Da lastampa.it
bianchi azzolina
Tornano i banchi a rotelle, seppure a parole, ed è polemica nel governo. Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi li definisce «una cartolina del passato» e la componente M5S dell'esecutivo lo invita a «rettificare le sue parole», come dichiara la sottosegretaria Floridia. Anche il capodelegazione dei pentastellati e ministro per le Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, scende in capo per difendere l'ex ministra Azzolina e invita Bianchi a «non seguire i populisti perchè la scelta di quei banchi fu dei presidi, non del ministro».
«Non faccio né fake news, né sto inseguendo nessuno», è la replica di Bianchi, che l'ex titolare del dicastero dell'Istruzione aveva voluto a capo della task force per gestire la riapertura delle scuole. Intanto la scuola è ripresa oggi in altre cinque regioni, Campania, Liguria, Marche, Molise e Toscana ma non mancano le difficoltà sia per le proteste del personale 'anti-pass', sia per i contagi che iniziano a portare in dad le prime classi.
patrizio bianchi
Per evitare che si torni in maniera massiccia alla didattica a distanza, già si parla della eventualità che cambino le regole in tema di quarantena per gli studenti, sulla falsariga di quanto sta accadendo in Germania e Gran Bretagna in cui è stata avviata una riflessione proprio sulla determinazione delle quarantene per mantenere la didattica in presenza. Il ministro Bianchi, citando quanto sta avvenendo a Bolzano, parla di 'prova del rischio' e punta ad estendere i tamponi salivari oltre le «scuole sentinella».
Intanto a Savona, oggi, nel primo giorno in cui è suonata la campanella, un istituto comprensivo è rimasto chiuso a causa della mancanza di personale in sciopero: gli insegnanti e il personale Ata infatti hanno manifestato la contrarietà all'obbligo green pass per tutto il personale scolastico ed, insieme ad alcuni sanitari, si sono riuniti davanti al palazzo della Provincia.
patrizio bianchi a in onda 1
Sempre nel Savonese, a causa dell'adesione allo sciopero contro il green pass di una maestra, gli alunni di una classe 5 sono stati rimandati a casa. E nonostante le rassicurazioni del ministro dell'Istruzione che l'anno sarà in presenza, che la dad quale l'abbiamo conosciuta è stata archiviata e che le chiusure saranno 'chirurgiche', arrivano le prime notizie di classi in quarantena e dell'attivazione delle lezioni a distanza.
Succede, al secondo giorno di scuola, in una classe nel Modenese, alle medie di Vignola e il problema riguarda una prima. Anche nel sud della Sardegna un'intera classe della scuola primaria di Ussana è già in quarantena al secondo giorno di scuola a causa di un bambino che potrebbe essere positivo.
LUCIA AZZOLINA
In Alto Adige, dove l'anno scolastico è iniziato il 6 settembre, alcune classi sono in Dad per casi di positività tra alunni oppure professori. «A Bolzano abbiamo fatto 'la prova del rischio', l'esperimento è scattato e il sistema ha funzionato: sono state isolate le positività e non ci sono più state le situazioni dello scorso anno, quando si chiudeva tutto», spiega il ministro Bianchi. Il sindacato Anief, che oggi ha fatto scioperare i propri aderenti nelle regioni in cui è partito il primo giorno di scuola, è risoluto: «Lo abbiamo denunciato, è inutile il green pass, fino a quando non si sdoppiano le classi, il ritorno in presenza sarà insicuro e poco sostenibile in assenza del rispetto delle regole sul distanziamenti".
Proprio per evitare al massimo dad e quarantene il ministro Bianchi accelera sui tamponi salivari che anche oggi hanno varcato le soglie degli istituti scolastici nell'ambito del progetto ministeriale delle 'scuole sentinella'. «Si andrà alla fase 2 - assicura Bianchi - quella del tracciamento: siamo passati al salivare, con la verifica molecolare, che dà un risultato con una accuratezza che arriva al 99,9%. Ora il controllo è a campione ma diventerà diffuso».
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