DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Marco Giusti per Dagospia
E stasera cosa vediamo? In chiaro, vista l’aria che tira meglio puntare su “Un tè con Mussolini” di Franco Zeffirelli con cast di grandi attrici, Cher, Judi Dench, Joan Plowright, Maggie Smith, Lily Tomlin e il nostro Massimo Ghini, Tv2000 alle 21. Zeffirelli, da vecchio, torna alla sua vita da ragazzino a Firenze in mezzo alle signore inglese. Dicevano che questo film era buono. Io l’ho evitato, allora. Mi bastò il capolavoro trash “Il giovane Toscanini” con Liz Taylor. Ma forse va fatto vedere alla Meloni.
Su Iris trovate “The Water Diviner” di e con Russell Crowe, coproduzione turco-australiana del 2014, con la bellissima Olga Kurylenko, Jai Courtney. Ma il capolavoro stracult della serata è il fondamentale “Box Office 3D. Il film dei film”, Cine 34 alle 21, folle operazione registica (la quarta) di Ezio Greggio costruita con una serie di parodie di film celebri del momento. Tra gli attori, oltre allo stesso Greggio, Enzo Salvi, Maurizio Mattioli, Giorgia Wurth, Anna Falchi. Il film venne incredibilmente proiettato al Festival di Venezia del 2011, l’ultimo di Marco Muller e Paolo Baratta assieme, come anteprima.
Devo riproporvi cosa ne scrissi da attento spettatore allora: Pronti quindi in Sala Grande alle 17 per un vero evento e per un'immagine che resterà a lungo nella storia della Biennale: Baratta, Muller e Greggio seduti l'uno vicino all'altro con gli occhialini del 3D per vedere il film e ricevere gli applausi di una claque d'altri tempi. Poi parte il film. Solo dopo un'ora di proiezione, alla vista dello sketch "Viagratar", parodia di "Avatar"' è partito un moralistico "vergogna!".
La claque di Greggio applaudiva alla fine di ogni episodio, quasi tutti ispirati a film di successo, da "Il Codice Da Vinci" a "Harry Potter", ma nessun rideva alle battute che vedevano il professor Strong chiamato Stronz, giochi di parole tra Fibonacci e Li Mortacci (questo era quasi fine), tra accolita e colica. I pochi vecchi critici erano quasi atterriti, convinti che le sorti del cinema siano ancora nelle mani dei vecchi maestri sopravvissuti, ma non proferivano parole. Lo spettacolo era davvero gigantesco.
box office 3d. il film dei film 1
Un noiosissimo, trashissimo film di Greggio dato nell'arena del cinema dei maestri. Grande provocazione mulleriana. Va da sé che i pochi che conoscono le opere di Greggio regista, da "Il silenzio de prosciutti" a "Svitati" sapevano benissimo a cosa andavano incontro. Un cinema quasi ottuso nel suo rigore da autore. Tutte parodie di film, a metà tra l'estetica di Giorgio Simonelli e Mel Brooks, piene di vecchie gag alla Mondaini-Vianello e di vecchi gloriosi comici minori che solo Greggio ama, come Gianni Zullo dei Brutos nei suoi film precedenti e qui un vecchissimo ma glorioso Ric che si presenta come 007 col pannolone o il napoletano Sergio Solli come "Q".
box office 3d. il film dei film 3
Ma quello di Greggio è anche un cinema da sempre senza ritmo con trovate che dopo mezzora sono macigni per lo spettatore. Sì, un po' come De Oliveira, ma almeno quello qualche grande film l'ha fatto. Il cast, composto da un manipolo di eroi del cinema comico degli ultimi anni, Enzo Salvi, Maurizio Mattioli, Biagio Izzo, Gianni Fantoni, con illustri comparsate come Gigi Proietti, Gina Lollobrigida, Luca Giurato e Cesara Bonamici, faceva quel che poteva per salvare un film quasi insalvabile soprattutto in questo contesto. Tra gli episodi più riusciti uno Zorro con Biagio Izzo e Erry Fotter con Greggio, Fassari e Proietti. Su tutto trionfava l'imbarazzo. Greggio la prese malissimo, ma il film era un disastro.
Vedo che su Canale 27 alle 21, 10 passa il sempre divertente “Animal House” di John Landis, sincero amico di Greggio e suo estimatore, con John Belushi, Tim Matheson, John Vernon, Verna Bloom, Kevin Bacon. Deve essere divertente anche “Colpo grosso al Drago Rosso” di Brett Ratner con Jackie Chan, Chris Tucker, John Lone, Zhang Ziyi. Rai Movie ci offre stasera un omaggio a Franco Brusati, commediografo, sceneggiatore di valore fin dall’inizio del neorealismo e regista di film non sempre riusciti, ma sempre molto originali. All’epoca tanti critici trinariciuti lo attaccarono per “Dimenticare Venezia”, che è il suo titolo più noto, e non passa mai in tv.
il disordine di franco brusati 2
Stasera si vedrà alle 21,10 “Il disordine”, il suo secondo film, quello che lo avrebbe dovuto lanciare nel 1962, una sorta di Dolce vita milanese, scrive Paolo Mereghetti, con cast incredibile, Sami Frey, Renato Salvatori, Tomas Milian, Susan Strasberg, Curd Jurgens, Alida Valli, Jean Sorel, Antonella Lualdi, Louis Jourdan, Georges Wilson, bel bianco e nero di Leonida Barboni, musiche di Mario nascimbene. Non funzionò né allora né dopo, come recupero. Mentre trionfava il cinema borghese di Antonioni, piuttosto simile, e quello di Pasolini.
Alle 22, 55 arriva lo stracult di Brusati, “Il buon soldato”, molto più tardo, girato dopo il successo di “Dimenticare Venezia”, presentato a Venezia nel 1983, ricordo che lo spinse molto Morando Morandini che ci credeva molto, con Mariangela Melato pazzamente innamorata del soldato di leva Gerard Darrier, Carla Bizzarri, Bruno Zanin, Diana Dei e Carla Colosimo che giocavo a carte e perfino Carlo Monni. Ricordo che le scene considerate più trash, la fellatio al soldato durante un concerto di Loredana Berté (sbaglio?) e una di sodomia in caserma, vennero in parte tagliate quando il film uscì in sala. Ma i critici presenti in sala lo trovarono tremendo.
Credo che possa essere molto interessante “Aiuto vampiro” diretto da Paul Weitz nel 2009, Mediaset Italia 2 alle 21, 15, film giovanile fra circo e vampiri con un ragazzetto, Chris Massoglia, che finisce in un circo, dove scopre un vero vampiro, John C. Reilly. Ci sono anche Josh Hutcherson, Ken Watanabe. Su Cielo alle 21, 15 torna “Taxxi” di Gerard Pires con Samy Naceri, Frederic Diefenthal, Marion Cotillard, mentre su Rai 4 alle 21, 20 trovate il fantascientifico italo-polacco “L’uomo dalla scatola magica” di Bodo Kox co Olga Boladz, Piotr Polak.
giu le mani dalle nostre figlie 3
Magari ha qualche chances di ascolto la commedia “Giù le mani dalle nostre figlie” di Kay Cannon con Leslie Mann, John Cena, Ike Barinholtz, mentre non ricordo proprio “Robin Hood – La leggenda” di John Irvin con Patrick Bergin, Jurge Prochowm Jeroen Krabbe, malgrado una Uma Thurman ancora ventenne. Il film ebbe la sfortuna di essere stato girato contemporaneamente al più ricco e potente Robin Hood di Kevin Coster. Così in America e in altri paesi finì direttamente in tv.
