Luca Pagni per “la Repubblica”
flavio cattaneo
Nella partita che ha in palio il controllo di Metroweb, tocca a Enel mostrare le sue carte. Dopo Telecom Italia, anche l’ex monopolista elettrico presenta la sua offerta per la società che viene considerata la “pioniera” della fibra ottica in Italia. La settimana scorsa Telecom aveva messo sul piatto una offerta in contanti pari a 820 milioni di euro. Enel, invece, farà la sua mossa nelle prossime ore: domani arriverà negli uffici milanesi del fondo F2i, socio di maggioranza di Metroweb, la controproposta che valuta la società della rete attorno ai 780 milioni.
Ma la differenza - che a prima vista sembra favorire Telecom - non deve ingannare: l’offerta di Enel è parte in denaro e parte in azioni della società Open Fiber, appena costituita proprio per la nuova avventura industriale di Enel. Visto che la società guidata da Francesco Starace da puro operatore elettrico, vuole diventare anche operatore che offre i servizi a “banda larga” agli operarori telefonici e ai proprietari di contentuti.
francesco starace
Ma per quale motivo, due delle principali società quotate alla Borsa di Milano hanno deciso di sfidarsi a colpi di milioni per il controllo di Metroweb? E per quale motivo questa società viene considerata così strategica per lo sviluppo della banda larga in Italia?
A detta degli esperti, Metroweb viene giudicata l’azienda che ha più esperienza nel settore della posa della fibra ottica nelle aree metropolitane, avendo cominciato a cablare Milano più di 15 anni fa; facendo del capoluogo lombardo una delle città più connesse d’Europa. Attorno a Metroweb, Enel vorrebbe costruire il suo modello di società della rete: per questo motivo, la sua offerta prevede che anche i soci che al momento la controllano abbiano azioni di Enel Open Fiber.
banda larga
Di sicuro, ne farà parte Cdp Equity, che di Metroweb è socio di minoranza con il 46 per cento delle quote. Più difficile capire, al momento, quale posizione intenderà tenere il fondo F2ì (proprietario del rimanente 54%). Da un lato c’è la prospettiva di segnare a bilancio una ricca plusvalenza, visto che meno di quattro anni fa, al momento dell’ingresso della Cdp, Metroweb venne valutata poco più della metà di quanto offrono adesso i duellanti. D’altro canto, è anche vero che uno dei soci del fondo F2i è la stessa Cdp Equity, sia direttamente sia attraverso le Fondazioni bancarie che a loro volta sono socie della Cassa Depositi Prestiti.
metroweb logo
Versante Telecom: l’azienda dove è stato nominato da poco come amministratore delegato l’ex numero uno di Terna e Ntv Flavio Cattaneo, è interessata a Metroweb sia da un punto di vista strategico che industriale. Nel primo caso, perché incorporandola toglierebbe a Enel un prezioso alleato. Mentre dal lato del business, Telecom potrebbe entrare nel ricco mercato dei servizi a banda larga di Milano, ma anche di Genova, Torino e Bologna dove Metroweb si sta espandendo.
Il duello entra così nella fase finale. E tutto fa pensare che già settimana prossima si saprà il nome della società che verrà scelta per la trattativa in esclusiva.