FLAVIO POMPETTI per il Messaggero
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«Già da bambina ero molto diversa dalle mie compagne. ha detto l'attrice israeliana-americana Natalie Portman qualche tempo fa . Ero più volitiva, e più ambiziosa di tutte». Volontà e ambizione hanno portato il cigno nero a conquistare un primato di tutto rispetto nel mondo del soccer statunitense. È la prima donna a guidare un gruppo di colleghe, a cavallo tra Hollywood e i campi di calcio, in direzione del possesso di una squadra femminile professionista.
Le giocatrice della Angel City (nome provvisorio, destinato probabilmente a cambiare al momento del debutto, che non avverrà prima del campionato 2022), faranno fatica a pareggiare con la formazione in campo, la celebrità delle donne-imprenditrici che hanno alle spalle.
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Nel gruppo degli investitori figurano infatti accanto alla Portman le attrici Eva Longoria, Jessica Chastain, Jennifer Garner e Uzo Aduba. Nel gruppo appena formato, e che ha ricevuto dalla lega Nwsl l'autorizzazione a formare il club, figurano partner finanziari del calibro di Kara Nortman della venture capital losangelina Upfront Ventures, e del canadese Alexis Ohanian, fondatore di Reddit.
A fianco di Alezis c'è poi il resto della famiglia Ohanian: la pluridecorata moglie Serena Williams con alle spalle vent' anni di dominio del tennis femminile, e la figlioletta di appena due anni Olympia, forse la più giovane co-proprietaria di una squadra di calcio della storia. Sul fronte sportivo infine, il board è completato dalla presenza di atlete che hanno fatto la storia del calcio femminile statunitense, il più paludato al mondo: ex giocatrici come Abby Wambach, Mia Hamm e Julie Foudy.
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LA SVOLTA Il momento di svolta per la Portman è stato un invito che ricevuto l'anno scorso per presenziare ad una partita di beneficenza, nella quale la squadra nazionale degli Usa reduce dall'ultimo trionfo in Francia, il quarto in Coppa del mondo, giocava contro quella polacca. Gli incassi andavano a finanziare il movimento di difesa contro la violenza sulle donne: Time' s up, a favore del quale l'attrice aveva già generato diversi milioni di dollari.
Nonostante il carnet di primati, il calcio femminile negli Usa stenta ancora a trovare una sua dimensione di primo piano nel panorama sportivo nazionale, così come d'altronde, anche se in misura diversa, accade a quello maschile. Il primo campionato di sole donne è stato disputato nel 1950, con quattro squadre, tutte nella città di St Louis, in Missouri. Oggi la Nwsl ne conta nove, che diventeranno 11 tra due anni con l'inserimento del team di Los Angeles oltra a quello delle Racing Louisville che debutterà il prossimo anno.
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IL CALENDARIO Calendario agonistico da aprile a settembre con dodici partite in casa e altrettante in trasferta. La media degli spettatori sugli spalti è di appena settemila presenza a partita. Le Angels si propongono di ribaltare queste cifre, così come sono riusciti a fare i colleghi maschi con i Galaxy, un club molto più ricco in sponsorizzazioni, prestigio sociale e vecchie glorie in campo, che nei risultati sportivi, e che tuttavia ha raggiunto un valore di club di oltre 400 milioni di dollari.
Non è ancora chiaro se la squadra userà uno degli stadi cittadini già esistenti: quello dei Galaxy o quello dell'Lfc, l'altra squadra della Msl di base a Los Angeles. Quello che è sicuro è che il nomignolo dato alla partita stracittadina tra le due squadre della Msl, El Traffico, in onore dell'ingorgo permanente sulle autostrade metropolitane, è destinato ad aumentare con l'arrivo della terza squadra professionista, la cui formazione è ancora tutta da disegnare.