Su Tv8 alle 21, 30 arriva uno dei maggiori disastri del cinema italiano di questi ultimi anni, “Tonno spiaggiato”, diretto da Matteo Martinez, ma ideato e interpretato da Frank Matano, nel momento della sua massima notorietà. L’idea che aveva Matano, e che molti produttori rifiutarono, ma non Gianani e Mieli, era quella di una commedia grottesca, diciamo nera, dove un fidanzato mollato, scopre di potersi riavvicinare alla sua amata solo grazie al funerale di un parente stretto di lei. Così, dopo la prima morte casuale, Frank inizia a uccidere solo per poterla vedere ai funerali. Il film era effettivamente un disastro. Faceva ridere? Assolutamente no.
Su Cine 34 alle 22, 55 troviamo un altro film di Ezio Greggio regista, “Killer per caso”, una specie di avventura americana di un italiano che si ritrova a fare il killer in America come già era avvenuto a Alberto Sordi in “Il mafioso” di Alberto Lattuada. Meno brutto del previsto, con Jessica Lundy, Rudy De Luca, lo sceneggiatore di Mel Brooks, e il grande Dom De Luise. Vi consiglio però il curioso fantascientifico con viaggio nel tempo di nicholas Meyer, “L’uomo venuto dall’impossibile”, Rai 4 alle 23, 10, dove lo stesso H.G.Wells, interpretato da Malcolm McDowell, usa la sua macchina del tempo per andare a caccia di Jack lo Squartatore, David Warner, appena scomparso, nella San Francisco dei giorni d’oggi. Ottima anche Mary Steenburgen.
Ci sarebbe poi un documentario di Tom Dicillo su The Doors, “When You’re Strange”, con interventi di Johnny Depp, John Densmore, Robby Krieger, Rai5 alle 23, 15, un buon thriller con attentato che rovina la famiglia della protagonista, Michelle Williams, “Senza apparente motivo” di Sharon Maguire con Ewan McGregor, 7Gold alle 23, 30. Molto carina la commedia quasi gialla di Francesco Bruni con Giuliano Montaldo protagonista, “Tutto quello che vuoi” (titolo sbagliatissimo…), con Andrea Carpenzano, Donatella Finocchiaro, Rai Uo alle 23, 35.
Un vecchio signore, addirittura un poeta di 85 anni un bel po’ svanito, e un ventiduenne ignorantello trasteverino, “L’Alzheimer che malattia è? Si attacca?”, ma de core, si incontrano. Il giovane, che è l’inedito Andrea Carpenzano, fa da accompagnatore al vecchio, interpretato da Giuliano Montaldo, che vive tra un presente nebuloso e un passato da ventenne in tempo di guerra che ritorna prepotentemente. Nel passato c’è qualche segreto che porterà a una buffa caccia al tesoro in Toscana che coinvolgerà il vecchio poeta, il suo giovane accompagnatore e altri tre pischelli, suoi amici fraterni. Alla fine del viaggio chi dovrebbe aver capito qualcosa dalla vita e dalla poesia l’avrà capito.
GIULIANO MONTALDO TUTTO QUELLO CHE VUOI
Intelligente, benissimo scritto, opera terza di Francesco Bruni, torna sui passi e sui temi del suo primo film “Scialla”. Torna anche quel tipo di gioventù romana coattella e rappettara, uno degli amici è Arturo Bruni, rapper dei DarkPoloGang nonché figlio del regista. Anche qui, poi, c’è un incontro tra un padre, addirittura un nonno, che ha perso quasi tutti i legami con la realtà e un figlio, orfano (qui di madre) che ha bisogno di una guida, di un affetto. Geograficamente il film è perfetto.
Il giovane Alessandro è trasteverino purissimo, frequenta pure le zecche del Cinema America Occupato, mentre il vecchio poeta Giorgio abita a Via Dandolo, nei quartieri alti di Trastevere, dove abitano registi e scrittori di fama. Non è neanche romano, ma torinese. Alessandro, quindi, ogni mattina deve muoversi verso il quartiere alto per portare a spasso il vecchio signore. Bruni sa come muovere i suoi due protagonisti, come farli dialogare e come costruire attorno a loro una serie di personaggi minori riusciti. Il padre un po’ coatto di Alessandro, interpretato da un Antonio Gerardi in gran forma e molto umano, la madre del suo miglior amico, Donatella Finocchiaro, con cui ha una storia un po’ infamella.
