Flavio Vanetti per il Corriere della Sera
GOGGIA
Dov' è finita Sofia Goggia? E perché Lindsey Vonn sembra dover battere il proprio fisico prima che le avversarie? Il gelo del Corviglia, dove tira un vento cane che detta varie interruzioni a un superG sempre sul filo dell' annullamento ma alla fine completato con l' 1-2 elvetico Fleury-Gisin, con il terzo posto della Weirather e con il quarto di una Federica Brignone bravissima e a 18 centesimi da un podio che avrebbe meritato, ci consegna queste due domande dalla risposta complicata. Forse è più semplice rispondere alla seconda, detto che la Vonn dopo aver beccato quasi 2'' s' è accasciata sulla spianata del traguardo in preda ai dolori. Si temeva un nuovo crac alle gambe (l' americana protegge il ginocchio destro con un tutore, ndr) , invece il guaio è nato da un'«insaccata» in una compressione che ha generato qualcosa di simile al colpo della strega.
Era pronta l' ambulanza per Wonder Woman, ma alla fine Lindsey, dopo un' ora di fisioterapia nel tendone d' arrivo, è scesa all' hotel su un' auto del Team Usa.
Solo all' ultimo sapremo se oggi disputerà il superG-bis, che sarà accoppiato a un nuovo slalom per chiudere la combinata saltata l' altro giorno dopo la manche tra i paletti (decisione cervellotica, perché non tenere buono quanto già disputato?). Il peggio per la Vonn è scongiurato, ma il logorio della sua super-carriera si sta facendo sentire. Tra due mesi ai Giochi sarà mai protagonista?
GOGGIA
La domanda riguarda pure Sofia Goggia, che con onestà ipotizza addirittura di non essere convocata in Corea: «Se le compagne andranno più forte, potrebbe starci» diceva venerdì durante una chiacchierata sul suo difficile avvio, quando un anno fa inanellava podi e diventava un fenomeno mediatico. Il superG di ieri l' ha incupita: quattro porte, uno svarione, l' uscita; tutto in 15''. «Se esco così, non ci sono mentalmente. Non è la tecnica, non è lo sci: è la testa e la devo riaccendere». Aveva il groppo in gola.
La sera prima aveva vuotato il sacco con sincerità: «Devo ragionare gara per gara, pensare a una progressione e non alle classifiche. Aspetto solo il risultato che sblocca: ma si fa attendere».
GOGGIA
In realtà c' è qualcosa di più complesso. Primo: ogni stagione fa storia a sé. Secondo: se sei in crisi, è perché qualcosa cambia e tu devi saperti adattare. «Non ci sono ancora riuscita. Sono destabilizzata, ma se ritrovo l' equilibrio». In questi giorni in cui ha scoperto che la vittoria ha tanti padri mentre la sconfitta è orfana («Immagino non manchi chi dice che mi sono montata la testa»), Sofia sta verificando che è vera la metafora della villa, da lei scelta a inizio stagione: «Il passaggio dal monolocale alla villa è più complicato del previsto». Cambia pure l' Imu «Eh sì. Ma non è solo quello: non ho avuto una velocità di adattamento adeguata alla rivoluzione che ho vissuto». Risultato? Meno spensieratezza. «Se oggi potessi comperare qualcosa, sarebbe la serenità» .
GOGGIA VONN