• Dagospia

    I FRANCESI DI SUEZ PUNTANO SULLA MONNEZZA ROMANA E CALTARICCONE E' IL CAVALLO DI TROIA - CALTA CEDE QUASI TUTTA LA PROPRIA QUOTA IN ACEA E SUEZ SALE AL 23,3% - "ROMA HA GRANDI PROBLEMI NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI, E UN GRUPPO COME IL NOSTRO PUĂ’ ESSERE D'AIUTO", DICE IL DG TRANSALPINO - CAPITO VIRGINIA?


     
    Guarda la fotogallery

    Maria Elena Zanini per il “Corriere della Sera

     

    Non si tratterà semplicemente di uno scambio azionario. L'accordo annunciato ieri dalla francese Suez con il Gruppo Caltagirone si configura come un «piano industriale a lungo termine» e coinvolgerà direttamente anche Acea, la multiutility romana.

    GDF SUEZ marchio GDF SUEZ marchio


    Nel comunicato con cui ieri ha diffuso i risultati semestrali (che registrano ricavi in aumento del 2,2%) il gruppo francese specializzato in gestione dei rifiuti e delle acque, ha annunciato che intende aumentare la propria presenza nel capitale di Acea, controllata dal Comune di Roma, passando da 12,5% al 23,3% con l'acquisto di azioni dal Gruppo Caltagirone, attualmente al 15,8% della società capitolina.


    Parallelamente il Gruppo Caltagirone, attraverso l'emissione di nuove azioni Suez, che potrebbero rappresentare il 3,5% del capitale azionario della società francese, entrerà nell' azionariato di Suez, per un' operazione da circa 293 milioni di euro.

     

    In questo modo Caltagirone rimarrà un socio di Acea con il 5% e diventerà il terzo azionista di Suez , dietro a Engie (la vecchia Gdf Suez ) che detiene il 33,6% del capitale e a Caixa Group (5,7%). Mentre Suez diventerà il primo azionista di Acea dietro al 51% del Comune di Roma.

    monnezza a roma dal sito romafaschifo monnezza a roma dal sito romafaschifo

     

    «Il recente cambio amministrativo della Capitale non c'entra con l' accordo - precisa Francesco Gaetano Caltagirone - Stiamo studiando con Suez il dossier da un anno e mezzo». La prospettiva è quella di aumentare successivamente la quota fino al 6%, diventando il secondo socio di Suez, spiega.
     

    Il presidente del gruppo ha idee precise sugli obiettivi dell'accordo che dovrebbe essere finalizzato alla fine del terzo trimestre: «Caltagirone e Suez hanno diversi asset da cui si potrebbero sviluppare sinergie industriali rilevanti, nell' ambiente e nelle costruzioni, due settori che appartengono storicamente al nostro portafoglio».

    malwina e francesco gaetano caltagirone malwina e francesco gaetano caltagirone


    «Il mondo sta cambiando - commenta Caltagirone- e i gruppi italiani devono saper stare al passo allargando i propri orizzonti, non più in ottica nazionale ma europea. 90 anni fa la mia famiglia è arrivata a Roma dalla Sicilia e siamo diventati italiani, ora l'orizzonte è europeo».

     

    Va in questa direzione la notizia di pochi giorni fa dell'acquisizione da parte di Cementir (sempre del gruppo Caltagirone) degli asset belgi che HeidelbergCement. E nell' asset immobiliare Caltagirone è già presente in Gran Bretagna e in Turchia.

     

    «In Italia oltre a cemento e costruzioni controlliamo direttamente le attività dell'editoria - spiega ancora - mentre siamo secondi soci in generali e soci di Unicredit. Con Suez è diverso, siamo soci industriali, a dimostrazione che le aziende italiane stanno reagendo e sono pronte all'internazionalizzazione».
     

    Jean-Louis Chaussade Jean-Louis Chaussade

    Da parte sua Jean-Louis Chaussade, direttore generale di Suez è soddisfatto: «Roma ha grandi problemi nella gestione dei rifiuti, e un gruppo come il nostro può essere d' aiuto». Per il top manager francese, l'Italia, dopo la Spagna, è una delle aree in cui il gruppo vuole svilupparsi e l' operazione Acea va in questa direzione. Le tariffe idriche in Italia sono basse, rapportate a quelle medie in Europa, senza scordare che l'Italia «ha un forte bisogno di investimenti in infrastrutture».

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport