TIME, POMPEO INTENDE DIMETTERSI E CORRERE PER SENATO
(ANSA) - Il segretario di Stato Mike Pompeo pensa di dimettersi e di correre per un seggio in Senato nel suo Kansas il prossimo anno. Lo scrive Time citando tre alti esponenti repubblicani. Pompeo, secondo il magazine, intendeva restare alla guida del dipartimento di Stato sino all'inizio della prossima primavera, ma l'indagine sull'impeachment sta danneggiandolo politicamente e guastando le sue relazioni con Donald Trump, spingendolo a rivedere i tempi per una exit strategy sicura.
mike pompeo gina haspel donald trump
I tempi delle dimissioni, secondo Time, saranno decisi ora dalla sua abilità di uscire nel modo più tranquillo dall'amministrazione. Nei giorni scorsi Trump lo aveva accusato di non aver fatto abbastanza per bloccare le testimonianze dei diplomatici, mentre al dipartimento sale la delusione per il fatto che non abbia difeso né l'ex ambasciatrice Usa a Kiev Marie Yovanovitch né il suo successore ad interim William Taylor, consentendo la politicizzazione degli affari esteri. Non c'è alcuna indicazione se Pompeo abbia discusso il suo piano con il presidente. Voci di una sua campagna per il Senato circolano da mesi. Il capo della diplomazia ha detto finora di non avere intenzione di correre ma non ha escluso una sua candidatura.
NYT, POMPEO ERA AGGIORNATO SU PRESSIONI AD UCRAINA
(ANSA) - Il segretario di stato americano, Mike Pompeo, fu tenuto costantemente aggiornato sugli sviluppi della campagna di pressioni sull'Ucraina dall'ambasciatore Usa presso la Ue Gordon Sondland. Lo rivela il New York Times. La testimonianza pubblica di Sondland, testimone chiave nell'indagine che potrebbe portare all'impeachment di Trump, e' prevista oggi alla Camera del Congresso americano.
mike pompeo e giuseppe conte 3
Secondo il Nyt Sondland a metà agosto avrebbe informato Pompeo sulla bozza di dichiarazione a cui si era lavorato con gli ucraini, quella che avrebbe dovuto fare il neo leader di Kiev Volodymyr Zelensky per convincere Trump a invitarlo alla Casa Bianca In seguito Sondland avrebbe discusso con Pompeo la possibilità di fare pressioni su Zelensky perché durante l'incontro nello Studio Ovale promettesse le indagini volute da Trump, per rompere così la situazione di stallo tra i due Paesi con gli aiuti militari a Kiev che erano stati congelati. E Pompeo - sostiene il Nyt - diede la sua approvazione al piano. Un legale del segretario di stato, riporta ancora il Nyt, non ha voluto commentare.
volodymyr zelensky
SONDLAND, PRESSIONI SU UCRAINA? 'TUTTI SAPEVANO'
(ANSA) - "Tutti erano al corrente, non c'era nessun segreto": così l'ambasciatore Usa presso la Ue Gordon Sondland ha testimoniato riferendosi agli ordini dati dal presidente Donald Trump per fare pressioni sull'Ucraina. Sondland ha tirato in ballo molti alti funzionari della Casa Bianca e dell'amministrazione, a partire dal segretario di stato Mike Pompeo. "Non era un segreto", ha aggiunto, facendo i nomi, tra gli altri, del segretario di Stato Mike Pompeo, del segretario all'energia Rick Perry, del capo ad interim dello staff della Casa Bianca Mick Mulvaney.
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