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fassino franceschini
Che la luna di miele tra Giorgia Meloni e i giornaloni sia finita si capisce dall’enorme spazio che viene concesso a Elly Schlein. La stellina multigender elvetico-emiliana-askenazita è considerata l’unica in grado di sfidare “Io sono Giorgia”. Come? Opponendo al sovranismo di destra, il populismo di sinistra Birkenstock, politicamente corretto e belle bandiere.
È costato caro a Franceschini, imbeccato dalla moglie, aver deciso di sostenere Elly perché la sua corrente, Area dem, è andata in frantumi. L’anima ex Ds, rappresentata da Piero Fassino, non ha apprezzato la scelta di Su-Dario di consegnarsi mani e piedi a una ragazzotta che, ad oggi, non ha neanche la tessera del Pd. Risultato finale? La truppa di Franceschini si è praticamente dimezzata…
CON SCHLEIN IL PD AL CAPOLINEA
Gianni Pardo per “Italia Oggi”
meme enrico letta elly schlein
Leggiamo le dichiarazioni di Elly Schlein e arriviamo subito alla conclusione che è una fortuna non avere mai votato per il Pd. Se lo avessimo fatto, oggi avremmo difficoltà a trattenere le lacrime. Forse il Pd è condannato. Morire in battaglia è brutto, morire di cancro è peggio, ma la cosa peggiore in assoluto è morire di insignificanza. Qualche giorno fa abbiamo letto un'intervista di Stefano Bonaccini, in cui l'uomo politico (ancora una volta gradevole) non diceva niente di conclusivo.
E quando si dice niente, si intende assolutamente niente: tanto da non farci capire il vantaggio di avere lui, come segretario, al posto . Personalmente ne ho dedotto che o Bonaccini non ha un programma, oppure (ragione più probabile) il partito è talmente disorientato da non avere idea di ciò che dovrebbe fare. E allora perché bisognerebbe preferire Bonaccini a Enrico Letta o Letta a Bonaccini? Di dichiararsi contro e di insultare il prossimo sono capaci tutti. Ché anzi, incaricare di questo compito persone come Letta o Bonaccini è francamente uno spreco.
dario franceschini e michela di biase
Ma pare non ci sia nulla da fare, gli iceberg non perdonano nemmeno i transatlantici inaffondabili. In quel partito tutti parlano di persone (cioè di chi sarà il futuro segretario) mentre la crisi del Pd potrebbe essere strutturale. Forse la spinta vitale della sinistra si è esaurita e sembra esserci spazio soltanto per una pallida socialdemocrazia. Ecco un temibile tema che bisognerebbe avere il coraggio di affrontare.
Magari facendo quei dolorosi conti col passato che per decenni si sono accuratamente evitati. Ma ora vediamo in particolare che cosa ha detto Elly Schlein. Costei, nella visione degli ottimisti, dovrebbe essere il contraltare di Bonaccini. E qui, come si dice, «peggio mi sento». Che cosa propone infatti la giovane signora? «Una storia nuova». «Un nuovo Pd». «Fare il nuovo Pd». «Serve una cosa nuova».
ABOUBAKAR SOUMAHORO CON ELLY SCHLEIN
«Una nuova classe dirigente». «Io posso diventare la segretaria del nuovo Pd». «Insieme a voi voglio diventare la segretaria del nuovo Pd». Anche se non so che vuol dire «insieme a voi»: una segreteria collegiale? In quel breve testo l'aggettivo "nuovo" ricorre otto volte. Si può dunque sperare che anche i duri d'orecchio abbiano capito.
Questo mi ricorda l'insistenza della pubblicità sulla presunta novità dei prodotti. Tengono tanto al «nuovo», al «new», al «nouveau», al «neu» che, quando proprio non vogliono rinunciare al marchio (hanno già speso molto per farlo conoscere) il vecchio «Clan» che rendeva i capi come nuovi diviene il «Nuovo Clan», nuova formula, nuovo successo, che lava più bianco della neve. E magari è identico a prima.
Ma c'è dell'altro, almeno? Schlein prosegue dicendo che la manovra di questo governo «è contro i poveri». Puro sadismo, quello della premier Giorgia Meloni. «Questo processo costituente è un'occasione. Portiamo le nostre proposte». Quali? Non ce lo dice. «Un'identità chiara, comprensibile e coerente». Ottimo. Qual è? «Non è una sfida da leggere nella divisione fra riformismo e radicalità».
elly schlein COME greta thunberg - MEME
Non sarà una sfida da leggere in quel modo, ma il partito sarà riformista o radicale? Perché non si può essere ambedue le cose. E se ci si prova, ci si mette nei guai. Infatti oggi il Pd è diviso al suo interno fino a rischiare la scissione. «Non ci saranno mai schleiniani». Ma intanto, a ogni buon conto, lei ha già creato il marchio. «La visione del futuro che parte da noi parte da tre sfide cruciali: Diseguaglianze, clima e precarietà». A parte l'estrema sintesi, ad ammettere che comprendiamo contro che cosa lei vuole lottare, ci dice come intende farlo? No. E poi, ancora una volta, siamo al «programma negativo»: il suo Pd ha solo picconi e nemmeno una cazzuola . .
«Mi auguro che Meloni voglia ritirare la querela a Roberto Saviano». E perché? Come mai dovrebbe essere lecito dare della bastarda ad una signora? Per esempio Elly Schlein? Perché Saviano dice di essere uno scrittore? E non dicono che la legge sia uguale per tutti? A me pare che lo fu persino per un certo cittadino Luigi Capeto, in arte Luigi XVI. Soprattutto, nel nostro caso, tenendo conto del fatto che Saviano, non che pentirsi o chiedere scusa, rivendica il diritto di dare della bastarda alla presidente del consiglio. Per fortuna, diversamente da Saviano, io non pretendo di avere questo diritto, altrimenti vedrebbe di quali epiteti sarei capace di decorare la sua immagine. La conclusione è mesta, ma è mesta per chi è di sinistra. Per chi non lo è, c'è da essere lieti. Come disse una volta Nanni Moretti, con leader di questo genere non vinceranno mai.
dario franceschini ELLY SCHLEIN AL MONK ELLY SCHLEIN ANNUNCIA LA CANDIDATURA ALLA SEGRETERIA PD