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    I MELONIANI DICONO CHE SALVINI SIA PASSATO DALLO SCOSTAMENTO DI BILANCIO ALLO SCOSTAMENTO DI COMPETENZE: “TASSE, PORTI, IMMIGRAZIONE. SE STA A ALLARGA’” – E MINACCIANO: SE CONTINUA NON AVRA’ IL LEGHISTA RIXI COME VICE AL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE - A FRATELLI D’ITALIA NON PIACE LA SOVRAPPOSIZIONE DI SALVINI CON MATTEO PIANTEDOSI SU PORTI E SBARCHI – MA NEL CARROCCIO E’ BUFERA: DOPO IL VENETO SONO SCONTENTI ANCHE I LEGHISTI LOMBARDI CHE RISCHIANO DI RIMANERE FUORI DAI POSTI DEL SOTTOGOVERNO…


     
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    Estratto dell'articolo di Carmelo Caruso per “Il Foglio”

     

    Se perde lui (Edoardo Rixi) come farà? Salvini non può più restare solo. Segretario, riascoltati “Se perdo te” di Patty Pravo. In FdI dicono che Salvini sia passato dallo scostamento di bilancio allo scostamento di competenze: “Tasse, porti, immigrazione. Se sta ad allarga’”.

     

    salvini rixi salvini rixi

    Il pericolo: “Non si è mai visto un ministro delle Infrastrutture con un vice (Rixi) del suo stesso partito”. Salvini, se perdi Rixi, cosa farai di quel ministero, di quell’amore? Fdi ha capito qual è la debolezza e la forza di Salvini. Si chiama Rixi. Dopo aver osservato Salvini, in modalità “scostato”, hanno pianificato la difesa: “Rischia di non averlo vice al ministero”.

     

    Al Foglio, non a caso, abbiamo definito Rixi il futuro coministro. L’agitazione del segretario non aiuta. Al partito della premier risulta sgradito questo continuo ribadire che “i porti sono miei”. Sembra la scena di Gollum del Signore degli Anelli: “Il mio tesoooro”. Tra l’altro quel galantuomo di Nello Musumeci, ministro del Mare, ieri, alla Camera, dove si votata la fiducia e Umberto Bossi notava “tosta questa Meloni”, lo ha detto: “Il mio ministero avrà sul mare solo il coordinamento. Una stamba malizioza vuole farci litigare con il collega Salvini. Ma noi non lidigheremo”.

     

    matteo salvini giorgia meloni matteo salvini giorgia meloni

    A FdI non piace la sovrapposizione di Salvini con Matteo Piantedosi, il ministro dell’ Interno che il suo mestiere, se permette, segretario, lo sa fare da solo. Piantedosi, alla Camera, si è fermato a parlare con Nicola Molteni, leghista che è dato per certo come suo vice. C’è un ostacolo. Molteni è di Cantù, della provincia di Como e Como ha un altro candidato viceministro. Si tratta di Eugenio Zoffili, in predicato di andare agli Esteri. Non solo sono entrambi lombardi (i leghisti veneti: “E’ lombardocrazia!”) ma sono pure della stessa provincia.

     

    E lombardi sono questi leghisti a cui Salvini ha promesso: “Sottosegretari tutti, come minimo”. Parliamo di Dario Galli, Paolo Arrigoni. Elena Lucchini, Simone Bossi, Matteo Bianchi, Stefano Locatelli. Con loro che si fa? 

     

    (...)

     

    matteo salvini abbraccia giorgia meloni matteo salvini abbraccia giorgia meloni

    Alla Camera abbiamo assistito a una scena che non avremmo mai voluto vedere. Stefano Candiani, uomo di partito, che abbiamo sempre schernito, non avrà nessun ruolo nel sottogoverno (che meritava) a causa della sua origine. E’ nato a Busto Arsizio. Lombardocrazia! Massimo Bitonci, che i veneti chiamano invece Toto Cutugno (arriva sempre secondo) potrebbe andare al Mef di Giorgetti e dunque diventa Ron di “Vorrei incontrarti fra cent’anni”. Federico Freni, altro candidato al Mef, ha già fatto sapere, in tv, che per lui tutto va bene: “Mi candido solo a presentare Sanremo”. Pure la Lega è un festival. Congressi rimandati (a Vigonza) amicizie interrotte. E’ uno show. Salvini è un po’ il nostro Pippo Baudo di governo. Vuole condurre tutti i ministeri così come Baudo voleva condurre tutte le edizioni.

    matteo salvini a porta a porta 6 matteo salvini a porta a porta 6 matteo salvini alla camera durante il discorso di giorgia meloni matteo salvini alla camera durante il discorso di giorgia meloni

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