Estratto dell’articolo di Fabrizio Caccia per il "Corriere della Sera"
taxi roma
L’ultima novità dal fantasioso fronte dei tassisti romani è la richiesta, indirizzata per iscritto due giorni fa allo «Spett.le Assessore alla Mobilità» del Comune, di un aumento «di euro 3» per ogni corsa, da «chiedere al termine della stessa».
In calce, la firma di ben 12 sigle sindacali, esclusa la Cgil, che «in attesa di un pronto riscontro» da parte dell’assessore Eugenio Patanè, gli hanno porto «cordiali saluti». E cordiali saluti anche ai signori clienti della Capitale.
Non bastavano, infatti, già le code infinite giorno e notte fuori dalla Stazione Termini, oppure a Fiumicino e Ciampino, per prendere un taxi. E poi i centralini delle coop che non accettano le prenotazioni, le attese infinite al telefono, le app che rispondono sempre: «Siamo spiacenti non abbiamo auto in zona».
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Memorabile quest’estate il caso dell’app 3570 col suo laconico messaggio «Le prenotazioni sono state bloccate per la seguente ragione: Ferragosto», mentre la città era invasa dai turisti. E dunque, ecco l’idea sfolgorante: un bell’aumento di 3 euro a corsa, costo fisso. Prendere o lasciare. Nella lettera spedita lunedì al Comune i tassisti romani spiegano e lamentano che «alla luce dei numerosi cantieri» aperti per il Giubileo del 2025» e della chiusura «di parte di piazza Venezia per i lavori della Metro C» (che dureranno come minimo 10 anni), c’è stato un «aumento esponenziale del traffico e, di conseguenza, dei tempi di percorrenza» con «significativa ulteriore diminuzione della velocità commerciale». Indennità traffico, insomma.
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Come se il loro tassametro, quando la circolazione va in tilt e si resta imbottigliati per delle mezz’ore in ostaggio della complicata viabilità della Capitale, smettesse per incanto di funzionare. Eppure ribattono: «Ormai dal Centro all’aeroporto di Ciampino si impiega un’ora e mezza, la tariffa fissa a 31 euro è insostenibile». [...]
Il problema risaputo sono le licenze, che a Roma sono 7.838, cioè 28,52 auto bianche ogni 10 mila abitanti. Il sindaco Roberto Gualtieri vorrebbe metterne a bando un altro migliaio, ma non è per niente facile la trattativa coi sindacati, che invocano da tempo il «modello Milano», la città italiana con la più alta incidenza di auto bianche (35,85 taxi ogni 10 mila abitanti) e dove le tariffe sono più alte rispetto a Roma del 15-20%. [...]
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