Tommaso Labate per il “Corriere della sera”
giovanni toti in crescita
Giovanni Toti, siete al punto di non ritorno? Lascia Forza Italia?
«Sì, lascio Forza Italia. Non ci sono più ragioni per rimanere, sinceramente. Ho sperato fino all' ultimo che ci fosse la volontà di far rinascere il partito, di aprirlo, di allargarlo alla società civile. Ma questa non è semplicemente la data in cui Giovanni Toti lascia Forza Italia. Questa è la data in cui finisce Forza Italia. Evidentemente non sono bastate le sconfitte alle Politiche, alle Europee, il crollo nei sondaggi al 6 percento. Qualcuno non ha avuto voglia di cambiare rotta».
Quel qualcuno è Silvio Berlusconi?
«Sì, senz'altro è Berlusconi. Non è dato sapere in che misura "in proprio" o quanto mal consigliato, resta il fatto che il presidente Berlusconi non ha dato seguito all' atto di generosità con cui, il 19 giugno scorso, aveva promesso un reale cambiamento».
giovanni toti marco bucci edoardo rixi matteo salvini
Dalla nomina a coordinatore insieme a Mara Carfagna è passato poco più di un mese. Ora lei va via e nasce un direttorio allargato da cui la Carfagna si chiama fuori
«Siamo passati in pochissimo tempo dalla tragedia alla farsa. Eravamo riuniti al comitato per le regole del congresso. Mara era appena andata via. Sul telefonino di tutti arriva la notizia di questo comunicato surreale di Berlusconi che liquida i due coordinatori e annuncia un coordinamento allargato».
Non se lo aspettava?
«L'ho appreso dal telefonino in quel momento, non ne sapevo nulla».
matteo salvini giovanni toti
E gli altri presenti alla riunione, da Tajani alla Bernini?
«Loro hanno detto di non saperne nulla. Se è vero o no, non lo so. E, sinceramente, a questo punto m' interessa anche poco. Il succo politico della faccenda, quello sì, m'interessa eccome. Forza Italia, invece di aprirsi, si chiude in se stessa. Vince la mozione "meno siamo, meglio stiamo", come il titolo del vecchio programma di Arbore. Che però, in politica, non funziona. A meno che l' obiettivo non sia conservare le cariche di qualche dirigente seduto alla guida di un partito che oggi vale il 6 percento, domani il 5, dopodomani il 4».
Berlusconi ha lanciato l' Altra Italia, una federazione di partiti che presidia il centro.
giovanni toti in tuta con berlusconi
«Lo ripeta ad alta voce e veda come suona, "una federazione di partiti che presidia il centro". A me sembra il lancio di un' auto d' epoca: non ci paghi il bollo, è vero; ma non vai neanche troppo lontano. Invece di scommettere sul rilancio di un partito che ha fatto la storia di questo Paese, lo si riduce a una federazione insieme a qualche cespuglio di centro, equidistante dal Pd e da Salvini, pronto ad allearsi alla bisogna indifferentemente con l' uno o con l' altro. Eravamo Forza Italia; ora diventeranno, e lo dico col massimo rispetto, come l'Udc. Il sottoscritto, e non ne ho mai fatto mistero, è ancorato con forza all' interno del centrodestra, con la Lega e Fratelli d' Italia».
Uscito da Forza Italia, fonderà un suo partito?
«Oggi (ieri, ndr) sono uscito da Forza Italia. Domani non entro da nessuna parte. Faccio il governatore della Liguria, ovviamente. E, da settembre, inizierò un giro per l' Italia per aggregare tutti quelli che avranno voglia di aderire a una sola parola d' ordine. "Cambiamo"».
maria rosaria rossi giovanni toti silvio berlusconi francesca pascale
Lei era il consigliere politico di Silvio Berlusconi. Com' è, umanamente, separarsi?
«Sono davvero dispiaciuto. Soprattutto per non essere stato in grado di convincere una persona che ha fatto tanto per questo Paese che fosse arrivata l' ora di mettersi di nuovo in gioco, di cambiare, di essere generosi. Ma in Forza Italia, ieri, la logica egoistica ha prevalso sulla generosità e la codardia sul coraggio. Me lo lasci dire. Anche dal punto di vista umano, per com' è andata a finire, là dentro è rimasto il deserto».