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    EIA EIA, TRALLALA' - IL BAGNINO DI CHIOGGIA INDAGATO PER APOLOGIA DEL FASCISMO RISCHIA IL LICENZIAMENTO: ‘CI DISSOCIAMO DA QUEI CARTELLI’ - MA LA CAMPAGNA MEDIATICA HA FATTO IMPENNARE I TURISTI, E LUI RACCONTA: ‘QUI VENGONO GAY, LESBICHE, SI BACIANO TRA LORO, BACIANO ANCHE ME. A ME NON INTERESSA LA POLITICA, MA IL DECORO E LA PULIZIA’


     
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    1. CHIOGGIA, SPIAGGIA «FASCISTA» - ORA SCARPA RISCHIA IL LICENZIAMENTO

    Benedetta Centin per http://corrieredelveneto.corriere.it/

     

    GIANNI SCARPA SPIAGGIA FASCISTA A CHIOGGIA GIANNI SCARPA SPIAGGIA FASCISTA A CHIOGGIA

    Travolti, loro malgrado, dall’onda delle polemiche sui cartelli che sono valsi al loro stabilimento l’etichetta di «spiaggia fascista», parlano i veri titolari della concessione balneare di Playa Punta Canna a Chioggia. Che non escludono di licenziare l’ex gestore e attuale bagnino, Gianni Scarpa, l’autore dei cartelli incriminati denunciato per apologia del fascismo.

     

    Intanto, in procura, il suo nome è stato iscritto nel registro degli indagati per apologia di fascismo, dopo essere stato denunciato dalla Digos ad inizio settimana.

     

    A parlare per tutti è uno dei giovani soci, Andrea Delle Donne. «Dobbiamo valutare con avvocato e commercialista se prendere provvedimenti ma potremmo arrivare al licenziamento sì, anche per dare un segnale come società - spiega il 28enne -. Società che, sia ben inteso, si dissocia da quei cartelli, nessuno di noi fa parte di partiti, qui la politica non c’entra».

     

    Il giovane imprenditore fa sapere che con gli altri soci avevano pensato ad un comunicato stampa, per chiarire la loro posizione, ma l’idea è stata bocciata. «Non è nostra intenzione buttare altra benzina sul fuoco, basta clamore, non vogliamo che se ne parli ancora -chiosa Delle Donne - ; che vada avanti nel suo iter la giustizia ma che giornali e tivù smettano di scriverne, vogliamo solo lavorare e riprendere a dormire: siamo tutti giovani, abbiamo subito il colpo». Giovani che hanno investito nel loro futuro, che ci hanno creduto in quella spiaggia di cui Scarpa è stato per anni il gestore. E che ancora oggi continua in qualche modo a rappresentarla.

    gianni scarpa gianni scarpa

     

    «Abbiamo seguito lui, la gente rideva e scherzava leggendo i suoi cartelli, affissi tre anni or sono» spiega Delle Donne, puntualizzando che quei cartelli sono stati rimossi già domenica sera, ancora prima dell’ordinanza firmata dal prefetto di Venezia. «Era uno show di Gianni - continua il 28enne - un qualcosa di folcloristico e goliardico: così sono sempre stati interpretati quei cartelli, ora però sono stati travisati, la nostra spiaggia è stata solo un pretesto per parlare della discussione del progetto di legge sul reato di propaganda fascista». Ed ancora: «Noi non abbiamo colpe, non ci dobbiamo scusare di nulla».

     

    LIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIA LIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIA

    E in effetti Gianni Scarpa, impegnato tra un’intervista e l’altra che però non sta leggendo o ascoltando («lo farò a fine stagione» dice) si accolla tutte le colpe. «Mi dispiace per i ragazzi, loro mi hanno dato carta bianca, hanno accettato che stessi qui quando mi sento - racconta l’ex gestore - , mi prendo io tutte le responsabilità, certo ora posso rischiare il posto». Una decisione, questa, che i soci dovranno valutare. Nel frattempo i sostenitori del «pirata» autore delle scritte inneggianti a Mussolini si sono più che moltiplicati su Facebook in sole 24 ore: i «mi piace» nella pagina «Io sto con Gianni di Playa Punta Canna» in due giorni si sono avvicinati a quota cinquemila.

    LIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIA LIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIA

     

    Ma le polemiche non si smorzano. Da Sinistra Italiana che ha annunciato per giovedì un sit in davanti allo stabilimento di Chioggia, il più chiacchierato della stagione, all’assessore regionale di Forza Italia Elena Donazzan che ha lanciato l’idea di un party in maschera del Ventennio, proprio nello stabilimento Playa Punta Canna. L’assessore sa già come si vestirà: da Margherita Sarfatti, scrittrice e giornalista veneziana, amante di Mussolini.

     

    «E allora sono curiosa di vedere cosa si inventerà il prefetto» fa sapere Donazzan. E se l’importante è che se ne parli, nel bene o nel male, non è dato ancora sapere se tanta pubblicità abbia fatto bene alle casse dello stabilimento: «Se ci ha portato più clienti lo vedremo solo nel medio periodo - dicono i gestori -, per ora ci aiuta il bel tempo».

     

     

    LIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIA LIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIA

    2. LA PARADOSSALE VICENDA DI CHIOGGIA - GLI ANTIFASCISTI ARRICCHISCONO IL BAGNINO CHE AMA IL DUCE

    Francesco Specchia per Libero Quotidiano

     

    Ore 12. La spiaggia in orbace di Punta Canna, un chilometro di sabbia a ovest di Sottomarina, è affogata tra i tendoni alla Lawrence d' Arabia. Il bar, pulitissimo, profuma di piadina e spritz, nei 600 lettini griffati sprofondano corpi tatuati e benedetti dal sole; d' un tratto il torpore viene saggiato da un colpo d' altoparlante: «Vi ringrazio per essermi stati vicini in questi giorni, per volermi bene. Ciò che dovevo dire l' ho detto. Ringrazio i miei detrattori per la pubblicità gratuita che non pensavo. Per il resto oggi olio di ricino gratis a tutti». Applausi. E rantoli. I clienti, stesi, girano le panze dall' altro lato di cottura.

     

    Il tempo di salutare due carabinieri dal sorriso solidale, e si palesa Gianni Scarpa. Scarpa è il fascista su Marte, il "duce della balneazione", l' uomo che ha combinato un casino inenarrabile allestendo la sua spiaggia fighetta con una cartellonistica che ha indotto i media e il prefetto verso il reato di apologia del fascismo ("La legge della giustizia nasce dalla canna del fucile", "Nonno Benito, per un' Italia onesta e pulita torna in vita", "Questo è il mio saluto, me ne frego").

     

    GIANNI SCARPA SPIAGGIA FASCISTA A CHIOGGIA GIANNI SCARPA SPIAGGIA FASCISTA A CHIOGGIA

    Ma tutto questo, per paradosso, ha disinnescato l' ideologia col folklore; e ha prodotto al fascio una pubblicità indiretta micidiale. Per stringergli la mano si accalcano - ma con educazione- imprenditori di Messina, studenti di Bologna, noti penalisti di Padova che offrono il loro gratuito patrocinio, "Forza siamo con lei", "La mia solidarietà". Roba che neanche Martin Luther King.

     

    Scarpa, perdoni, di questo ritmo le si anchiloserà la mano

    LIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIA LIDO PUNTA CANNA A CHIOGGIA

    «Dice? Eppure è successo tutto all' improvviso. È venuto questo signore di Repubblica (Paolo Berizzi, ndr) sabato, ha scritto sui cartelli che sono esposti da anni, 22 per la precisione, estratti dalla mia filosofia di rigore e rispetto. Domenica mi ha convocato la Digos e il prefetto mi ha intimato di togliere i cartelli».

     

    Ma dove, scusi? Ci sono più cartelli qui che in un autodromo.

    «Emh. In realtà li ho un po' modificati , togliendo la parola "manganello", o sostituendoli con altri tipo "Qui vige il partito vegiano, o la vagina o l' ano", che esplicitano la nostra assoluta apertura libertaria specie in campo sessuale, per dire».

     

    chioggia spiaggia fascista chioggia spiaggia fascista

    Oddio non elegantissimo, ma rende. C' è anche la scritta "Amo i gay, le lesbiche e tutta la gente che si comporta bene". Ma questa sua palese apertura verso l' uguaglianza sessuale, difesa delle minoranze ecc, non è poco fascista, scusi?

     

    Scarpa, 64 anni, bascula dentro la camicia in lino banco stile coloniale. La collanina col ciondolo di indubbia fantasia numismatica - un euro con dentro scolpito un bassorilievo del Duce - brilla. Dà uno sguardo alla moglie, alla figlia e ai suoceri parcheggiati sotto una vela. E mi guarda con aria di compatimento.

