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MENTRE GIORGIA DIFENDE TRUMP, I DAZI A STELLE E STRISCE CI AFFOSSANO – S&P HA RIVISTO AL RIBASSO LE PREVISIONI DI CRESCITA DELL’ITALIA NEL 2025, DA +0,9% A +0,6%, COSÌ COME QUELLE DELL’EUROZONA, PASSATE DA +1,2% A +0,9% – PER L’AGENZIA DI RATING È TUTTA COLPA DELLA GUERRA COMMERCIALE SCATENATA DAL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: “LA CRESCENTE INCERTEZZA POLITICA DEGLI STATI UNITI, LEGATA PRINCIPALMENTE AI DAZI, DOMINA LA NARRATIVA MACRO GLOBALE…”

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Estratto dell’articolo di www.ilsole24ore.com

 

STANDARD AND POOR'S

S&P Global Ratings ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per l’Italia. Come mostrano le tabelle contenute nel Global Economic Outlook relativo al secondo trimestre, in un contesto di indebolimento globale dovuto anche all’effetto della nuova politica commerciale americana, per l’Italia è attesa una crescita dello 0,6% quest’anno, contro il +0,9% stimato lo scorso novembre.

 

Leggera accelerazione prevista nel 2026, con un +1% (da +1,1%) e nel 2027 (+1%, contro la precedente stima per +0,9%). Nel 2028 è vista una crescita dello 0,9%.

 

I DAZI DI DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

S&P Global Ratings ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Eurozona per l’anno in corso, ma ha ritoccato al rialzo quelle dei prossimi due anni. Come mostrano le tabelle contenute nel Global Economic Outlook relativo al secondo trimestre, per l’Eurozona è attesa una crescita dello 0,9% quest’anno, contro il +1,2% stimato lo scorso novembre. Accelerazione prevista nel 2026, con un +1,4% (da +1,3%) e nel 2027 (+1,5%, contro la precedente stima per +1,2%). […]

 

 

“La crescente incertezza politica degli Stati Uniti, legata principalmente ai dazi, domina la narrativa macro globale”, si legge nel report, in cui si sottolinea che “le previsioni S&P per la crescita del Pil sono calate rispetto a quelle precedenti. Ciò è dovuto agli effetti dei dazi statunitensi e dalle ricadute di un calo più marcato della crescita sequenziale degli Stati Uniti”. In particolare, “la crescita europea è più debole quest’anno, ma migliorerà a partire dal 2026 grazie all’aumento della spesa per la difesa e le infrastrutture.

 

DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A MAR-A-LAGO

Le prospettive per la Cina sono stabili”, spiega l’agenzia di rating, sottolineando che “i soft data, come la fiducia e il sentiment, sono crollati e le valutazioni dei mercati statunitensi hanno subito una flessione. L’attività e gli hard data, hanno finora tenuto, ma l’attenzione è rivolta ai consumi e all’occupazione negli Stati Uniti”.

 

Il report mostra inoltre che “i rischi per lo scenario di base di S&P sono nettamente al ribasso. L’agenzia sta osservando gli effetti sulla domanda a causa del protrarsi dell’incertezza politica degli Stati Uniti. Se queste dovessero concretizzarsi, il risultato sarebbe un rallentamento sostanziale della crescita”.

 

[…]

 

GIORGIA MELONI DONALD TRUMP - IMMAGINE CREATA CON GROK

Come si legge nel report, “i mercati sono stati volatili nel primo trimestre del 2025, digerendo i cambiamenti della politica statunitense e le diverse prospettive di crescita globale. I temi forti sono stati il ribasso degli Stati Uniti (e del Giappone) e il rialzo della Germania (e della Cina). Questo vale per le azioni, i titoli di Stato e le valute. La nostra lettura è che i mercati stanno valutando il rallentamento della crescita statunitense e la ripresa dell’Europa”.