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    IKEA TI SMONTA IL PRANZO – IL COLOSSO SVEDESE INTERPRETA IN MANIERA RESTRITTIVA L’OBBLIGO DI GREEN PASS E SPEDISCE I LAVORATORI DEL MAGAZZINO CHE NON HANNO IL CERTIFICATO A MANGIARE IN STRADA: A PIACENZA UN GRUPPO È STATO AVVISTATO DOPO ESSERSI ACCAMPATO SU UN MARCIAPIEDE A CONSUMARE IL PRANZO – IL PROBLEMA È CHE SOLO MENO DELLA METÀ DEGLI ADDETTI È VACCINATO E NON PERCHÉ SIANO TUTTI DEI CONVINTI NO VAX, MA


     
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    Da "www.corriere.it"

     

    lavoratori ikea senza green pass consumano il pranzo in strada a piacenza lavoratori ikea senza green pass consumano il pranzo in strada a piacenza

    Accampati negli spazi esterni, per terra o su sedie di fortuna in pausa pranzo. Con la circolare ministeriale che stabilisce l’obbligo di Green pass nelle mense, chi non ha il passaporto vaccinale non può consumare cibo all’interno dei magazzini Ikea di Le Mose a Piacenza. E così, secondo quanto riportato dal quotidiano piacentino Libertà e come evidenzia la foto pubblicata, i dipendenti si organizzano come possono, mangiando all’esterno, per terra, un panino.

     

    L’interpretazione restrittiva

    Nel magazzino, riporta il quotidiano, c’è divieto di sosta a consumare cibo negli spazi aziendali — comprese le aree break — per chi non è in possesso del Green pass. Si può prendere il caffè ma non sostare, neppure ad esempio per mangiare le merendine.

     

    GREEN PASS GREEN PASS

    «Il ministero impone il Green pass nei luoghi dove c’è somministrazione, e l’azienda ha esteso l’interpretazione in maniera restrittiva, poi ha ridotto l’orario di ingresso in mensa, prima di tre ore, dalle 11 alle 14, ora di un’ora, dalle 12 alle 13», spiega Salvatore Buono che per la Cisl segue il settore logistico che afferma che «per ora, politica sbandierata del lavoratore al centro di tutto, come valore aggiunto, perde un po’ di senso».

     

    La causa della riduzione dell’orario, come è stato spiegato da una circola interna, è il calo degli utenti visto l’obbligo del Green pass.

     

    I non vaccinati

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    Il problema è che solo meno della metà degli addetti è vaccinato e non perché siano tutti dei convinti no vax. Molti addetti sono di origine straniera e potrebbero essere poco informati o propensi alla prenotazione. Si mobilità così il sindacato che chiede di portare un camper vaccinale fuori dell’impianto che è adibito a magazzino e punto di ritiro. Inoltre, con la mensa Ikea che serve quotidianamente 120 pasti al giorno, aggiunge Buono, «per chi non ha il Green pass chiediamo una tensostruttura per far mangiare le persone in modo più dignitoso» soprattutto se fa molto caldo o in casi di pioggia.

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