Francesco Olivo per “La Stampa”
GIANCARLO GIORGETTI AL FESTIVAL DELL ECONOMIA DI TRENTO
Fra una settimana si vota per le amministrative e per i referendum, appuntamenti importanti, soprattutto per i destini della Lega. Ma sulle agende dei partiti c'è segnata anche un'altra data: 21 giugno. È il giorno il cui sono previste le comunicazioni di Mario Draghi alle Camere in vista del Consiglio europeo, con un voto finale che potrebbe far emergere le spaccature nella maggioranza sulla guerra in Ucraina finora rimaste un fatto poco più che retorico.
mario draghi giancarlo giorgetti
Nella Lega cresce la voglia di mandare un messaggio al premier e lo stesso Matteo Salvini, potrebbe nel suo discorso al Senato smarcarsi nettamente dalla linea del governo. A temere quell'appuntamento è anche Giancarlo Giorgetti, che ancora una volta difende la linea del presidente del Consiglio dalle critiche del suo segretario: «Cosa faranno Lega e Movimento 5 Stelle bisogna chiederlo a Salvini e Conte.Credo che sia un passaggio rischioso, ma non credo che il presidente Draghi non persegua l'obiettivo della pace».
giancarlo giorgetti e matteo salvini 2
Per il ministro dello Sviluppo economico in ogni caso il governo rischia: «Non so cosa proporrà il premier ma il parlamento è sovrano e quindi se non la pensa come Draghi, bisognerà trarre le conseguenze».
Giorgetti è pessimista, e non è la prima volta: «Le divisioni in politica estera conseguenti al conflitto in Ucraina avranno un effetto sulla politica italiana- - ha detto intervenendo al Festival dell'Economia, a Trento - soprattutto perché l'impatto, che già oggi è serio, lo sarà ancora di più se continua nei prossimi mesi».
IL VIAGGIO DI SALVINI A MOSCA BY ELLEKAPPA
Il ministro poi prova a immaginare anche i prossimi scogli che l'ultimo scampolo di legislatura dovrà affrontare: «In questo momento a tanti partiti in Parlamento converrebbe una legge proporzionale mentre ad altri no, quelli che fanno parte di un centrodestra un po' litigiosetto. Io vedo due temi all'ordine del giorno: una sessione di bilancio complicata, e la legge elettorale proporzionale», ha aggiunto. Ma «vedo in salita le probabilità di una legge proporzionale» Poi ci sono le riforme già approvare come quella sulla concorrenza, avversata fino all'uiltmo da Salvini, ma che per Giorgetti «è la migliore che potessimo fare vista la situazione». -
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