SOUTHAMPTON INTER
Guido De Carolis per il Corriere della Sera
In Cina pensano, in Europa l' Inter viene di nuovo pugnalata e accompagnata al portone d' uscita della coppa. La terza sconfitta su quattro partite nel Gruppo K è un capolavoro splatter di orrori e scrive con ogni probabilità la parola fine alla corsa nerazzurra. Avvicina l' eliminazione in un girone con due squadre come Sparta Praga e Hapoel che faticherebbero a salvarsi in Italia. Il primo obiettivo stagionale è fallito, l' Inter è un disastro, impossibile assolvere qualcuno.
L' Inter del traghettatore Vecchi vuole guadagnare la sponda più tranquilla nell' agitato mare europeo. Promosso per la nottataccia di coppa dalla Primavera al calcio dei grandi, l' esordiente tecnico nerazzurro non si cura dei numeri né di doversi scontrare con l' esperto nocchiero francese: il tecnico Puel, collezionista di presenze, con oltre mille gettoni raccolti. Il cambio di allenatore trasforma l' Inter, più equilibrata di quella firmata De Boer.
La formazione nerazzurra non ha un dna da calcio totale o d' assalto, ha piuttosto nelle sue corde ritmi regolari conditi da improvvise accelerazioni.
NAGATOMO SOUTHAMPTON INTER
Con una squadra abbassata di trenta metri rispetto allo spericolato olandese e le linee di difesa e centrocampo (da quattro uomini ciascuna) appiccicate, l' Inter torna una formazione italiana, fatta eccezione per l' orribile terza maglia: un inguardabile completino color bibita Sprite. Non sarà spettacolare, prova a essere concreta e tenta di non rendersi ridicola. Chissà se dalla tribuna avrà avuto modo di comprende meglio il gioco del calcio e le sue basi tattiche anche l' ad Bolingbroke, corso in estate a prelevare il disoccupato De Boer e autore di questo bel capolavoro nerazzurro.
I «Santi» del Southampton hanno da tempo ripudiato la vecchia scuola inglese: alla foga agonistica accoppiano trame studiate. L' Inter si accontenta (giustamente) di fare cose normali per sembrare migliore. Miranda, cresciuto sotto l' ala di Simeone e non abituato ai grandi spazi, torna a suo agio dovendosi spostare solo dal dischetto del rigore alla propria trequarti e regge per un tempo bene la difesa. Non è una partita semplice, Banega rischia di complicarla sbagliando in apertura un gol facile facile. L' Inter ha il merito di contenere con ordine, far sfogare l' avversario e far scendere la tachicardia alla partita riportandola a ritmi più accettabili.
VECCHI
Il piano è colpire con la solita accelerata. La prima sgasata la dà Candreva, Perisic sfrutta sull' assist, il tiro è respinto ma la carambola viene chiusa in rete da Icardi: il bomber non segnava in Europa dal 2 ottobre 2014, più di due anni. Tutto pare funzionare e anche la fortuna soffia su Vecchi.
L' arbitro concede un rigore per un tocco di mano di Perisic, ma Tadic se lo fa parare da Handanovic nel recupero del primo tempo. È però la sveglia che l' Inter non sente suonare. I Santi cominciano a marciare e vanno presto in paradiso, nonostante Handanovic faccia il diavolo due volte prima di capitolare sulla rasoiata di Van Dijk che riprende la respinta della traversa centrata da Romeu. Scioccati, i nerazzurri si abbassano e il Southampton fa piovere dalle fasce il cross trasformato in autogol da un fantozziano «Banzai» di Nagatomo che spalanca le porte dell' inferno a un' Inter senza senso.
RIGORE PARATO DA HANDANOVIC
2. ROMA E FIORENTINA A UN PUNTO DALLA META, IL SASSUOLO FA HARAKIRI
Europa League in agrodolce per le altre squadre italiane. Alla Roma basta un punto nella prossima giornata, in casa contro il Viktoria Plzen, per qualificarsi con un turno di anticipo; la Fiorentina è nella stessa situazione (in casa contro il Paok); il Sassuolo butta una vittoria che sembrava sicura prendendo due gol negli ultimi 4 minuti.
DE ROSSI AUSTRIA VIENNA ROMA
La Roma, come al solito, si è complicata la vita. L' Austria è passata in vantaggio al 2': Juan Jesus si è fatto superare sulla fascia, «buco» di Alisson, che si è scontrato con Ruediger e gol a porta vuota di Kayode. Il magic moment di Dzeko ha rimesso le cose a posto in 120 secondi: assist di Bruno Peres e tocco spietato del bosniaco. La Roma è passata in vantaggio con De Rossi (pasticcio tra il portiere Hadzikic e Martschinko) e ha chiuso i conti nella ripresa con Dzeko (12° gol stagionale) e Nainggolan.
Nel finale l' ennesima distrazione che ha portato i gol subiti a 50 nelle ultime 24 gare europee. La Fiorentina non ha avuto problemi contro lo Slovan Liberec, fanalino di coda del gruppo. In gol Ilicic (30', su rigore), Kalinic (43') e Cristoforo (73'). La vittoria del Qarabag a Salonicco, contro il Paok (Michel al 69'), ha impedito la qualificazione aritmetica, ma ai viola basterà un punto in due partite per passare il turno.
SASSUOLO RAPID
Il Sassuolo ha sprecato il doppio vantaggio costruito nel primo tempo contro il Rapid Vienna (Defrel e Ragusa). Crollo nel finale sotto i colpi di Jelic e Kvilitaia (86' e 90'). Girone aperto, con Genk e Athletic Bilbao a 6 (ieri 5-3 per i baschi, con 5 gol di Aduriz), Sassuolo e Rapid a 5. Ora due spareggi: prima a Bilbao e poi in casa contro il Genk, nell' ultima giornata.
FIORENTINA SLOVAN LIBEREC ILICIC