Domenico Di Sanzo per “il Giornale”
DAVIDE CASALEGGIO MASSIMO BUGANI
C' è il parlamentare che dice «non conosco la Fattori», quello amico di Luigi Di Maio che bolla la dichiarazione della senatrice dissidente così: «ormai parla già da ex del M5s» e chi, a Bologna e dintorni, è convinto: «la Fattori ha perfettamente ragione». Lo spunto, per tutte le diverse scuole di pensiero, è una frase contenuta nell' intervista rilasciata ieri al Corriere da Elena Fattori: «Il mandato zero. Un suicidio - ha spiegato la senatrice -. Mi pare che tra i pochi che ne usufruiranno c' è Bugani».
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Il consigliere comunale di Bologna, al secondo mandato, era già finito nel mirino dei parlamentari del M5s per il suo triplo incarico: eletto al Comune del capoluogo emiliano, uno dei tre soci che affiancano il presidente Davide Casaleggio nella strategica Associazione Rousseau, vice capo della segreteria particolare di Di Maio a Palazzo Chigi. Bugani per quest' ultimo ruolo incassa 80mila euro all' anno.
MASSIMO BUGANI
Adesso l' allusione della Fattori. Che ha scatenato un piccolo caso all' interno del M5s bolognese e nazionale. D' altronde il fedelissimo di Casaleggio e Di Maio aveva già proposto, a giugno 2017, il superamento del doppio mandato per i consiglieri comunali e l' apertura ad alleanze con le liste civiche nelle competizioni elettorali locali. All' epoca fu Beppe Grillo sul Blog stoppare i propositi di Bugani: «Il doppio mandato non si tocca», intimò il Garante infastidito.
Di Maio e Casaleggio in bici
Se in Parlamento gli esponenti vicini al capo politico parlano di una «semplice casualità», sul territorio, tra chi conosce bene Bugani, non c' è molta sorpresa. «Bugani può aspirare a fare il ministro» dice un' attivista storico, altri credono che Max serva a Di Maio in prima linea anche per stroncare la dissidenza in una regione da sempre «calda» per il Movimento come l' Emilia Romagna.
giovanni favia e beppe grillo
Dove è nato il grillismo e dove il consigliere comunale bolognese ha sempre sbaragliato i concorrenti interni: dall' ex consigliere regionale Giovanni Favia al sindaco di Parma Federico Pizzarotti, anni dopo finiti espulsi dai Cinque Stelle per i loro scontri con Grillo e Casaleggio. E secondo un' altra fonte Bugani sarebbe più importante dello stesso Di Maio e di Di Battista, nonostante, o forse grazie al suo proverbiale basso profilo. Bravo a tenere lontani i riflettori della stampa, ma tenutario di grande «potere e influenza».
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Un peso che va da Rousseau al territorio, fino ai Palazzi romani espugnati l' anno scorso dai pentastellati. Ed ecco la sintesi dopo la polemica innescata dalla Fattori: «Bugani vale più dello stesso capo politico Di Maio e di Di Battista».
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