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    GABA-GABA, BYE-BYE - L’ASPETTATIVA NON RETRIBUITA SPIAZZA ORFEO. FRECCERO FA IL PESCE IN BARILE: ‘SONO MALINCONICO’. MA DE CHE? BASTEREBBE ATTUARE IL PIANO NEWS PRONTO DA MESI - TRAVAGLIO: ‘A VIALE RENZINI SONO RIUSCITI A EPURARE ANCHE L’UNICA RAGIONE PER CUI SI POTEVA PAGARE IL CANONE. NOI QUANDO PENSIAMO A ‘SERVIZIO PUBBLICO’ IMMAGINIAMO MILENA, LORO VESPA E FAZIO…’


     
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    1. GABANELLI DICE NO ALLA RAI. È SCONTRO CON IL CDA

    Virginia Piccolillo per il Corriere della Sera

     

    GABANELLI GABANELLI

    Milena Gabanelli dice «no» alla proposta Rai di attendere, da condirettore di RaiNews , di poter concretizzare il suo piano: un portale unico dei giornalisti del servizio pubblico. Si autosospende, senza stipendio: attenderà la riorganizzazione delle testate.

     

    Il dg Mario Orfeo, rassicura: «L' informazione Rai non si è spostata su altri reti, ma è in gran forma». Mentre ai suoi collaboratori dice: «Sono amareggiato. Alle condizioni date era il massimo che potevamo offrirle». «Un rifiuto sorprendente e incomprensibile», dice in una nota il cda Rai. Ma da dentro e fuori viale Mazzini piovono appelli a «tenersi stretta» la creatrice di Report . E i Cinquestelle accusano: «Sulla Gabanelli c' è un evidente veto politico».

     

    Dopo la trattativa, lo scontro. Non è piaciuta alla giornalista la proposta di collocare il suo progetto all' interno del sito di RaiNews : attualmente non molto cliccato (100 mila utenti unici che lo piazzano al 35esimo posto). Ha rinunciato alla poltrona e allo stipendio, scelta anomala alla Rai. «Non me la sento di mettere la faccia su un prodotto non mio», ha spiegato. «La concessione dice che la Rai deve colmare il gap digitale, poiché una grande fetta di popolazione non si informa più attraverso i canali tradizionali, e ad oggi è completamente esclusa dal servizio pubblico pur pagando il canone», ha evidenziato.

    SIGFRIDO RANUCCI MILENA GABANELLI SIGFRIDO RANUCCI MILENA GABANELLI

     

    «Unica» tra tutte le tv del mondo, «la Rai ha molti Tg ma non un portale organizzato per valorizzare il lavoro dei suoi 1600 giornalisti», ha aggiunto precisando che il suo piano prevede solo risorse interne. Poi l' affondo: «Purtroppo il cda ha preso una decisione senza mai entrare nel merito, se decidesse di farlo sono disponibile». E ancora: «Sono convinta che con una maggiore disponibilità al confronto si possa fare l' interesse dell' azienda, e non dei desiderata dei singoli».

     

    «Non me lo aspettavo, dopo tre mesi di incontri, l' offerta, nata dalla proposta di Carlo Freccero, era all' altezza e degna di attenzione», si è lasciato andare con i suoi collaboratori Orfeo. Mentre in una nota il cda ricordava che «come Milena Gabanelli sa, una nuova Direzione di testata non può essere varata se non nel contesto del nuovo piano dell' informazione secondo tappe e criteri imposti dalla convenzione».

     

    mario orfeo monica maggioni mario orfeo monica maggioni

    La solidarietà alla Gabanelli ha unito il M5S alla Lega di Salvini («Forse spiegabilmente la Rai renziana ha deciso di lasciarla in panchina») e all' Mdp che con Fornaro l' ha definita «fondamentale». Mentre Michele Anzaldi (Pd) le chiedeva «trasparenza».

    «Contentissimo» si dice Freccero: «Tutto ciò accelererà moltissimo i tempi dell' accorpamento delle testate. Sia Orfeo che la presidente Maggioni me lo hanno detto. Il punto è come si accorperanno? Questo è il problema politico».

     

     

    2. L' ULTIMO SPENGA LA LUCE

    Estratto dall’articolo di Marco Travaglio per il Fatto Quotidiano

     

    Mancava solo lei, da epurare, in viale Renzini. Se il dg Antonio Campo Dall' Orto aveva cacciato quelli che nemmeno B. era riuscito a cacciare, il dg Mario Orfeo è riuscito a cacciare quelli che nemmeno Campo Dall' Orto eccetera.

