IL GOSSIP CHE "ACCHIAPPA" IL MONDO A BASSA QUOTA A FIRENZE E A TORINO
Da “Posta e Risposta” - “la Repubblica”
FRANCESCO MERLO
Caro Merlo, i quotidiani contengono sempre più il gossip che una volta trovavi dai parrucchieri. Per raggiungere un pubblico più ampio o solo per alleggerire gli umori?
Chi sceglie un certo tipo di quotidiano non ha interesse al gossip su calciatori e soubrette o a storie lacrimevoli. E chi ama queste notizie non sceglie un certo tipo di quotidiano.
Quando scoppiò la guerra, sulle prime pagine, trovavi anche il pezzo sulla crisi della coppia Totti-Blasi.
Fausta Schillaci
dago
Risposta di Francesco Merlo:
Le rispondo con un esempio: nel raccontare la guerra tra le donne di Forza Italia - Gelmini (Mary Star) Ronzulli (la Fedelissima) Carfagna (Queen of Dragons) - c'è un compiacimento goldoniano, un prurito gossiparo, ma l'intreccio tra le baruffe per il comando nel partito, non solo a Milano, e la disputa ideale sull'atlantismo e la guerra, rivela non solo Forza Italia ma tutta l'Italia politica meglio di 10 editoriali.
Ha dunque ragione Dagospia a dire che il gossip è "l'unica forma di giornalismo"? Sembra addirittura un gossip autogestito lo sfogo di Berlusconi che, uscendo da Cicciotto a Marechiaro, ancora stordito dal cibo, si è liberato del putinismo che normalmente reprime. Come spesso gli capita, Berlusconi, amico e socio di Putin, si è sintonizzato su un pensiero grossolano diffuso: pur di farla finita con la guerra "bisogna convincere Zelensky ad accettare le pretese di Putin".
MARTA FASCINA E SILVIO BERLUSCONI DA SORBILLO A NAPOLI
Ha detto in forma chiara quel che i 5stelle di Conte, la Lega di Salvini e ora Forza Italia (più di metà Parlamento) ancora dicono in forma criptata. Cara signora Fausta, un buon giornale, che è molto più di un rullo di notizie perché prova a darne ogni giorno il senso, ha bisogno anche del gossip in modica quantità per acchiappare in un dettaglio il mondo (il premio Strega, il festival dell'Economia, il calcio) con un trattamento alto: Arbasino ha scritto capolavori di gossip, per non parlare di Proust. Capita di sbagliare, ma è lo sforzo che, tra tanti giornali costruiti per deligittimare, sputtanare e insultare, il lettore riconosce e premia.
mara carfagna maria stella gelmini alberto arbasino 2