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    INVERSIONE A EU - I LEGHISTI EUROSCETTICI BORGHI E BAGNAI SONO COSTRETTI A RINCULARE DOPO LE PAROLE DI DRAGHI SULLA "IRREVERSIBILITÀ" DELL'EURO: "CI AFFIDIAMO A LEI, C'È BISOGNO DI LEI PER UNA RISCRITTURA DELLE REGOLE EUROPEE, CHE SINO A ORA NON VEDIAMO, E DI UNA DISTORSIONE CHE SE NON VERRÀ RIMOSSA METTERÀ A RISCHIO IL PROGETTO EUROPEO…"


     
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    Cesare Zapperi per il "Corriere della Sera"

     

    goofy 7 alberto bagnai claudio borghi goofy 7 alberto bagnai claudio borghi

    Il tono è soft, le parole misurate dopo tante battaglie anti-Euro. Ma per non smentirsi il senatore leghista Alberto Bagnai deve ricorrere a una curiosa inversione delle responsabilità. «Se abbiamo dovuto rincorrere la crisi pandemica - spiega in Aula - non è per colpa di chi è dipinto dai media come anti europeista, ma di chi si dice europeista senza esserlo».

     

    E al premier assegna il compito di «rifare» l'Europa. «Ci affidiamo a lei, c'è bisogno di lei per una riscrittura delle regole europee, che sino a ora non vediamo, e di una distorsione che se non verrà rimossa metterà a rischio il progetto europeo».

     

    mario draghi al senato mario draghi al senato

    L'altro esponente di punta dell'euroscetticismo leghista, Claudio Borghi, dirà la sua oggi alla Camera. Ma ieri su Twitter ha scritto: «Al netto delle prevedibili parentesi euro religiose che tanto non hanno alcun effetto pratico su quanto questo governo deve e può fare, il discorso di Draghi, se pur lontano dai deliri di Conte, lascia molti punti vaghi. Mi aspettavo aspetti assai più puntuali da chi ha poco tempo».

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