Da open.online
pozzolo meme
Il deputato sospeso di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo potrebbe aver inavvertitamente toccato il cane della pistola North American Arms LR22. Colpendo così alla coscia Luca Campana. È questa l’ipotesi investigativa dei pubblici ministeri che indagano sullo sparo di Capodanno nell’ex asilo di Rosazza.
A parlarne oggi è l’edizione torinese di Repubblica, che spiega che secondo la procuratrice Teresa Angela Camelio sarebbe stato Pozzolo a sparare. Ma in maniera accidentale. Il deputato stava maneggiando la pistola, per smontare il tamburo e disarmarla. E qui potrebbe aver inavvertitamente armato il cane facendo poi partire il colpo. La consulente della procura Raffaella Sorropago, che lavorerà alla seconda parte della perizia non appena saranno terminate le analisi del Ris, dovrà verificare la fondatezza dell’ipotesi.
IL PISTOLERO E IL CAPO SCORTA
Nello Trocchia per “Domani” - Estratti
BIELLA CIAO - MEME BY EMILIANO CARLI SUL CASO POZZOLO
(...) Di quel giorno resta ancora una domanda senza risposta: chi ha sparato alla festa di Capodanno ferendo accidentalmente Luca Campana?
Per capirlo non dovrebbe servire né un’indagine, indagato è il deputato subito ripudiato, Emanuele Pozzolo, né una seduta spiritica, pratica diffusa ai tempi in queste zone. Quella notte c’erano diversi pubblici ufficiali, consiglieri, assessori, agenti di polizia penitenziaria, in una parola: lo stato.
E, invece, a distanza di un mese siamo appesi a una perizia balistica, dopo lo stub positivo (l’analisi di tracce di polvere da sparo), con Pozzolo che nega, dice e non dice, e gli altri che continuano a indicarlo come il pistolero del veglione. Il fatto è che tutti i protagonisti sono legati tra loro: il ferito e Pablo Morello, il caposcorta di Delmastro e suocero della vittima. Quella notte c’erano anche altri commensali, accomunati da rapporti amicali, politici, d’affari. Tutti attorno all’ospite d’onore della serata, il senatore Delmastro.
emanuele pozzolo
Figlio d’arte, il padre avvocato è stato senatore di An, nostalgico dei tempi andati e del saluto romano.
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Quando la presa del potere era un sogno lontano ha incontrato Giorgia Meloni, diventandone un fedelissimo. Prima avvocato e poi inamovibile uomo di governo. È espressione dell’amichettismo della presidente del Consiglio. «Andrea è uno sopra le righe, che non ha saputo gestire il passaggio da peones al ruolo di potere.
EMANUELE POZZOLO E ANDREA DELMASTRO
Con molta disinvoltura ha scaricato Pozzolo che proprio lui aveva fortemente voluto in lista (e poi portato in palmo di mano in questo periodo). Comunque noi gli crediamo, stava fuori da quella sala, ma prima Cospito e ora lo sparo, deve darsi una calmata, ma solo il capo (Meloni, ndr) glielo può dire», dice un alto dirigente di Fratelli d’Italia. Per Meloni, tuttavia, resta inamovibile. Delmastro garantisce anche le relazioni con la polizia penitenziaria togliendo voti e consensi alla Lega, il suo feudo biellese si fonda anche su questo storico connubio, eredità del padre.
LUCA CAMPANA - L UOMO FERITO DALLA PISTOLA DI EMANUELE POZZOLO
Per capire il suo potere e il suo regno incontrastato bisogna tornare proprio alla scelta del caposcorta, l’ispettore capo Pablo Morello, presente la notte di Capodanno e dopo il fattaccio ritiratosi in ferie in attesa della pensione. Morello in passato ha fatto anche politica con il sottosegretario con il quale è legato da vecchia amicizia, ma c’è anche altro. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha risposto a un’interrogazione del senatore Matteo Renzi, chiarendo che la scelta è stata assunta dal provveditorato competente, quello piemontese, e non dal protetto.
pozzolo delmastro
Proprio dopo i fatti di Capodanno circolava l’ipotesi di aprire un’ispezione interna per verificare le anomalie di quella serata, a partire dalla ragione della mancata prossimità del caposcorta dall’obiettivo tutelato. Il sottosegretario ha raccontato che nel momento dello sparo accidentale si trovava da solo all’esterno della sala. Perché, dunque, Morello non lo ha seguito? Un’ispezione interna avrebbe potuto chiarire la dinamica, quindi per quale motivo è stata accantonata? Il ministero della Giustizia, contattato da Domani, non ha fornito alcuna risposta. Così come nessun chiarimento richiesto è stato fornito sulla questione relativa ai requisiti per la scelta di Morello.
ANDREA DELMASTRO E PABLITO MORELLO
Nel decreto ministeriale del 21 dicembre 2018 l’articolo 8 fissa i criteri di accesso e modalità di reclutamento del personale per le scorte. Tra i criteri c’è l’età, massimo 50 anni, Morello li aveva abbondantemente superati, è nato nel 1964, li ha compiuti nel 2014. L’articolo 2 del decreto citato prevede che per istituire un nucleo operativo occorra un nulla osta del capo di gabinetto e una richiesta del capo del dipartimento. È stato rilasciato? Nessuna risposta anche a questa domanda.
E Morello? Introvabile al telefono e pure a casa, dove sulla parete esterna del garage campeggia una scritta: polizia penitenziaria. Così abbiamo provato con Rita Russo che guida il provveditorato competente per la scelta della scorta quando Delmastro ritorna a casa. «Nessuna dichiarazione né tecnica né di altro», risponde. Morello aveva superato i 50 anni, perché è stato scelto? «Non voglio assolutamente parlare». Silenzio anche quando chiediamo della tramontata ispezione interna. Nel regno dell’amichettismo impera la reticenza.
campagna elettorale di emanuele pozzolo per fdi nel 2013 VISITA DI ANDREA DELMASTRO AL CARCERE DI BIELLA - ALLA SUA SINISTRA PABLITO MORELLO PABLITO MORELLO E LUCA CAMPANA NORTH AMERICAN REVOLVER CALIBRO 22 - LA MINI PISTOLA DI EMANUELE POZZOLO emanuele pozzolo