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    IL COLMO PER I FUNZIONARI DELLA CORTE DEI CONTI? ESSERE ACCUSATI DI DANNO ERARIALE – FABIO ZAMBELLI, FRATELLO DI GIANFRANCO (EX CONSIGLIERE REGIONALE NEL LAZIO DEL PD), È FINITO A PROCESSO PER AVER FATTO FINTA DI ESSERE A LAVORO E INTASCARSI I SOLDI DEGLI STRAORDINARI - ZAMBELLI, USCENDO, TRIMBRAVA IL CARTELLINO DEL FRATELLO, FUNZIONARIO IN ASPETTATIVA (SAPEVA DELLA TRUFFA?) - LO SCAMBIO DI BADGE PER FINGERE DI ESSERE DIETRO LA SCRIVANIA....


     
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    Estratto dell’articolo di Federica Pozzi per "Il Messaggero"

     

    CORTE DEI CONTI A ROMA CORTE DEI CONTI A ROMA

    Si scambiavano i badge, anche se non erano in servizio, per maturare il diritto all'indennità speciale. Peccato che i tre "furbetti" del cartellino, finiti a processo per truffa davanti al Tribunale di Roma, lavoravano proprio alla Corte dei conti, dove si perseguono i dipendenti pubblici accusati di danno erariale.

     

    Sembra un paradosso in termini. Gli imputati, infatti, hanno avuto l'ardire di realizzare il raggiro proprio nel palazzo di giustizia contabile che si trova a Roma, nel quartiere Prati. E ora, oltre al procedimento penale, rischiano di finire imputati nelle aule dell'edificio nel quale lavoravano per rispondere del danno arrecato all'amministrazione.

    CORTE DEI CONTI A ROMA CORTE DEI CONTI A ROMA

     

    A processo per il presunto raggiro è finito Fabio Zambelli, 62 anni, funzionario della Corte dei conti e fratello di Gianfranco Zambelli, ex consigliere regionale del Lazio in quota Pd e tra gli organizzatori della "lista Rocca".

     

    Insieme a Zambelli, sono stati "pizzicati" Antonella Pizzella, 58 anni, collaboratore amministrativo della Corte dei conti, e Maurizio Vaccaro, 69 anni, impiegato e tesoriere di un'organizzazione sindacale interna al palazzo di via Baiamonti. […]

     

    GIANFRANCO ZAMBELLI GIANFRANCO ZAMBELLI

    Nello specifico, tra marzo e aprile del 2018, Fabio Zambelli aveva utilizzato il badge di servizio assegnato al fratello Gianfranco «per svariate entrate e uscite» dagli uffici di via Baiamonti (angolo viale Mazzini), dove lavorava, e «faceva così risultare di essere in servizio».

     

    L'ex consigliere della Regione Lazio, infatti, è un funzionario amministrativo della Corte dei conti in aspettativa non retribuita. Così facendo, Fabio Zambelli «si procurava un ingiusto profitto, valutato in 969 euro, con pari danno per l'Amministrazione», si legge nel capo di imputazione firmato dal sostituto procuratore Laura Condemi.

     

    Gli altri due imputati, invece, si scambiavano i badge tra di loro. Questo escamotage, grazie alla complicità del collega Vaccaro, serviva ad attestare la presenza al lavoro di Pizzella per il raggiungimento delle ore necessarie per poter ottenere un'indennità speciale.

     

    GIANFRANCO ZAMBELLI 1 GIANFRANCO ZAMBELLI 1

    Lo scambio avveniva sia in entrata che in uscita, ed è stato collocato dalla Procura capitolina nel lasso temporale compreso tra il 7 marzo e il 10 aprile del 2018. L'ingiusto profitto in favore della donna è stato quantificato dai carabinieri in oltre 2.200 euro.

     

    […] Fabio Zambelli nel 2013 era già finito a processo per falso, truffa e peculato. […]

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