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    "HO FATTO ER GIRO DE PEPPE". QUANTE VOLTE È CAPITATO DI DIRLO O DI SENTIRLO DIRE A ROMA? PERCHÉ QUANDO SI FA UN GIRO ASSURDO PER RAGGIUNGERE LA META, O QUANDO SI SBAGLIA STRADA O SI CERCA PARCHEGGIO PER ORE I ROMANI DICONO COSÌ? ECCO COME NASCE IL CELEBRE DETTO…


     
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    Da romatoday.it

     

    ER GIRO DE PEPPE ER GIRO DE PEPPE

    "Ho fatto er giro de Peppe". Quante volte è capitato di dirlo o di sentirlo dire a Roma? Ma perché quando si fa un giro assurdo per raggiungere la meta, o quando si sbaglia strada o, ancora, quando si cerca parcheggio per ore i romani dicono così?

     

    Innanzitutto è bene svelare il detto completo che dice così: "Er giro di Peppe intorno alla rotonda, appresso alla Reale".

     

     

    Ma chi è Peppe? E cos'è questo giro tanto famoso al punto da trasformarsi in uno dei detti ancora molto usati nel parlare romano?

     

    "Peppe" non è un nome qualunque, bensì quello di Giuseppe Garibaldi. La rotonda è quella del Pantheon, piazza della Rotonda appunto, la "Reale" è invece il corteo funebre per la morte di Vittorio Emanuele II di Savoia.

     

    ER GIRO DE PEPPE ER GIRO DE PEPPE

    In sostanza, accadde che, il 9 gennaio 1878 Vittorio Emanuele II di Savoia morì e fu organizzato un corteo funebre che fece due giri intorno alla piazza del Pantheon per salutare il morto (ricordiamo che le sue spoglie tutt'oggi si trovano all'interno del Pantheon).

     

    In quell'occasione Giuseppe Garibaldi, non a conoscenza di quanto stesse accadendo, si unì al corteo, facendo anche lui due giri della piazza, quando, invece, sarebbe potuto restare insieme alle altre autorità davanti all'entrata. Due giri che non passarono inosservati, al punto da passare alla storia e da dar vita al detto "Fa er giro de Peppe”.

     

     

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