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    RUGGERI ROCK SHOW! “SANREMO? E' PIENO DI CIALTRONI MA SE LO VINCO DIVENTO VEGANO - LA DEMOCRAZIA NON FUNZIONA, ASSURDO CHE TUTTI I VOTI VALGANO ALLO STESSO MODO” - "GASPARRI? HO PAURA PER LUI. SCUDETTO? TIFO NAPOLI”


     
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     da “La Zanzara - Radio 24”

     

    Enrico Ruggeri show a La Zanzara su Radio 24. In procinto di sbarcare a Sanremo il cantante e showman, già vincitore due volte della kermesse canora, ha parlato così del Festival:

     

    “Ci vado per la decima volta. Perché? Antropologicamente è molto divertente. Ci sono tante persone che si prendono troppo sul serio, cialtroni, quando sei lì sembra che tutto il mondo giri intorno a te, poi torni a casa e ti accorgi che non è così, che il mondo va avanti benissimo senza di te.

    CONTI CONTI

     

    E quella settimana si parla di album di persone che poi scompaiono per tutto l’anno”. E ancora: “E poi in 15 giorni fai la promozione di 4 mesi. Bisogna guadagnare tempo. Ci vado con l’unico scopo di fare una grande promozione. Vincere? No, l’ho già vinto due volte. E poi il televoto favorisce i giovani, quelli dei talent”. E se invece vinci, chiedono i conduttori?: “Guarda, divento vegano”.

     

    RED RONNIE RED RONNIE

    Perché, ti stanno sulle balle?: “Guarda…Ho un amico vegano che è Red Ronnie. Quando lo incontro provo il desiderio di mangiare il goulash, di ordinare delle braciole, e poi lo faccio davvero”. Ruggeri parla anche delle droghe: “Da ragazzo oltre alle canne ho provato anche la cocaina. E delle due mi piaceva la parte speed.

     

    Molta? No, no. Credo che tutte le droghe, siano molto interessanti le prime 5-6 volte che le prendi. E comunque la coca fa male, ti distrugge. Non ho mai provato l’eroina e ho accompagnato tanta gente a San Patrignano e al cimitero. Tutti dicevano la stessa cosa: il meraviglioso rientro nel ventre materno le prime volte che ti fai. Ma diventa una trappola mortale”.

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    Legalizzeresti la droga leggera?: “Sì. A me non interessa, non la uso e non mi piace. Però credo che fra 50 anni rideranno di noi. Noi siamo un paese che fa i suoi passi un po’ alla volta”.

     

    La politica: “Non vado a votare, ma secondo me il periodo più lugubre del dopoguerra è stato quello di Monti. Ti sentivi in colpa ad andare con la moglie a cena a mangiare una pizza. Dicevi: ‘farò bene? Oddio, cosa sto facendo, sto sperperando’. Era il meno adatto allo spirito italiano”.  

     

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    “La democrazia – dice ancora - non è un sistema che può funzionare. Non ha senso che tutti i voti valgano allo stesso modo. Vedo due persone parlare tra loro e dico: secondo me a questo gli diamo una scheda, a quello gliene devi dare almeno venti. A qualcuno la scheda elettorale non la darei proprio. Ci deve essere una differenza, coi cervelli sono un po’ razzista ”.

     

    Gasparri?: “Metà dei cantanti italiani passano più tempo ad attaccare Gasparri che a fare dischi. Detto questo quando vedo Gasparri in tv ho paura per lui. Non riconoscere Jim Morrison in una foto mi spaventa. Possibile che nessuno gli abbia detto “guarda che quello lì è Jim Morrison”.

     

    Ho paura per lui, come quando vedi la vecchietta che sta attraversando la strada senza guardare. Ti spaventi, dici ‘adesso arriva una macchina e la mette sotto’. Ho paura che sbagli, provo una forma di pietas, nel senso latino del termine”. E l’interista Ruggeri chi sceglie tra Napoli e Juve per lo scudetto?: “Tifo Napoli. Io tengo per il Napoli, ogni cantante del Nord ogni tanto deve dire che ama Napoli. Ma ho goduto quando l’hanno vinto il Cagliari, il Verona, la Fiorentina. Sono per gli outsider. Nella vita e nel calcio”.

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