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    QUESTO MATRIMONIO S’HA DA FARE - LA GIUNTA DI CALCINATO, IN PROVINCIA DI BRESCIA, È STATA CONDANNATA PER “DISCRIMINAZIONE SESSUALE”: PER LA CORTE D’APPELLO, FEDERICA LOMBARDO, DIPENDENTE DEL COMUNE, È STATA PRIVATA DEL SUO INCARICO DI "RESPONSABILE DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA" DOPO AVER COMUNICATO DI AVERE UNA RELAZIONE CON UNA DONNA, ALL’EPOCA COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE – LE DUE SONO CONVOLATE A NOZZE, MA IL COMUNE, GUIDATO DA UNA MAGGIORANZA DI CENTRODESTRA, HA USATO LA SCUSA DELLA ROTAZIONE DEI DIRIGENTI PER ESTROMETTERLA


     
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    Valerio Morabito per www.corriere.it

     

    federica lombardo luisa zampiceni federica lombardo luisa zampiceni

    La giunta di Calcinato è stata condannata per «discriminazione sessuale». La Corte di appello di Brescia, sezione Lavoro, ha riformato la sentenza del Tribunale accertando quindi «il carattere discriminatorio della condotta tenuta dal Comune di Calcinato, guidato dal sindaco Nicoletta Maestri, nei confronti di Federica Lombardo sfociata nella privazione dell’incarico di responsabile di posizione organizzativa».

     

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    I fatti risalgono al 2021. In sostanza il rapporto tra Federica Lombardo (oggi lavora insieme alla compagna Luisa Zampiceni nel Comune di Bagolino e ha ricoperto per nove anni il ruolo di «responsabile degli uffici e dei servizi area sviluppo, governo e servizi al territorio») e il Comune di Calcinato si sarebbe incrinato nel momento in cui, nella primavera del 2020, la funzionaria ha comunicato in municipio di «essersi legata sentimentalmente a Luisa Zampiceni», che è stata comandante della polizia locale intercomunale di Calcinato, Bedizzole e Lonato. Una relazione, la loro, che nel giugno 2020 si è consolidata ufficialmente con l’unione civile celebrata nel Comune di San Felice del Benaco.

     

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    I giudici della Corte di appello hanno riconosciuto che Federica Lombardo è stata sollevata dal suo incarico per discriminazioni sessuali con la «scusa» della rotazione dei dirigenti: «Il Comune ha ritenuto di ricorrere alla rotazione degli incarichi per la prima e unica volta soltanto nel 2021 ed esclusivamente nei confronti della Lombardo», si legge in sentenza. Riprese nel dispositivo anche le parole che alcuni membri della giunta di Calcinato avevano scritto sui social: «La giunta comunale all’epoca era composta dal vice-sindaco Vergano e anche dall’assessore Cinquetti, i quali avevano mostrato, sui canali social, il loro dissenso nei confronti delle unioni civili».

     

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    È risultata importante ai fini della decisione, ancora, la testimonianza dell’ex sindaco Marika Legati, la quale ha ricordato che «nel corso di una riunione della giunta nel 2018, dove era stata comunicata la notizia che la Zampiceni sarebbe stata nominata capo della polizia locale, era stata sollevata la questione dell’orientamento sessuale in un clima da bar ed erano stati fatti commenti provenienti da “uomini presenti” che avevano detto che assumere un comandante con quella tendenza sessuale avrebbe comportato il rischio di vedere scene di effusioni tra donne». «Confido che questa sentenza — commenta con soddisfazione Federica Lombardo — possa essere d’esempio per il futuro affinché le scelte private non condizionino l’attività professionale».

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