giancarlo dotto e giorgia surina
Giancarlo Dotto (Rabdoman) per Dagospia
ALLEGRI COPPA ITALIA
Un po’ di negromanzia applicata agli spiriti balordissimi del calcio, tra ragionevoli e irragionevoli quesiti. Campionato strapieno di questioni sospese. L’unica certezza pare lo strapotere Juve, ma anche su questo io ci andrei cauto. Domani riparte il baraccone calciante ed è subito Roma (Udinese all’Olimpico), ed è subito Juventus (Fiorentina allo Juventus Stadium). Ci si finge esperti, ma solo per darsi un tono e confondere le masse.
Che Juventus? L’hanno vergato tutti. Strapperà i testicoli al campionato dopo due mesi nemmeno di mattanza. Higuain combinato a Dybala e Pjanic in asse con Marchisio, per di più assassino nei calci piazzati, raccontano la dismisura. Sarà vero? Già tutto scritto? Io non la vedo così.
DYBALA JUVENTUS MILAN COPPA ITALIA
Avendo già toppato lo scorso anno (immaginavo una Juve debosciata dalle partenze di Tevez e di Vidal, sapete com’è andata), dunque recidivo. Per me Panza Gonzalo non sarà, non potrà essere, molto più rilevante di quanto è stato Morata, certo difficilmente replicherà lo scorso boom e il calcio non è banale e anale aritmetica, non è detto che Higuain più Dybala facciano due o tre. Potrebbero fare anche zero o giù di lì.
higuain con la pancetta
Aggiungo. La grande Juve, tra Chioma Conte e Dente Allegri, era sì la difesa, quella rimasta illesa, salvo quel tutto da verificare anno in più, ma anche un centrocampo che si chiamava Pirlo, Pogba, Vidal, Marchisio. Un ensemble da paura. C’è rimasto solo Marchisio, ma azzoppato alquanto. Pjanic è bello, anche un po’ assassino, ma vago e oscillante. Magari la pelle Juve inietterà anche nel suo corpicino smunto sieri di tigre mista a jena. Vedremo. C’è molto da svelare. Per me non è tutto così scritto. Così la vedo e la penso.
Che Roma? Altro mistero fitto. Troppe questioni sospese. L’unica certezza, Lucio Spalletti. Tornato da San Pietroburgo con lo spirito infuso di Rasputin, speriamo non rischi di rammollirsi nel disperante vacuo cazzeggio dell’aria uguale etere romano. Sembra, per ora, farcela alla grande. Che Dio lo conservi paranoide.
gabbiadini
Perso Pjanic, ha di sicuro puntato sul mettere su una banda di cazzuti guerrieri. Fondamentale il recupero di Strootman. La faccia più romanista della storia. Mai nessun calciatore giallorosso ha presentato un teschio così lupesco. Lui, De Rossi, rimesso al centro della storia, più l’enorme Nainggo ovunque, aggiungi Manolas, ma direi anche i nuovi, Bruno Peres soprattutto (sarà una sorpresa eccitante per i tifosi che non lo conoscono), Vermaelen e Fazio.
STROOTMAN
Aggiungo Paredes, da tenere comunque. Se poi arriva Borja Valero…Il Porto ha detto che questa Roma ha la personalità ancora frangibile del gioco (s’incrina al primo rovescio) e quattro, cinque anime forti. Non può che migliorare. Il guaio. Non da poco. Lo vedrete già domani. Lo Juventus Stadium stracolmo, l’Olimpico semideserto, svuotata dalla coazione grottesca del tifo a perdere.
Che Napoli? Altro domandone. Mi butto. ADL ha siglato l’affare del millennio con la cessione di Panza Gonzalo a quella cifra. Siamo così sicuri che sarà una conseguenza necessaria la frana tecnica della squadra? Io no. Temo piuttosto, napoletanescamente, una flessione di Hamsik, di Insigne o di Callejon, ma è più verosimile pensare a una squadra più responsabilizzata e dunque più cazzuta. Sloggiato dall’essere ombra di Higuain, Gabbiadini, per me, farà vedere tutto quello che è, che è tanto, credetemi. Se la giocherà alla pari almeno con Milik, altro talento. Zelinski, Giaccherini, Tonelli e Rog faranno cibo organico. Mancava troppo lo scorso anno. E poi c’è Sarri. Senza il Divino Buttadentro, avrà l’occasione di mostrare il suo eventuale genio.
il mercato di aurelio de laurentiis
Milano by China. Tutta da decifrare. Sfrattati più o meno brutalmente Mihajlovic e Mancini, ecco Montella e De Boer. Sappiamo tutto o quasi del primo, meno del secondo. Azzardo. Berlusconi se ne va, fine di un’epoca, quando arriva il “suo” allenatore, Montella, uno che ama il “giuoco”. Appuntamento mancato. In attesa d’imbarcare capitali, squadra ancora molto zoppa. Big Plane dovrà fare il miracolo.
La certezza, quel ragazzone in porta. Il resto lo scopriremo da qui a breve. L’Inter respira auspici migliori. Liberatasi di quella gatta dolente del Mancio, può virilmente specchiarsi nelle proprie risorse, che non sono per niente accie. Aspettando Joao Mario dal Portogallo, Banega è un grande, piede da pianista e da guerriero. Candreva è un valore forte. Ansaldi ci sa fare parecchio. Medel resta l’anima forte.
BERLUSCONI MILAN
Spacciato per un ruvido manzo da combattimento è anche uno che sa dare sempre la palla giusta. Nulla da spellarsi, ma quel che serve. L’enigma: Icardi nonostante Wanda. Che ne sarà? Molto della stagione nerazzurra si gioca su questa coppia, che è molto di più che la somma di due amanti.
Il resto del mondo. Che Lazio sarà, dopo il folle trauma di Bielsa? Simone Inzaghi pare uno molto poco loco, l’altro mondo da Bielsa, testa molto ancorata sulle spalle. Ma perdere Candreva e tenersi un Keita malmostoso sono cose debilitanti. Ritrova pero De Vriij. Molto dipenderà dall’attitudine di Immobile a somigliare al suo miglior se stesso, dopo il fracasso delle esperienze all’estero.
WANDA NARA E ICARDI IN BRASILE ICARDI WANDA NARA TWITTER
Fiorentina sempre nelle mani del suo algido hombre dalla cavernosa voce. Faranno bene ad alzare le barricate per non far partire Borja Valero. C’è una Viola con lui e senza di lui. Occhio al nuovo Torino di Sinisa. Squadra da Uefa. E occhio a Sampdoria, Genoa e Atalanta, lo stesso Cagliari. Hanno messo su, zitte e furbe, tre interessanti squadrette. Difficilmente l’Empoli si confermerà. Difficilmente il Crotone si salverà. Sintesi. Un campionato tecnicamente più alto e meno scontato di quanto si creda.