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Andrea Ossino per "la Repubblica - Edizione Roma"
Ha contrattato a lungo per comprare due pillole di Yaba spendendo cinque euro in meno. Poi ha pagato la droga consegnando allo spacciatore 100 monete da venti centesimi. Quelle venti euro in monetine sono la fotografia di come questa nuova droga sia consumata da chi non ha denaro a disposizione. Si tratta piuttosto di un esercito di lavoratori extracomunitari che acquistano pasticche per lavorare non accusando stanchezza o fame.
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È tutto scritto negli atti che hanno portato i carabinieri ad arrestare le sei persone che, dopo aver fatto arrivare la droga dalla Toscana tramite una grossista cinese, la vendevano nella Capitale. C'erano due differenti gruppi. Il primo, capeggiato da un trentaduenne italiano, si occupava anche di vendere a illustri professionisti Ghb, la "droga dello stupro". Il secondo invece faceva capo a Hossain Jakin, 25enne del Bangladesh.
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Era lui a spacciare, tra le altre sostanze, anche la Yaba, la "droga di Hitler", derivato delle metanfetamine. Il suo appellativo fa riferimento all'uso che ne facevano i militari del Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale. Adesso è un altro l'esercito che acquista le pasticche di colore rosso, arancione o verde limone, messe sul mercato con impresso un logo, di solito R, WY, WF o 99. Sono extracomunitari, lavoratori.
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Tra gli atti compaiono i loro nomi. Si chiamano Wilson, Iqbal, Munasef, Imran, Rasika. E lavorano come badanti negli appartamenti, come camerieri nei ristoranti. Puliscono case in zona Marconi o a Monteverde. E per non sentire la fatica comprano pillole a poco prezzo. " Hossain si muove in quel territorio per spacciare sostanza stupefacente tra le più nocive a numerosi acquirenti di quella zona della Capitale, zona Marconi.
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«I clienti di Hossain sono essenzialmente cittadini extracomunitari. Non interessa a Hossain nemmeno immaginarsi il potenziale danno che reca alla collettività, oltre che al singolo acquirente, noncurante se il corrispettivo di denaro proviene dall'attività di lavoro della moglie di un acquirente o se la sostanza stupefacente sia consumata sul luogo di lavoro, come il ristorante in cui sono dipendenti gli assuntori» si legge negli atti.
YABA - DROGA DI HITLER
«Due pasticche costano 25 euro - dice il pusher nel gennaio scorso. - Stai scherzando? Che fai in questo momento di crisi economica aumenti i prezzi? » , lamenta l'acquirente. Spendono per lavorare. Comprano morte per avere soldi. In un circolo vizioso che assomiglia a una schiavitù che in breve tempo sostituisce gli effetti di benessere con allucinazioni, inappetenza, insonnia e paranoia.
YABA - DROGA DI HITLER
«Di frequente - ricorda l'agenzia capitolina per le tossicodipendenze - i consumatori riportano la sensazione di avere degli insetti sotto la pelle e di fare numerosi tentativi per estrarli». k Il sequestro La droga sequestrate dai carabinieri.