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    IL DIVANO DEI GIUSTI – IL FILM PIÙ SPINTO DELLA SERATA È “LO SGUARDO DELL’ALTRO” DI VICENTE ARANDA (CIELO ALLE 21,15) UN VIAGGIO NELLA SESSUALITÀ, E LETTERALMENTE ANCHE NEL SESSO DELLA SUA PROTAGONISTA, LAURA MORANTE, CON TANTO DI MICROVIDEO NELLA VAGINA, SE NON RICORDO MALE. ARANDA È UN REGISTA SEMPRE INTERESSANTE, MA CERTO QUESTO ERA UNA FOLLIA CHE NON FECE GRANCHÉ BENE ALLA MORANTE – NELLA NOTTE PIÙ FONDA ARRIVANO LE COSE PIÙ RARE E STRAVAGANTI, COME… – VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    “Crudelia” della Disney con le cattivissime ma elegantissime Emma Stone e Emma Thompson è ancora primo nel box office di ieri in Italia con 53 mila euro e un totale di 114 mila euro. E’ un buon segnale di ripresa del nostro cinema.

     

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    A sorpresa gli over-60 vaccinati portano al secondo posto l’allegro malato di Alzheimer Anthony Hopkins di “The Father” che incassa ieri 25 mila euro, mentre “Il cattivo poeta” scivola al terzo posto. Da qualche parte in sala dovreste trovare anche una buona opera prima italiana, “Regina” scritto e diretto da Alessandro Grande con Francesco Montanari e Ginevra Francesconi, presentato in concorso al Festival di Torino, dove un padre e una figlia affrontano una complessa situazione che metterà a nudo i propri sentimenti e la propria relazione.  Girerà qui in là durante l’estate.

     

    lo sguardo dell’altro lo sguardo dell’altro

    Detto questo non capisco perché in Francia sia uscito da pochissimo “Demon Slayer”, supermanga giapponese di Haruo Satozaki, che ha incassato la bellezza di 441 milioni di dollari in tutto il mondo, 44 solo in Usa, e da noi non se ne parla proprio. Se volete riportare i ragazzi al cinema qualcosa dovete fargli vedere.

     

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    Stasera vedo che su Amazon Prime tra i nuovi inserimenti brillano perle del passato come “I dannati di Varsavia” di Andrzej Wajda e il per me cultissimo, lo vidi da ragazzino e mi colpì molto, “La guerra dei bottoni” di Yves Robert. Vecchiotti, eh?

     

    una macchia rosa una macchia rosa

    Ma stasera in chiaro in prima serata le cose non vanno molto meglio. Se Rai Tre fa una scelta da Rai Uno con la riproposta di un campione di sempre come l’inarrivabile “La principessa Sissi” di Ernst Marischka con Romy Schneider e Karlheinz Bohm, che tenerezza vederlo nella rete di “Chi l’ha visto?”, e Cine 34 si rilancia con una nottata dedicata a Edwige con film ormai stravisti, “La vergine, il toro e il capricorno” di Luciano Martino seguito da “La vedova inconsolabile ringrazia quanti la consolarono” di Mariano Laurenti, vedo che Rai Movie passa in prima serata il controverso, non bellissimo ma interessante “Il mio Godard” di Michel Hazanavicious che in quel di Cannes non piacque proprio a nessuno. Né ai fan di Godard né ai suoi detrattori. Ma, soprattutto, non convinse nessuno a vederlo in serata.

     

    la principessa sissi la principessa sissi

     

    Eppure, gli dobbiamo riconoscere, qualcosa di buono aveva, come il Godard nasuto e nevrotico di Louis Garrel, o la Anne Wiazemski  della bellissima Stacy Martin, già fidanzata, si diceva, del principe Harry. Per un po’, inoltre, è anche parecchio divertente, soprattutto quando si sforza di rimettere in scena la vita di Godard come se fosse ripresa con lo stile dei suoi film. Dopo un po’, certo, diventa imbarazzante e anche irritante.

     

    regina regina

    Specialmente quando l’azione si sposta in Italia, con Guido Caprino che fa Bernardo Bertolucci e un finto Marco Ferreri non proprio riuscito. Insomma, hai voglia a citare Mao e Lin Piao, a ricostruire i colori e le inquadrature di “La Chinoise” e i bianchi e neri di “Une femme marriée”, a ridacchiare su Louis Garrel che parla come Silvio Muccino con la zeppola in bocca e a incantarsi per la bellezza di Stacy Martin col sedere di fuori come Brigitte Bardot, ma questa versione comedy dell'amore tra Jean-Luc Godard e Anne Wiazemsky, alla fine non si riusciva a salvare sotto nessun punto di vista, neppure come stracult o stratrash, scrivevo da Cannes su queste colonne. Magari oggi lo vedrete in maniera diversa.

     

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    Il film più spinto della serata è però “Lo sguardo dell’altro” di Vicente Aranda, Cielo alle 21, 15,  un viaggio nella sessualità, e letteralmente anche nel sesso della sua protagonista, Laura Morante, con tanto di microvideo nella vagina, se non ricordo male. Aranda è un regista sempre interessante, ma certo questo era una follia che non fece granché bene alla Morante.

