IL GREEN NEW DEAL VE LO PAGATE DA SOLI. L'INTERVISTA ALLA VON DER LEYEN
Marco Palombi per ''il Fatto Quotidiano''
ursula von der leyen 6
A leggere siti e giornali all' inizio di luglio avevamo preso a respirare a pieni polmoni. "Com' è sta Ursula von der Leyen?", ci chiedevamo retorici come Mario Brega con le olive. Greca no, questo è poco ma sicuro, ma verde, verdissima sì, hai voglia: "È donna e verde", lavora "per un' Europa più verde", farà "la rivoluzione verde", ha "un' agenda verde", propone "un patto verde", perché "l' ambiente è al primo posto" per lei. Ancora giovedì, parlando all' aula di Strasburgo, Ursula riempiva i polmoni meglio di una caramella alla menta: "Proteggere il clima è una questione esistenziale per l' Europa".
Già vedevamo la CO2 calare a vista d' occhio, gli scoiattoli giocare festosi sui marciapiedi del Prenestino. Poi venerdì è uscita una sua intervista sul Sole 24 Ore: "Non sono favorevole a scomputare dal deficit gli investimenti verdi. Temo che vi sarebbero troppe tentazioni per fare del 'green washing' (ambientalismo di facciata). La nostra strategia di crescita si basa sul Green New Deal".
Un New Deal senza lo Stato
angela merkel ursula von der leyen
È talmente nuovo che pare l' Ottocento: è il New Deal coi fichi secchi e i green bond, la finanza "ambientalista" che gioca sul verde col solito banco truccato mentre lo Stato fa il guardone (o il palo). Mica il green washing dei cantieri per le bonifiche dei siti inquinati o contro il dissesto idrogeologico. Dice Ursula: "Bisogna essere coerenti nel ridurre la CO2 , ma credo che sia un obiettivo raggiungibile all' interno del Patto di Stabilità". E, dunque, com' è sta Von der Leyen? Greca no, questo è assodato, forse tedesca.
PAOLO GENTILONI URSULA VON DER LEYEN ursula von der leyen incontra giuseppe conte a palazzo chigi 23