Piero Negri per “la Stampa”

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La domanda circola da mesi, da quando, a inizio dicembre, Bruce Springsteen ha annunciato le date del suo tour americano (gennaio-marzo): nel 2016 farà visita anche ai Paesi europei? Da settimane tra gli appassionati del Boss, che in Italia sono numerosi e di solito ben informati, si è passati a sussurrare due località: Reggio Emilia, a Campovolo, e Roma, al Circo Massimo. Da ieri circola anche una data, almeno per quanto riguarda Roma: 14 maggio.
 

Dal 16 gennaio, Springsteen porta in giro per gli Stati Uniti un concerto che ripropone le venti canzoni del suo album del 1980 The River , suonate nell' ordine con cui sono uscite sul disco.

SPRINGSTEEN LITTLE STEVEN

Si tratta - come spiega lui stesso in un interessante documentario che fa parte del cofanetto The Ties That Bind , uscito a dicembre - dell' album dei suoi 30 anni, quello in cui è passato dalle storie mitiche dei guerrieri metropolitani ( Born To Run , 1975) e di chi vive ai margini del Sogno americano ( Darkness on the Edge of Town , 1978) ai legami sociali che condizionano gli individui e però gli consentono di sopravvivere.
 

È l' album della maturità, l' ultimo del trittico che lo consegnò alla gloria, e Springsteen lo suona tutto dal vivo con altri nove musicisti, tra i quali anche la moglie Patti Scialfa. Il tour, che oggi e mercoledì è a New York, al Madison Square Garden, negli Usa e in Canada frequenta le arene al chiuso, come è ovvio, in questa stagione, mentre in Europa - se e quando arriverà - toccherà gli stadi e i grandi spazi all' aperto.

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Di recente, Springsteen aveva detto di essere al lavoro a un album da solista, senza il gruppo, la cui uscita a questo punto verrà rinviata, probabilmente all' anno prossimo.

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