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    FRANCIA E GERMANIA SI SONO RESI CONTO CHE LA CRISI FINANZIARIA È SISTEMICA E CHE IL CONTAGIO È ARRIVATO ANCHE DA LORO (E LE LORO BANCHE SONO PIENE DI DERIVATI. OVVERO TITOLI INVALUTABILI) - ECCO PERCHÉ LA BCE DI MADAME LAGARDE SI È AFFRETTATA AD IMPUGNARE IL BAZOOKA. ALTRO CHE SOLIDARIETÀ DELL'EUROPA NEI CONFRONTI DELL'ITALIA...


     
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    emmanuel macron angela merkel emmanuel macron angela merkel

    Marco Antonellis per Dagospia

     

    Sarà anche vero come dice il Ministro dell'economia Gualtieri che "La Bce ha varato un intervento poderoso che porta a 1.120 miliardi le risorse disponibili" ma di sicuro, spiegano rilevantissime fonti di Bruxelles, la Lagarde non ha certamente cambiato idea per le pressioni del Govenro italiano dopo la notissima "gaffe" (che in realtà tanto gaffe non era) ma perché in realtà sarebbero a rischio sia le banche francesi che quelle tedesche.

     

    roberto gualtieri roberto gualtieri

    Insomma, il deciso cambio di rotta da parte della Bce e di Madame Christine  non sarebbe dovuto affatto alle rimostranze degli "amici" italiani ma alle solite esigenze di sua maestà Macron e queen Angela. La paura è di un effetto contagio che, come per il Coronavirus, possa partire dall'Italia ed infettare tutto il sistema bancario europeo. In particolare, spiegano autorevolissime fonti, in Francia e Germania "si sono resi conto che la crisi finanziaria è sistemica e che il contagio è arrivato anche da loro; e le loro banche sono piene di derivati - ovvero titoli invalutabili".

    Christine Lagarde Christine Lagarde

     

    Insomma, vuoi vedere che stavolta siamo quelli messi meglio? D'altra parte "le banche italiane hanno registrato un sostanziale rafforzamento negli anni recenti, nella qualità del credito e nel capitale" come ha spiegato nei giorni scorsi il vicedirettore generale della Banca d'Italia, Federico Signorini nella lettera-replica a un articolo-siluro pubblicato dal New York Times, in cui si paventava una possibile nuova crisi del settore per effetto dell'impatto economico del coronavirus.

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