     

    Al prossimo, resterà solo qualche pianta grassa. Certo, che la Rai monocolore di quello che voleva il "modello Bbc" con "i partiti fuori" (tranne il suo) sarebbe riuscita nell' impresa di mettere alla porta il simbolo del poco che restava del "servizio pubblico", cioè Milena Gabanelli, era difficile immaginarlo persino per chi, come noi, si aspetta di tutto e di più. Se chiedete alla gente che paga il canone (per costrizione, da quando l' hanno infilato in bolletta) un motivo che lo giustifica, la risposta unanime è, dopo lunghe riflessioni: "La Gabanelli". O meglio era, perché da ieri anche quella ragione è sfumata.

     

    GABANELLI GABANELLI

    Dopo 35 anni di Rai, dove entrò dalla porta di servizio con la sua telecamerina in spalla nel 1982, le hanno offerto la condirezione di una testata fantasma, Rainews24 (più redattori che spettatori) e del relativo sito semiclandestino (al 35° posto delle testate giornalistiche online). Come avere in scuderia un Hamilton, un Rosberg, un Vettel e offrirgli la guida di una Panda senza volante né ruote.

     

    Ma forse l' esempio è mal posto: noi persone normali, al concetto di "informazione del servizio pubblico", associamo la Gabanelli; lorsignori associano Vespa e Fazio (peraltro classificati come "uomini di spettacolo" e dunque ricoperti d' oro).

     

    Noi leggiamo i curriculum e non ne troviamo uno migliore di quello di Milena: antesignana del videogiornalismo, reporter internazionale, inviata di guerra per Mixer, poi per vent' anni (1997-2016) creatrice, autrice e conduttrice di Report, lasciato in eredità ai suoi allievi l' anno scorso quando Campo Dall' Orto fece l' unica cosa saggia della sua pessima esperienza in Rai: le propose di rimettersi in gioco per guidare il nuovo portale d' informazione digitale di Viale Mazzini, assumendola finalmente come vicedirettore dopo una vita da precaria.

    carlo freccero carlo freccero

     

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    Siccome poi la censura ha sempre un lato grottesco, anzi comico, Moiro Orfeo aveva annunciato che Milena era tutt' altro che "in panchina", anzi: "Le ho proposto di sviluppare e rilanciare subito il portale web dove ora è collocato, ovvero su Rainews.it anche con l' obiettivo di contrastare il virus delle fake news". A prenderlo sul serio, la Gabanelli avrebbe dovuto ogni giorno sputtanare in blocco i tre tg della Rai, massimi produttori mondiali di balle.

     

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    3. FRECCERO: "VEDRETE, RESTERÀ. NON CI SONO VETI POLITICI"

    marco travaglio marco travaglio

    Aldo Fontanarosa per La Repubblica

     

    Carlo Freccero, consigliere della Rai e ispiratore della proposta di collocare Gabanelli alla condirezione di RaiNews24. Come ha preso il rifiuto sdegnato della giornalista?

    «Vivo momenti di malinconia. Sono andato io stesso dal capo del Personale a chiedere quanti nostri giornalisti avrebbero aiutato la Milena in questa sua prima avventura sul web. Ben quaranta. Le sembrano pochi?».

     

    Gabanelli pensa di sì.

    «Sono le forze che impiegano oggi i principali siti del Paese. Tanta roba».

     

    Gabanelli pensa anche anche che l' attuale sito web della Rai è perdente. I vostri telegiornali, peraltro, lo considerano come una serpe in seno, capace solo di rubare le notizie alle altre testate aziendali.

    «Su questo punto, le altre testate faranno bene a rassegnarsi. Il portale web dovrà fare esattamente questo e noi lo diremo con forza, nel nostro Piano di riforma: le notizie prima su Internet. In seconda battuta, arriveranno i tg che saranno sempre più come dei programmi, con analisi, inchieste e approfondimenti».

     

    Il Piano di riforma, lei dice. Arriverà, prima o poi?

    «Giornate di crisi come quella che abbiamo vissuto aiutano a sciogliere altri nodi. Il dg Orfeo e il presidente Maggioni, che si stanno muovendo con grande rigore istituzionale, vogliono fare presto e bene. Il Piano sarà pronto in tempi ragionevoli».

     

    Ma che cosa conterrà? La Rai, alla fine, si doterà di una testata web autonoma?

    Mario Orfeo Matteo Renzi Mario Orfeo Matteo Renzi

    «Assolutamente sì. Noi non siamo stupidi, non viviamo su Marte. Sappiamo di dover recuperare in questo ambito. Chiediamo solo di fare le cose per bene. Vedrete, la Milena resterà qui».

     

    I 5Stelle, che l' hanno voluta in Rai, sono arrabbiati. Gabanelli, accusano, cade per un veto renziano.

    «Non ci sono veti politici. Io, che sono un uomo di tv e un manager, ho proposto di mettere subito in campo Milena, in attesa del lancio definitivo nel web. Questo è solo realismo».

     

     

     

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