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    IL “BULLDOG” - L'AGENTE DELL'FBI CHE HA INGUAIATO PETRAEUS E ALLEN È IL VETERANO DELL'ANTITERRORISMO FREDERICK W. HUMPHRIES - DETECTIVE “VETERANO” DELL'ANTITERRORISMO, UOMO “DALLE IDEE POLITICHE CONSERVATRICI E NOTO PER LA SUA AGGRESSIVITÀ”, SU MISSIONE DELLA “MOLESTATA” JILL KELLEY HA SCOPERTO CHE PAULA BROADWELL SI PORTAVA A LETTO PETRAEUS…


     
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    B.Arg. per "Corriere.it"

    HUMPHRIES FREDERICKHUMPHRIES FREDERICK PAULA BROADWELL HOLLIY E DAVID PETRAEUSPAULA BROADWELL HOLLIY E DAVID PETRAEUS

    Lo descrivono come una persona «tenace». Un «bull dog» dell'agenzia. Caparbio e aggressivo. Una persona che non molla. Ecco la descrizione dell'agente dell'Fbi che ha raccolto le confidenze di Jill Kelley. La donna lamentava molestie via email da parte di un anonimo sul suo rapporto con il direttore della Cia David Petraeus. Così Frederick W.Humphries II, 47 anni, detective «veterano» dell'antiterrorismo, ha avviato l'indagine che ha portato alle dimissioni di Petraeus e al congelamento della nomina del generale John Allen ai vertici della Nato.

    L'AGENTE - Uno scandalo che ora fa tremare la Casa Bianca. Un sex gate che coinvolge i vertici della difesa statunitense. E che rischia di travolgere anche altre persone. Humphries, un uomo «dalle idee politiche conservatrici e noto per la sua aggressività», non ha mai smesso di indagare ed è stato lui a scoprire che Paula Broadwell, l'amante di Petraeus, era il mittente di quelle minacce neanche troppo velate. Dando poi il via a una reazione a catena.

    PETRAEUS PAULA JILL ALLENPETRAEUS PAULA JILL ALLEN Jill Kelley and General David PetraeusJill Kelley and General David Petraeus

    L'AUDIZIONE - Intanto Petraeus si presenterà venerdì alla Commissione intelligence al Senato. La sua audizione era già stata organizzata per parlare dell'attacco alla sede diplomatica di Bengasi, in cui morì l'ambasciatore Chris Stevens. Non è chiaro se durante l'audizione si parlerà anche di questo scandalo. Intanto anche un altro generale John Allen, la cui corrispondenza con Jill Kelley (30mila email) è al vaglio degli inquirenti. Bisogna capire se le due donne abbiano avuto accesso a informazioni riservate.

    OBAMA - Si aspettano, insomma, gli esiti delle indagini. «Aspetto a giudicare», ha detto Barack Obama. Il presidente ha sottolineato: «Non ci sono prove, finora, che informazioni classificate siano state rivelate». E ha rinnovato la sua fiducia.

     

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