berlusconi visita la redazione del foglio con giuliano ferrara
1.ELKANN VUOLE USCIRE DAL CORRIERE E INVESTIRE IN ''REPUBBLICA-ESPRESSO''
Da Dagospia del 25 novembre 2015
2.COME SARÀ L'INGRESSO DI ELKANN NEL GRUPPO ''REPUBBLICA- ESPRESSO''
Da Dagospia del 21 gennaio 2016
DAGONOTA
Anche gli Elefantini nel loro piccolo perdono la memoria. E’ il caso del fondatore del Foglio, Giuliano Ferrara, che con un colpo d’ingegno dei suoi racconta ai fedeli lettori come l’indiscrezione di un probabile disimpegno della Fiat dal “Corriere della Sera” (arcinota) da ‘’rumor’’ (proibito) “sia diventato notizia di retroscena”. Grazie, appunto, ai frutti giornalistici miracolosi prodotti dal direttore Mastro Cerasa e dai suoi chierichetti unti nel piccolo Eden redazionale romano.
CLAUDIO CERASA E GIULIANO FERRARA
Il che rivela ai comuni mortali, che se “un velo di irrealtà”, come scrive Giulianone, avvolge l’uscita da via Solferino di Kaki Elkann, altrettanto fantasiosa appare la trasfigurazione di un rumor in qual cosa d’impalpabile: una sorta di scoop da retroscena.
Del resto si stenta a credere che possa esistere un giornalismo da gossip alto (o basso) che miracolosamente diventa notizia a seconda di chi amministra il sacramento dell’informazione. Forse si tratta soltanto di una forma di snobismo intellettuale di cui Ferrara è un eccezionale divulgatore e deliziatore.
don pietro vittorelli e john elkann
Diceva il Duca di Bedford, però, che lo snobismo, a volte è anche “il piacere di guardare gli altri dall’alto in basso”. Ma con le stesse parole il Duca non chiederemo mai dove andrà a finire il mondo se anche il nostro Elefantino considera gli altri giornalisti dei tapiri dell’informazione. Incapaci, insomma, di tramutare con un colpo di bacchetta magica un rumor in una “notizia da retroscena”.
Per dirla con Oscar Wilde, Dagospia non crede ai miracoli (a mezzo stampa) avendone visti fin troppi di fasulli (e pilotati dalle procure) in questi ultimi anni davvero bui per l’editoria italiana.
CARLO DE BENEDETTI E CORRADO PASSERA
E nel ruolo dei pettegoli impertinenti, abbiamo voluto raccontare con leggerezza fatti e fattarelli che – come l’indiscrezione di un abbandono della Fiat del Corrierone per allearsi con la Repubblica di De Benedetti, rivelata già nel novembre dello scorso anno – a volte sono riusciti a scalfire pure i pachiderma della carta stampata.
“Le parole del maldicente paiono cose delle più lievi ma si insinuano nel profondo delle viscere”, ci ricorda pure l’Ecclesiaste con buona pace di Giulianone.