Da gazzetta.it
ROBERTO MANCINI
Non è il miglior momento della sua Italia, anzi, è forse il peggiore (pur ricordandoci delle macerie che aveva trovato al suo arrivo), ma Roberto Mancini tiene alta l'asticella e guarda con positività i playoff di marzo. Il pari di Belfast costringe infatti gli azzurri a giocarsi due partite da dentro o fuori, e a vincerle entrambe:
"Pensavamo di essere già qualificati ai Mondiali, ma bisogna saper accettare il verdetto del campo anche quando è negativo. Abbiamo ancora delle possibilità e ce le giocheremo, se doveva esserci un momento negativo, meglio adesso che a marzo o poi al Mondiale. Comunque se noi arriviamo a marzo e siamo senza infortunati, possiamo incontrare chiunque. Se proprio vogliamo toglierne una direi il Portogallo".
RITROVARE LE FORZE
ROBERTO MANCINI
"Non pensavo di non qualificarmi subito, ma siamo a metà dell'opera, dobbiamo ritrovare le forze e prepararci per marzo" ammette il c.t. conversando con Marino Bartoletti al Social Football Summit. Lo 0-0 di Belfast e la mancata qualificazione diretta ha portato tanta delusione tra i tifosi, ma lo stesso Mancini ci tiene a ricordare che "siamo un'ottima squadra, non abbiamo vinto gli Europei per caso, ma perché lo abbiamo strameritato".
FIDUCIA RINNOVATA
Il tecnico si concentra poi sul suo gruppo, nel quale continua a riporre piena fiducia: "Credo nei ragazzi, capisco ci possano essere momenti in cui non si riesce a dare il 100%. Ci siamo complicati il girone da soli nelle due partite con la Svizzera". Infine, la chiosa su Jorginho e gli errori dal dischetto: "I rigori li sbaglia chi li tira. Abbiamo vinto un Europeo ai rigori, e anche un Mondiale, capita".
MANCINI
Antonio Prisco per ilgiornale.it
roberto mancini foto di bacco (1)
L'Italia di Roberto Mancini si è persa. Va tutto male a Windsor Park, dove scende in campo una copia sbiadita della squadra ammirata a Euro 2020, rinvigorendo la tradizione di una Belfast nefasta per i nostri colori. Il tutto mentre la Svizzera travolgeva la Bulgaria senza grossi problemi e, minuto dopo minuto, aumentava la pressione sulle spalle degli Azzurri.
Serviva ben altra prestazione per scardinare la solida muraglia di Baraclough. Ma al di là della prova deludente, questo è un fallimento che affonda le sue radici negli ultimi 70 giorni più che negli ultimi 90 minuti. Dal 2 settembre e da quel mediocre pareggio contro la Bulgaria, l'Italia non c'è più. Svuotata di energie ed entusiasmo, condizionata dal calo di rendimento dei suoi uomini cardine, la Nazionale ha saputo battere solo la Lituania. Il doppio pareggio contro la Svizzera e quello fatale contro l'Irlanda del Nord hanno dilapidato una qualificazione che sembrava in cassaforte prima dell'estate e sull'onda lunga del trionfo storico di Wembley.
mancini zaniolo
L'agitazione di Mancini era già molto evidente nel corso del match, quando ha cercato di spronare i suoi i tutti i modi ma non ci è riuscito: ad un certo punto è corso anche a prendere un pallone sulla linea laterale per velocizzare la ripresa del gioco ma poi ha gettato la spugna anche lui. Al fischio finale di Kovacs la tensione era altissima e la delusione evidente sulle facce di tutto il clan azzurro. Il Mancio ha salutato il ct avversario ed è andato subito negli spogliatoi, dove ha richiamato tutti i calciatori compresi Bonucci e Berardi, che si stavano preparando per le solite interviste post-partita.
roberto mancini
Lì ha voluto parlare con la sua squadra subito, a caldo. Un faccia a faccia chiaro e diretto, senza mezzi termini per analizzare quanto accaduto. Tra i più tristi Jorginho, che non sarebbe riuscito a trattenere le lacrime perché ha sentito il peso dei rigori sbagliati in tutte e due le sfide con la Svizzera ma i compagni lo avrebbero rincuorato subito. Riguardo alla discussione con la squadra, ai microfoni della Rai, il tecnico jesino subito dopo ha detto: "Ai ragazzi ho detto che oramai non possiamo a fare nulla. Ora ci concentriamo sulla partita a marzo, ci prepareremo bene".
A marzo ci toccherà dunque rivivere l'incubo playoff Mondiali, a distanza di quattro anni dal famigerato incrocio contro la Svezia. Ma al netto di quelle che saranno le prossime avversarie, il primo e unico obiettivo di Mancini sarà ritrovare lo spirito di squadra e quella spensieratezza, che ci ha portati solo pochi mesi fa sul trono d'Europa. Sarà un'attesa lunga ed estenuante ma non bisogna distogliere gli occhi dall'obbiettivo. Perchè non partecipare ai Mondiali per la seconda volta di fila sarebbe un "disastro", neppure da prendere in considerazione.
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