     

    playa punta canna playa punta canna

    «Ma qua è pieno di gay e lesbiche vengono anche da Milano, da Mediaset, coreografi, ballerini. Fanno gruppo, si divertono, a volte si baciano. Baciano anche me, ma come fossi il loro zio (tengo a precisare che a me piacciono le donne). Sospetto che alcuni di loro siano bisex, e sono i più fortunati perché non vanno mai in bianco. La tolleranza è basata solo sul parametro del rispetto e della buona educazione. Se uno butta una cicca in spiaggia lo invito gentilmente verso la porta»

     

    Ecco, questo è molto mussoliniano

    «Io non sono né di destra né di sinistra. Anche il mio cuoco, Terry Manfrin, segretario locale del Pd (si è dimesso dallo stabilimento e il Pd ora quasi ne invoca le dimissioni con una manifestazione sotto la spiaggia, ndr) mi diceva: Gianni tu non sei fascista, sei liberale»

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    Suvvia, Scarpa, liberale

    «E d' altra parte Mussolini era un socialista liberale. Se gli asili, le bonifiche, l' Inps, le avesse fatte Che Guevara invece che il Duce avrei inneggiato a Guevara. E comunque sia io non mi identifico con la destra attuale. Nel 2008 scrissi, per scherzo ma neanche troppo, un mio manifesto politico: sì alla patrimoniale, sì alla tassa sulla seconda casa, sì al tetto massimo dello stipendio - 120mila euro esentasse -, sì alla pensione massima di 3000 euro e minima di 900»

     

    Affascinante mescolanza di programmi elettorali. Perdoni, ma questa è roba da sinistra extraparlamentare anni 70.

     

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    «Ma cosa vuole, quando uno ha guadagnato bene tutta una vita, cose gli servono 100/200mila euro all' anno, li diano alla povera gente. E glielo dico io, che su queste dune, 22 anni fa, ho rischiato la vita. Qua c' era la crème di tossici e maniaci, la feccia del Veneto. Gli ho dato tante di quelle mazzate che s' è prodotto un progressivo calo della criminalità. Ora diciamo che siamo allo zero. Solo che ora sto invecchiando, i cartelli sono un deterrente, mi fanno da filtro in spiaggia, come gli spaventapasseri».

     

    Un' immagine malinconica. Prima che mestiere faceva?

    «Istruttore di fitness, body building. Prima ancora ho lavorato con mio padre commerciante di pesce, ma si stava troppo in mare, mi venivano i capogiri. Dopo, ho fatto il noleggiatore di natanti in acque prestigiose dalla Costa Smeralda alla Costa Azzurra. Ma ho smesso per via dei troppi salvataggi, ogni due per tre ghera un tedesco 'nbriago che cadeva dalla moto d' acqua e toccava soccorrerlo»

     

    Sa che queste sue uscite da un lato hanno provocato l' ira del deputato Pd Fiano che ha proposto un inasprimento dell' apologia del fascismo; e dall' altro l' hanno resa una specie di simbolo della libertà d' espressione?

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    «Sì. Ma mi viene da ridere. Invece di pensare alla cose serie si pensa di censurare la storia. Allora dovrebbero chiudere tutta Predappio, e gli asili, e l' Inps, tutto fascismo. E abbattere tutti gli esempi di architettura fascista. Come vorrebbe la Boldrini il cui atteggiamento, perdoni, rivela una patologia. Se lei pensa alle cose buone fatte dal Duce, dopo 70 anni abbiamo accumulato solo un debito pubblico indecente, grazie alla tendenza criminogena delle banche e all' incapacità della politica».

     

    Scarpa, politicamente la vedo oscillante, in effetti. Lei dice «Trump migliore presidente americano per via del polso fermo, come Putin»

    «Confermo»

     

    E confessa, inoltre, di aver offerto un pacchetto di 10 mila voti a Beppe Grillo tramite un consigliere locale del M5S; e che costui non se l' è filata di pezza. E che Salvini è bravo ma dovrebbe cambiare nome alla Lega

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    «Confermo tutto. Salvini dovrebbe allearsi con la destra, Meloni, Casa Pound, Forza Nuova (ma dovrebbero cambiare tutti nome perché così suona malissimo). E la Meloni dovrebbe fare il premier. La prima donna. Ci pensa?»

     

     Scarpa domani (oggi, ndr) è prevista una manifestazione all' ingresso della spiaggia per toglierle la concessione. Bandiera rossa la trionferà. Come la vede?

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    «Me ne frego! (Eppoi, voglio vederli: la concessione è intestata a mia moglie e due soci)»

     

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