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    "LA PILLOLA DEL GIORNO DOPO? UN CRIPTO-ABORTO" - I DELIRI DEI RELATORI PRO-VITA (DELL'OSSERVATORIO PERMANENTE SULL’ABORTO), INVITATI IN SENATO DAI PARLAMENTARI DI FRATELLI D'ITALIA, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEL LORO RAPPORTO ANNUALE: "C'E' UNA CORRELAZIONE TRA INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA E CANCRO" - A ORGANIZZARE LA CONFERENZA È STATO IGNAZIO ZULLO, CAPOGRUPPO MELONIANO IN COMMISSIONE SANITA' A PALAZZO MADAMA - PRESENTE IN PRIMA FILA ANCHE LAVINIA MENNUNI, DI FDI, DA SEMPRE VICINA AI PRO-VITA...


     
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    Estratto dell'articolo di Serena Riformato per www.lastampa.it

     

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    La pillola del giorno dopo sarebbe «un cripto-aborto». «Nuovi studi» confermerebbero «l’esistenza del legame tra aborto e cancro al seno». «L’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’aborto è antiscientifica». Sono alcuni dei passaggi più controversi - e non suffragati dalla scienza - ascoltati in Senato durante una conferenza stampa dei pro-life dell'Osservatorio permanente sull’aborto (OPA).

    I RELATORI PRO-VITA DELL OSSERVATORIO PERMANENTE SULL ABORTO INVITATI IN SENATO I RELATORI PRO-VITA DELL OSSERVATORIO PERMANENTE SULL ABORTO INVITATI IN SENATO

     

    Il gruppo integralista era ospite di Fratelli d’Italia per presentare il “Rapporto annuale sui costi dell’aborto indotto e i suoi effetti sulla salute delle donne”. L’Opa è un comitato patrocinato dagli ultracattolici di Pro Vita e Famiglia.

     

    La conferenza stampa è stata officiata da Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Sanità a Palazzo Madama: «Come potere legislativo – esordisce il senatore – sta a noi prendere questi risultati e valorizzarli nell’attività parlamentare». Presente in prima fila anche la senatrice meloniana Lavinia Mennuni, da sempre vicina ai pro-vita. [...]».

     

    Ignazio Zullo Ignazio Zullo

    Fra i dati sottostimati, secondo i pro-vita, ci sarebbe il numero reale degli aborti: «Il numero è solo apparentemente in declino – scrive l’Opa nel comunicato – perché non tiene conto dell’incremento dei cripto-aborti causati dalle pillole postcoitali». Il riferimento è alla contraccezione d’emergenza, la cosiddetta "pillola del giorno dopo", che l’Organizzazione Mondiale della Sanità non considera al pari di un’interruzione di gravidanza volontaria.

     

    «Ma sulla pillola, il discorso dell’Oms è antiscientifico», si spinge a dire Giuseppe Noia, Direttore Hospice Perinatale – Centro per le cure palliative prenatali “Madre Teresa di Calcutta” del Policlinico Gemelli. «L’embrione vale sempre, fin dall’inizio, come persona, la cui origine si colloca la singamia, ovvero coincide con l’unione fra i due gameti, femminile e maschile”, argomenta Filippo Maria Boscia, presidente dell'Associazione Medici Cattolici Italiani.

     

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    Il rapporto dei pro-vita insiste anche su un presunto legame fra “aborto indotto e cancro al seno”, sostenuta da un numero molto limitato di ricerche scientifiche. Al contrario, secondo l’American Cancer Society, «gli studi di alta qualità non hanno trovato alcuna correlazione far aborto e rischio di tumore alla mammella». [...]

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