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Marco Cremonesi per il "Corriere della Sera"
La spending review del Cavaliere spegne l'albero di Natale. Per gli abitanti di Macherio era diventata una tradizione, un segno nel loro paesaggio. Ogni Natale, da dietro le siepi di Villa Belvedere, la residenza della famiglia Berlusconi-Lario dei giorni belli, tutti potevano godere della vista di un gigantesco albero natalizio, un regalo al paese da parte dei facoltosi residenti. Da quest'anno non più. L'albero non è mai stato addobbato, e da domani la settecentesca villa storica che fu dei Visconti di Modrone, chiuderà i battenti.
I dipendenti avrebbero già ricevuto la lettera che comunica la fine del rapporto di lavoro. Veronica Lario, la moglie in via di separazione dall'ex premier, vive ormai da tempo a Milano. E la necessità di economie - meglio, di evitare gli sprechi - ormai coinvolge persino uno degli uomini più ricchi d'Italia. La storia dei Berlusconi a Macherio, tuttavia, continua. Le due figlie di Veronica, Barbara ed Eleonora, resteranno entrambe a vivere nell'area: nella grande cascina adiacente all'edificio storico a suo tempo acquistata dal loro padre.
La gran villa di Macherio, tra l'altro, è stato uno dei nodi più intricati della separazione tra Silvio e la moglie. Perché la proposta iniziale assegnava sì a Veronica l'uso della villa. Ma i conti di gestione, salati, li avrebbe dovuti pagare lei: nel 2010 1,8 milioni l'anno per i venti dipendenti, 487 mila euro per la sicurezza. E poi le manutenzioni, le migliorie e quant'altro. Alla fine, Veronica si è trasferita.
Prima a Monza, poi a Milano. Del resto, non è soltanto villa Belvedere a essere caduta sotto i rigori della spending review famigliare. Villa Gernetto, il palazzo di Lesmo che era stato acquistato per la mai nata Università della libertà e poi divenuta sede di rappresentanza per gli eventi privati berlusconiani, è ormai deserta da molti mesi. Non dispone di personale, il riscaldamento è staccato. Nel giro stretto del Cavaliere, neppure si esclude che possa essere discretamente messa in vendita. Cosa comunque non semplice.
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