''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO…
Alex Sargeant per “Playboy”
All’Hilton di Los Angeles si è tenuto il primo convegno dei dominatori professionisti, il “DomCom”, come il “Comic-Con” ma con più fruste e vibratori. Scopro che la coppia vicina all’ascensore, durante il sesso, si versa addosso urina di gatto, vedo passare i “furry”, e realizzo che non so proprio niente di questa comunità. Le mie nozioni BDSM sono prese da cinque pagine di “Cinquanta sfumature di grigio” e da una scena di “Pulp Fiction”.
Mentre sono in fila per le pratiche burocratiche, passano una donna con corsetto e cerotti sui capezzoli, un uomo con barba e abito femminile, una segretaria bionda con frusta da fare invidia a Indiana Jones. Al piano, una trentina di stand vendono dildo e “sex toys” di ogni misura e colore, sul palco un ragazzo lega e sculaccia una ragazza a suon di musica techno-industrial. A forza di vedere persone incatenate e al guinzaglio, tutto diventa normale. Pensavo fosse più sexy e glamour, invece mi ritrovo in una specie di mercato, dove al posto di frutta e verdura si vendono aggeggi elettrici per darti la scossa alle palle.
Nella stanza fa il suo ingresso Ringmaster Miss Ann, che governa lo spettacolo degli animali, ovvero persone vestite da cavallo, cane, gatto, unicorno, coniglio e maiale, portate davanti ai giudici dai loro padroni. La gara consiste nel dare prova di abilità e affiatamento, tipo: la padrona tira il dildo e l’uomo-cane glielo riporta con la bocca, lei apre un profilattico e la bestiola ce lo infila dentro. Oppure: una padrona lancia quattro buste e ordina all’animale di trovare quella con il vibratore a forma di lontra, e quello esegue, annusando e latrando per tutta la stanza.
In un’altra stanza si tiene il “Pony Show”, tutti con stringhe di pelle, maschere da cavallo e briglie. Fanno un giro in circolo per mostrare il trotto e nitriscono. A un certo punto un pony si azzoppa e la padrona lo frusta perché l’ha messa in imbarazzo. In serata si tiene il “play party", una massa di uomini e donne che si torturano con strumenti medievali. A quanto capisco, il BDSM non ha davvero a che fare con il sesso. E’ uno stile di vita, è accettarsi per quel che si è. Molto simile al Comic-Com.
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