     

    laura morante lo sguardo dell’altro laura morante lo sguardo dell’altro

    Sulla stessa rete c’è un altro film suo, “Passione violenta” con Fanny Cottençon e Bruno Cremer, alle 23.  Su Iris alle 23 arriva il film più gettonabile della seconda serata, “L’avvocato del diavolo” dell’ottimo Taylord Hackford con Al Pacino, Keanu Reeves e Charlize Theron. Probabilmente lo avete già visto. Ormai è difficile trovare proprio delle novità, lo so.

     

    Un filo più raro, ma deve essere passato un anno fa anche questo, il soft diretto da Michel Caputo, specialista di hard, interpretata dalla porno star francese Brigitte Lahaje “L’esecutrice”, 7Gold alle 23, 30. Per vostra sfortuna non è un porno.

     

     

    lo sguardo dell’altro lo sguardo dell’altro

    I fan di Gloria Guida si rifaranno gli occhi con uno dei suoi gettonatissimi classici, “La minorenne” di Silvio Amadio, Cine 34 alle 00, 50, dove divide la scena con Rosemary Dexter e Marco Guglielmi. E’ il secondo film in assoluto di Gloria Guida, appena maggiorenne e molto nuda. Iniziato a girare nel giugno 1974, mentre il primo film, “La ragazzina”, è stato appena sequestrato.

     

    laura morante lo sguardo dell’altro laura morante lo sguardo dell’altro

    Delirio di Silvio Amadio che perde la testa dietro alla giovanissima protagonista come fosse Brigitte Bardot e le fa fare sogni stravaganti conditi da pruriti da cattolico represso (yum yum!!). Un delirio che lanciò ancora più in alto il mito della Guida, circondata da maschi adulti arrapati.In Francia viene infarcito di inserti hard. Nel 1977 viene ridotto abusivamente a super 8 e venduto sottobanco «a cifre da capogiro». Nasce qui la gloriaguidomania. 

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    Alla stessa ora Rai Tre passa un recentissimo film per ragazzi, “Guarda in alto” di Fulvio Risuleo con Giacomo Ferrara alias Spadino, La7 all’1,50 ripresenta il capolavoro con Alberto Sordi come Guglielmo il Dentone, “I complessi”.

     

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    Nella notte più fonda arrivano le cose più rare e stravaganti. Era terribile anche allora, ma non passa da tempo, il bellico “L’Oca Selvaggia colpisce ancora” del modestissimo Andrew MacLaglen con Roger Moore e gli allegri sessantenni Gregory Peck, David Niven, Trevor Howard, Iris all’1, 55.

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    Il film è dedicato a Lord Mountbatten, appena ucciso dagli uomini dell’IRA. Piuttosto raro, e nel ricordo molto buono, “Una macchia rosa” di Enzo Muzii, scritto assieme a Tommaso Chiaretti e a Ludovica Ripa Di Meana con Giancarlo Giannini, Valeria Moriconi, Delia Boccardo, Orchidea De Santis, Cine 34 alle 2, 15.

     

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    Ambientato come il precedente film di Muzzi sulla costiera amalfitana, con le musiche del primo capellone arrivato in italia, Shawn Philips, che ancora canta, lo invitai anche a Stracult, è un film molto da radical chic romani in vacanza, ma anche molto sexy, la Boccardo era favolosa, e decisamente anomalo nel panorama del cinema italiani degli anni’70.

    nino manfredi il giocattolo nino manfredi il giocattolo

     

    Rai Movie presenta invece alle 2, 55 “Il giocattolo” diretto da Giuliano Montaldo e prodotto da Sergio Leone con Nino Manfredi che scopre una strana passione per le armi. Ovvio che prima o poi dovrà sparare. Ci sono anche Marléne Jobert, Olga Karlatos e una Pamela Villoresi nudissima, se non sbaglio. Manfredi, bravo per carità, era sbagliato però in questo ruolo.

     

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    Su Iris alle 3, 35 passa un grande survival movie di Cy Endfield con Stanley Baker, “Le sabbie del Kalahari”, con Stuart Whitman, Susannah York, Theodore Bikel e Harry Andrews. Fu un gigantesco flop e un disastro produttivo per Endfield e Baker, che uscivano da un successo di pubblico come “Zulu”. Baker non produsse mai più un film e Endfield ebbe problemi per anni a dirigerne un altro.

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    Cine 34, smaltiti i film zozzoni, alle 4, 05  si butta nell’artisticoide con “Corsa in discesa” di Corrado Franco con Rudiger Vogler e Bruno Stori. Ricordo che detti una mano a Corrado Franco più di trent’anni fa per questo film. Gli presentai anche mio padre, questore da poco in pensione, per capire certe logiche della polizia. Tutto si chiude alle 5 in punto su Rai Movie con “Borsalino” di Jacque Deray con Delon-Belmondo. 

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