Francesco Spini per “la Stampa”
marina e silvio berlusconi
Vincent Bolloré? «È il classico vicino di casa che nessuno di noi vorrebbe avere». Il raider francese? «Compie il solito miracolo al contrario: riesce ad arrecare danni molto rilevanti agli altri, danneggiando allo stesso tempo anche se stesso», dice sprezzante Marina Berlusconi, presidente di Fininvest, holding di famiglia che controlla il gruppo Mediaset e Mondadori.
La ferita dell' accordo sulla pay tv Premium prima firmato e poi rinnegato da Vivendi è da tempo materia per tribunali ma brucia ancora tra Arcore, Cologno e via Paleocapa. Così, mentre a Parigi ritengono che la pace coi Berlusconi sia a portata di mano, i segnali che giungono da Fininvest e da Mediaset, che oggi terrà l' assemblea degli azionisti, sono di segno opposto.
marina berlusconi
Con Vivendi «non ci sono novità, è tutto agli avvocati e alle cause», dice Berlusconi. E anche quella dell' assemblea sembra una vigilia di guerra, a ben vedere.
Parlando coi giornalisti a margine dell' assemblea di Mondadori, di cui è pure presidente, Marina Berlusconi annuncia che stamattina, prima della riunione degli azionisti (che comincia alle 10), il gruppo televisivo riunirà il suo cda.
Probabile che il cda ribadisca il suo divieto di entrare in assemblea alla fiduciaria Simon, non considerandola del tutto estranea a Vivendi che le ha girato, su ordine dell' Agcom, il 19% del 29,9% originariamente rastrellato, non potendo contemporaneamente superare il 10% in Mediaset e in Tim. Simon un anno fa ha reagito ma due giudici le hanno negato provvedimenti d' urgenza e ora è in corso l' esame nel merito. Ma c' è dell' altro.
marina berlusconi ernesto mauri
Fonti di Parigi hanno lasciato intendere che Vivendi, pur senza votare, potrebbe presentarsi in assemblea con un osservatore, che potrebbe essere la responsabile affari legali, Caroline Le Masne de Chermont. Il cda nel caso deciderà il da farsi: possibile, anche in questo caso, un altolà, anche se una decisione sarà presa, col supporto dei legali, solo all' ultimo minuto.
L' assemblea di oggi è importante, perché oltre al bilancio 2018 nella parte straordinaria voterà l' introduzione del voto maggiorato, che farà valere doppio le azioni di chi le detiene da più di due anni. Per Fininvest, che ha il 44,17%, significa blindare per bene la sua tv.
Probabile che a Vivendi, invece, sarà impedito di godere del doppio voto.
vincent bollore
Finirà ancora a carte bollate? Mediaset e Fininvest rinforzano le difese e lavorano all' accordo internazionale che non coinvolgerà mai e poi mai il signor Bolloré e la sua Vivendi. Marina Berlusconi sul punto è dura: «Nessuno ha voglia di passare il resto della vita in Tribunale, ma abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano quella che è l' affidabilità di Bolloré e dei suoi collaboratori». Lui è il «vicino di casa che non vorremmo mai avere», lui è quello del «solito miracolo al contrario».
Lui, insomma, è fuori dagli orizzonti di Mediaset che contemplano soprattutto la tedesca ProsiebenSat1, senza escludere Tf1 e Channel4.
Le smentite di Cologno? Solo perché «ci sono lavori in corso, stiamo parlando con tutti e vediamo cosa succede».
impero Bollore
Comunque sia un accordo internazionale s' ha da fare e «prima è meglio è».
La strada tracciata dall' ad del Biscione, Pier Silvio Berlusconi, «mi pare sia molto chiara», dice la sorella Marina. Serve «per raggiungere una massa critica sufficiente per poter essere competitivi con l' obiettivo di fare di Mediaset il primo network a livello europeo».
DE PUYFONTAINE BOLLORE