Va detto però che si scontra stasera con un piccolo capolavoro dei Coen sulla Hollywood degli anni 50 in technicolor, “Ave Cesare”, Rete 4 alle 0, 35. La storia è piuttosto semplice. Introdotto dalla meravigliosa voce di Michael Gambon come narratore, seguiamo la faticosa giornata di un produttore, Eddie Mannix, appunto Josh Brolin, modellato sul vero E.J. Mannix, uomo di ferro della Capitol Pictures, la stessa casa di produzione “finta” di Barton Fink. Mannix è al lavoro 24 ore al giorno. Deve risolvere sia i problemi di lavorazione dei film sia i problemi personali delle star. Coprire gli scandali e risolvere i problemi.
Se la vede con le giornaliste gemelle Thora e Thessaly Thacker, Tilda Swinton in doppio ruolo, specializzate nel gossip, deve risolvere una gravidanza di Dee Anna Moran, la ballerina acquatica interpretata da Scarlett Johansson, che ha avuto una storia con un regista svedese, interpretato da Christopher Lambert. Se la vede con una piccola e rozza star dei suoi western, Hobie Doyle, interpretato da Alden Ehrenceich, una specie di Tim Holt (per Gore Vidal era la chiappa più bella di Hollywood), che cerca di inserire in una raffinata commedia di Laurence Laurentz, cioè Ralph Fiennes.
scarlett johansson come esther williams
In tutto questo viene rapito sul set di un peplum tipo La tunica proprio il protagonista, Baird Whitlock, cioè George Clooney. E ne viene chiesto un riscatto. I cattivi, o forse i buoni, sono un gruppo di sceneggiatori comunisti che non si sentono riconosciuti a Hollywood. Ci siamo. Eddie Mannix nel suo doppiopetto anni ’50, col baffetto alla Walt Disney, risolverà tutto, gravidanze, rapimenti, fuga di notizie, amori e problemi ideologici.
Forse dai Coen avremmo voluto qualcosa di più complesso, ma è un film di grandissimo divertimento. C’è pure Frances MacDormand nei panni della montatrice C.C.Calhoun, una specie di ciminiera di fumo che sembra che sia ripresa dalla celebre Margaret Booth. Riesce pure a dar fuoco alla pellicola! Aggiungo un geniale Clancy Brown come centurione romano a fianco di George Clooney in una scena che rimanda al cameo di John Wayne in La più grande storia mai raccontata di George Stevens. Da vedere o registrare. E non accetto critiche.
Su Cine 34 alle 00, 40 si torna al cinema erotico con “Erotic Family” di Mario Siciliano con Karin Well e Giorgio Ardisson. Nella notte passa di tutto, da “Ecco fatto”, primo film di Gabriele Muccino con Giorgio Pasotti, Barbora Bobulova, Claudio Santamaria, Enrico Silvestrin, Rai Due all’1, 05, al buffo fantascientifico italiano “Tito e gli alieni” di Paola Randi con Valerio Mastadrea, Clemence Poesy, Rai Uo alle 2, 05, da “Certo, certissimo anzi probabile”, commedia proto-femminista di Marcello Fondato co Catherine Spaak e Claudia Cardinale che vengono maltrattate da una serie di maschi fetenti, c’è perfino chi, come nino Castelnuovo preferisce alla Cardinale il grosso Lars Block, Rete 4 alle 3, 05, a “La storia vera della signora delle camelie” di Mauro Bolognini con Isabelle Huppert, Gian Maria Volonté, Fernando Rey e Bruno Ganz, Rai Movie alle 3, 10.
Chiudo con un misterioso piccolo western del 1958, “100 colpi di pistola” di Oliver Drake, il regista del supertrash “Mummy ad the Curse of the Jackal”, con Jim Davis, Don Megowan, Allison Hayes, Toni Turner, che ha perfino una scena di nudo!, Iris alle 5, 25. Mai sentito, vero?
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