piercarlo padoan
1.UNICREDIT BPER L'IPOTESI DI NOZZE ACCENDE LA BORSA
Da “la Stampa”
Nel «tutti parlano con tutti» del risiko bancario italiano spunta l' ipotesi di una combinazione tra Unicredit e Bper.
Un' ipotesi di studio rilanciata dal Sole 24 Ore che è però sufficiente a tenere vivo l' interesse degli investitori sul settore.
A fine seduta i titoli di piazza Gae Aulenti salgono così dell' 1,4% a 8 euro, mentre l' istituto emiliano chiude con un progresso del 2,48% a 1,51 euro. L' ipotesi sembra in realtà piuttosto remota: per ragioni di Antitrust - Bper è concentrata in un territorio dove Unicredit è già in una posizione di forza - e, più importante, ogni progetto di aggregazione per Unicredit è rimandato all' insediamento del nuovo manager che dovrà prendere il posto di Jean Pierre Mustier. Per Bper lo scenario più probabile resta quello di un matrimonio con Banco Bpm.
BPER BANCA POPOLARE DELL EMILIA ROMAGNA
Dopo le aperture pubbliche del numero uno di Unipol, Carlo Cimbri, e dell' ad di Banco Bpm Giuseppe Castagna i passi concreti dovrebbero arrivare a inizio anno, quando i due istituti inizieranno a lavorare sul dossier.
Più concreto il progressivo disimpegno di Bollorè da Mediobanca. Il finanziere bretone è adesso al 4,3%, una quota quasi dimezzata rispetto al 7,9% che aveva nel 2018 quando è stato sciolto il patto di sindacato di piazzetta Cuccia.
2.MPS: GIANI, FUSIONE CON UNICREDIT ANNULLEREBBE SUA IDENTITÀ
eugenio giani gel mascherina e pallone
(ANSA) - "Io vivo con drammaticità in questi giorni quello che sta accadendo al Monte dei Paschi dove si parla, per la storica banca dal 1472, di fusione, e quindi annullamento dell'identità, con UniCredit". Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, in una conferenza stampa a Firenze sul progetto di multiutility regionale. Giani nei giorni scorsi ha incontrato i sindacati, esprimendo ancora preoccupazione per l'ipotesi di aggregazione UniCredit-Banca Mps.
Palazzo Vecchio, ha ricordato Giani, "è stato fatto con il ruolo determinante di banchieri, la famiglia Medici, cosa è successo in questi 30 anni ad una regione ricca di banche?", si è chiesto, osservando che "una per una le nostre Casse di risparmio le hanno portate via", e che dunque "le nostre fondazioni oggi non hanno più una capacità di indirizzo e gestione attraverso la partecipazione sul sistema bancario". Se questo è avvenuto, secondo il presidente della Regione, "è perché i Comuni toscani sono stati ognuno gelosamente a conservare il proprio", e quindi "questo non può accadere nei servizi pubblici locali: purtroppo questo è un processo che, guardando nell'ambito regionale, io vedo sempre più pericolosamente vicino".
3.UNICREDIT SULLE NOZZE CON MPS LO SCOGLIO DEI RISARCIMENTI DANNI
CIMBRI MUSTIER
Fabrizio Massaro per il “Corriere della Sera”
Ci sarebbero più strade per Mps per tirarsi fuori dalla secca più complicata, quella delle cause per complessivi 10 miliardi di danni tra azioni già avviate e minacciate. La maggiore è quella della Fondazione Mps, che da sola vale 3,8 miliardi di euro. Ma se il numero impressiona - dato che la banca capitalizza 1,1 miliardi - tuttavia esisterebbero «mitigazioni» che potrebbero alleggerire il carico, a vantaggio di Mps e di un eventuale acquirente, con Unicredit in pole position. La partita legale sarà uno dei temi del board del 17 dicembre nel quale il ceo Guido Bastianini esporrà il piano industriale stand alone che prevederebbe fino a 6 mila esuberi.
carlo cimbri 10
Attualmente Mps ha accantonato 900 milioni a copertura di sconfitte in tribunale o transazioni. Secondo più fonti, si tratta di una cifra tenuta bassa sia per ragioni tattiche sia perché il reale rischio di soccombenza è stato analizzato nelle singole cause dagli esperti legali, e ancora più approfonditamente lo sarà quando usciranno le motivazioni della condanna degli ex vertici Alessandro Profumo e Fabrizio Viola per le operazioni Santorini e Alexandria.
Tra Mps, Tesoro e advisor (Mediobanca e Oliver Wyman per la banca, Bofa e Orrick per l' azionista pubblico) si sta discutendo della separazione delle cause, per la quale ci sarebbero almeno tre strade. La prima è una garanzia sulle perdite: verrebbe offerta da una società pubblica come Fintecna, Amco o Sace che dietro pagamento di un premio agirebbe da assicuratore.
Ma si starebbe cercando anche un soggetto privato. L' altra strada è quella di un' operazione straordinaria, per esempio un conferimento (stile Amco) oppure una scissione che però esporrebbe comunque la banca acquirente a una responsabilità solidale, anche se va stabilito per quale ammontare. E secondo le fonti, almeno un' altra ipotesi sarebbe allo studio.
monte dei paschi di siena
C' è poi la strada - definita dalle stesse fonti «ragionevole» - di un' eventuale transazione con la Fondazione Mps ma non ci sarebbero comunque al momento trattative avviate, secondo fonti senesi. Si tratta di una parita complessa, sia per valore che per modalità: se Mps pagasse con nuove azioni servirebbe un aumento di capitale e una valutazione delle azioni stesse. C' è poi un tema di strategia. La transazione sarebbe funzionale a una fusione; ma se il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, grande elettore della Fondazione, vuole mantenere Mps indipendente, viene meno la ratio di un accordo.
Intanto oggi si tiene un cda ordinario di Unicredit nel quale si tratterà anche del profilo ideale del successore di Jean Pierre Mustier. Per l' incarico si parla di gennaio.