• Dagospia

    GOODBYE LONDRA: E’ IL GIORNO DELLA BREXIT. FINISCE IL MATRIMONIO INFELICE CON L’UE ANDATO AVANTI PER BEN 47 ANNI -  SI APRE UNA NUOVA FASE: TUTTO IL 2020 SARÀ OCCUPATO DAI NEGOZIATI FRA REGNO UNITO E UE - SI PUNTA A UN AMBIZIOSO TRATTATO DI LIBERO SCAMBIO, MA DIFFICILMENTE SI FARÀ IN TEMPO A CONCLUDERLO. MA BORIS JOHNSON DOVRÀ RIUSCIRE A TENERE ASSIEME IL PAESE, DI FRONTE ALLE SPINTE SECESSIONISTE DELLA SCOZIA FILO-EUROPEA E ALLE SIRENE DELLA RIUNIFICAZIONE IRLANDESE


     
    Guarda la fotogallery

    Luigi Ippolito per corriere.it

    micheal gove e boris johnson campagna per la brexit micheal gove e boris johnson campagna per la brexit

    Stasera si scioglie un matrimonio infelice andato avanti per ben 47 anni. La Gran Bretagna lascia a mezzanotte l’Unione europea: arriva così a compimento il mandato del referendum del giugno del 2016, che aveva visto il 52% dei britannici votare a favore della Brexit. È stato un percorso tortuoso e accidentato. Il voto di tre anni e mezzo fa non aveva placato la contrapposizione tra filo e anti-europei: anzi l’aveva esacerbata.

     

    brexit brexit

    Gli oppositori della Brexit hanno fatto di tutto per bloccarla e questo ha portato il Parlamento e la politica britanniche alla paralisi: e alla fine lo scontro è costato il posto a Theresa May, la premier che all’indomani del referendum era stata incaricata di attuarlo. La situazione si è sbloccata solo con le elezioni dello scorso dicembre, quando Boris Johnson ha ottenuto una maggioranza schiacciante e un mandato chiaro per portare a compimento l’uscita dalla Ue. E così è stato.

     

    La questione tuttavia non è chiusa, nonostante il governo di Londra insista a dire che è arrivato il momento di voltare pagina. Tutto il 2020 sarà occupato dai negoziati per definire le relazioni future tra Gran Bretagna e Unione europea: si punta a un ambizioso trattato di libero scambio, ma difficilmente si farà in tempo a concluderlo. E allora il rischio è che alla fine dell’anno si materializzi una rottura drammatica e definitiva.

    big ben big ben

     

    Ma per il governo di Boris Johnson la sfida è anche interna: dovrà riuscire a tenere assieme il Paese, di fronte alle spinte secessioniste della Scozia filo-europea e alle sirene della riunificazione irlandese. Alla fine, il prezzo da pagare per la Brexit potrebbe rivelarsi molto alto.

     

    europarlamentari britannici pro ue in lacrime europarlamentari britannici pro ue in lacrime europarlamentari britannici pro ue in lacrime 1 europarlamentari britannici pro ue in lacrime 1 europarlamentari britannici pro ue europarlamentari britannici pro ue europarlamentari britannici pro ue in lacrime 3 europarlamentari britannici pro ue in lacrime 3 boris johnson boris johnson boris johnson boris johnson nigel farage sventola bandierina nigel farage sventola bandierina europarlamentari britannici pro ue in lacrime 5 europarlamentari britannici pro ue in lacrime 5

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport