Francesco De Dominicis per "Libero Quotidiano"
CREDITI DETERIORATI
Unicredit cede alla tentazione della garanzia di Stato per ripulire i bilanci dai crediti in sofferenza. La seconda banca italiana, guidata dal francese Jean-Pierre Mustier, dovrebbe liberarsi di finanziamenti non rimborsati per un ammontare complessivo di 20 miliardi di euro: la vendita sarebbe dunque supportata dalle Gacs (Garanzie cartolarizzazione sofferenze), strumento messo a disposizione dal Tesoro e non considerato aiuto di Stato.
fabrizio palenzona
Un'opzione, quella della garanzia pubblica, ignorata (salvo poche eccezioni) a lungo dagli istituti di credito del nostro Paese. Finora solo la Popolare di Bari aveva usato le Gacs nell'ambito di un'operazione da 500 milioni. Ma con le sofferenze, stabilmente sopra quota 200 miliardi che zavorrano i conti del settore bancario, è arrivato il dietro front: ora il sostegno del Tesoro piace. Tant'è che anche il Monte dei paschi di Siena si muove nella stessa direzione. Prende corpo, così, la gigantesca discarica pubblica per la spazzatura delle banche (bad bank).
CREDITI DETERIORATI
In attesa dei dettagli sulla manovra da parte di Unicredit, ieri il titolo a piazza Affari ha chiuso in rialzo del 3,2% a 2,25 euro. A rendere la giornata sui listini positiva per l'istituto di piazza Gae Aulenti ha contribuito l'indiscrezione sulla fusione tra la controllata Pioneer ed Eurizon (IntesaSanpaolo).
L'affare piace agli analisti: per quelli di banca Akros il matrimonio «avrebbe senso» nonostante alcune questioni da risolvere prima, mentre Mediobanca e Icbpi hanno sottolineato che l'aggregazione imita la combinazione tra SocGen e Credit Agricole. Tutto questo mentre la stessa Unicredit procede con le dismissioni (Fineco e Pekao) con l'obiettivo di fare cassa e far salire i parametri osservati dalla vigilanza della Bce.
BANCA ITALIA
Frattanto, la Banca d'Italia dà un giro di vite ai premi che gli istituti riconoscono per l'erogazione di nuovi finanziamenti. La stretta - che rientra in un'ampia revisione normativa, anche sulla trasparenza nei confronti della clientela, su mutui e prestiti - può contribuire a risolvere, in via strutturale, il nodo delle sofferenze, aumentate, in questi ultimi anni, proprio a causa di finanziamenti concessi con valutazioni non di rado superficiali. Non a caso, Bankitalia corregge anche le procedure per la valutazione del merito creditizio.
CREDITI DETERIORATI
Via Nazionale mira a garantire che le «politiche di remunerazione» delle banche siano «ispirate a criteri di correttezza nelle relazioni con la clientela e che non si basino esclusivamente su obiettivi commerciali né costituiscano un incentivo a commercializzare prodotti non adeguati rispetto alle esigenze finanziarie dei clienti». Il provvedimento entra in vigore a fine settembre. I tempi sono stretti e la tabella di marcia tradisce una certa urgenza. Tuttavia, se, da un lato, la mossa di Bankitalia ha il merito di migliorare il quadro regolatorio, dall'altro appare ancora una volta come un intervento un po' tardivo: le stalle si chiudono sempre quando i buoi sono già fuggiti.