di venire allo stadio ai responsabili che saranno individuati e stiamo collaborando con la polizia su quanto accaduto”, afferma la vicepresidente Karren Brady. Per un tifoso non può esserci condanna peggiore: il bando dagli stadi, per un certo numero di gare, per un intero campionato o per sempre, è del resto una delle norme con cui la Premier ha combattuto e sostanzialmente eliminato gli hooligan. L’episodio di martedì ha tuttavia una strascico di polemiche.
Contro il club, perché la vicepresidente Brady e il presidente David Sullivan hanno in parte minimizzato le violenze. Inizialmente, Sullivan le ha addirittura smentite, dando la colpa allo United per essere arrivato allo stadio in ritardo. E sotto accusa c’è anche la polizia, che non sembra avere gestito al meglio l’ordine pubblico. Il problema, secondo la ricostruzione dei giornali, è che un gran numero di tifosi senza biglietto hanno riempito la zona circostante lo stadio per partecipare comunque alla serata di festa, più tardi conclusa, dopo il match, con fuochi d’artificio.
WEST HAM 1
Sono stati questi, prima di chiudersi nei pub a guardare la partita in tivù, a dare l’assalto al bus di Rooney e compagni. «Non mi aspettavo un’aggressione simile - ha raccontato il centravanti dei Reds - non credevo potesse accadere una cosa del genere».
WEST HAM UPTON PARK
E non si capisce perché la polizia e il club, in previsione di un evento memorabile, non abbiano transennato l’area e fornito una scorta adeguata al bus della squadra ospite. Gli ultrà inglesi non sono migliori di quelli italiani o di altri paesi: ma solitamente vengono tenuti a bada meglio. L’addio del West Ham al suo vecchio stadio ha fatto eccezione.
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