Brunella Bolloli per “Libero quotidiano”
SESSO E SEDUZIONE
«Non l'ho violentato. L'ho amato. Aveva 14 anni, non 13. Volevo lasciare mio marito per lui. Fare altri figli. Sono una mamma, non un mostro». Due ore e mezzo di interrogatorio per provare a togliersi di dosso quell' onta, il marchio della pedofila che più di mezza Italia le ha gettato addosso. La 31enne di Prato che ha avuto un figlio da un minorenne a cui dava ripetizioni d' inglese ha ribadito che per lei quella non era violenza - mai avrebbe voluto fare del male ad alcuno - piuttosto una passione bruciante che fa perdere il lume della ragione, un amore folle e disperato, qualcosa di incontrollabile, più grande di quanto si possa immaginare.
L'operatrice socio-sanitaria si è difesa davanti al gip spiegando che i rapporti sessuali con lo studente sono cominciati quando lui aveva già compiuto 14 anni, consapevole (ma chissà se lo era dall' inizio della storia) che sotto tale età scatta automaticamente il reato di violenza su minore.
SESSO E SEDUZIONE
Un'affermazione contestata, però, dalla procura di Prato per cui almeno il primo approccio, quello di lui con il cerchio alla testa costretto a sdraiarsi sul letto con lei nuda sopra, sarebbe avvenuto quando l' alunno, oggi 15enne, era poco più che un bambino, aveva 13 anni e faceva ancora le medie inferiori.
Inutile, per la signora, provare a spiegare che il suo innamorato, karateka a livello agonistico, bravissimo negli sport, ha il fisico di un ragazzo già formato: per la legge conta l' età del consenso e l'articolo del codice penale che la incastra (609 quater) dice che se un adulto fa l' amore con un partner non ancora 14enne, scatta il reato di violenza sessuale. Tradotto: l' arresto.
«NO SITI PEDOPORNOGRAFICI»
La 31enne, denunciata dai genitori del suo studente, il 27 marzo è stata posta ai domiciliari in quanto presunta stupratrice (l'accusa è atti sessuali con minore e violenza sessuale per induzione). Una misura resa necessaria per il pericolo d' inquinamento delle prove e il rischio di reiterazione del reato.
SESSO E SEDUZIONE
Insieme a lei è stato indagato il marito 32enne, padre del primo figlio oggi 11enne. L'uomo, nell'estremo tentativo di difendere la consorte, ha registrato come suo il pargolo nato ad agosto, frutto della relazione tra la moglie e il suo amante e per ora ha deciso di sostenere l' amore della sua vita fino in fondo mettendo davanti a tutto la famiglia. E non importa se il secondo figlio non è stato concepito da lui.
Nell'interrogatorio di fronte al gip, la Oss si è anche difesa da un'altra grave accusa: quella di detenere materiale pedopornografico che sarebbe stato trovato sul suo computer e sui telefonini. Nell' ordinanza di custodia cautelare viene contestata la navigazione in siti teen, cioè con immagini di adolescenti e anche per questo si va in cella. Falso, è stata la risposta. Nessun contenuto pedopornografico. Se c' è stata qualche ricerca in rete, casomai è stata solo su siti per adulti. Soddisfatti gli avvocati difensori, Mattia Alfano e Massimo Nistri, che ieri non hanno depositato al gip Scarlatti una richiesta di revoca dei domiciliari, preferendo aspettare il tribunale del Riesame, lunedì.
sesso a scuola 2
INCIDENTE PROBATORIO
Nel frattempo continua in procura la sfilata dei testimoni. Dopo le amiche e il personale della palestra, dove si allenava il ragazzo, sarà sentita a breve anche la madre della 31enne, nonna del bimbo che era al corrente della gravidanza extraconiugale. Ma ieri dal procuratore capo Giuseppe Nicolosi è emersa un' importante novità: la richiesta al gip di incidente probatorio, in modalità protetta, per il 15enne.
Saranno le sue dichiarazioni, cristallizzate nel corso dell' interrogatorio, a dare un contributo decisivo all' indagine. Spetterà a lui dire se la relazione con la prof d'inglese, che l' ha reso padre di un bebé che gli somiglia, è cominciata quando aveva 13 anni o 14.
SESSO A SCUOLA
"Ballano" venti giorni che sono fondamentali in questa indagine condotta dagli uomini della Squadra Mobile diretta da Gianluca Aurilia. Sarà il ragazzo, a questo punto, a raccontare anche delle pressioni della donna, delle ossessioni, dell' amicizia diventata giorno dopo giorno una relazione, qualcosa di molto più grande di loro. Fino a che lei in chat ha minacciato di uccidersi se lui non l' avesse raggiunta a casa.