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    DAGONEWS - DOVE ANDIAMO A FINIRE? A UN GOVERNO TECNICO CHE FACCIA IL “LAVORO SPORCO” E POI SI VADA A VOTARE A PRIMAVERA 2020 - PER TROVARE UN ACCORDO CON BRUXELLES BISOGNERÀ FARE UNA FINANZIARIA CHE IL TRUCE E IL BIBITARO NON POSSONO (E NON VOGLIONO) FARE: RIMANGIARSI REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA 100 - I MERCATI CI CREDONO TANT’È CHE LO SPREAD IN QUESTE ORE CALDE DI CRISI TRA ROMA E BRUXELLES, STA ADDIRITTURA SCENDENDO (OGGI 264, 10 PUNTI MENO DI IERI)


     
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    DAGONOTA

    DI MAIO SALVINI MATTARELLA DI MAIO SALVINI MATTARELLA

    Dove andiamo a finire. Allora in risultato l’annuncio di apertura della procedura di infrazione per l’Italia da parte della Commissione Ue l’ha già ottenuto. E riguarda proprio la politica del nostro disgraziato Paese. Si torna infatti a parlare con insistenza di un ipotesi che sembrava morta: quella del governo tecnico. Ci si è infatti rapidamente accorti che per trovare un accordo con Bruxelles (accordo di cui, al di là delle dichiarazioni del Truce e del Bibitaro, abbiamo assolutamente bisogno) bisognerà fare una Finanziaria (ora si chiama Legge di Stabilità) che semplicemente questo governo non può (e non vuole peraltro) fare.

    cottarelli cottarelli

     

    Bisognerà infatti rimangiarsi gran parte, se non tutti, del reddito di cittadinanza e, soprattutto, di Quota 100. I provvedimenti cioè che caratterizzano la sciagurata politica economica di questo governo e la sua cifra politica. Una cosa che nè Lega nè 5stelle si possono permettere. Ma che qualcuno dovrai necessariamente fare.

    salvatore rossi salvatore rossi

     

    Da qui il possibile ripensamento dei gialloverdi sul dare via libera ad un governo tecnico (o istituzionali o del Presidente, cambiano le parole ma il senso è lo stesso) che faccia il “ lavoro sporco” e poi si vada a votare a primavera 2020.  Si parla già di ritorno in pista di Cottarelli mani di forbice (ma in campo ci potrebbe essere anche Salvatore Rossi che ha appena lasciato la Banca d’Italia) con ministri scelti tra i tecnici d’area di tutti i partiti presenti in Parlamento .

    GIUSEPPE CONTE GIUSEPPE CONTE

     

    Il punto è che i tempi sono stretti anzi strettissimi e se si vuole avere un governo pronto per settembre (cioè per fare la Finanziaria e trattare con la nuova Commissione) bisogna mandare  Conte alla studio Alpa, già nelle prossime 2, 3 settimane.  I mercati, che queste cose le capiscono, ci credono tant’è che lo spread in queste ore calde di crisi tra Roma e Bruxelles, sta addirittura scendendo. Vedremo quanto dura.

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