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    SCONTRO TOTALE STATO VS REGIONI - IL MINISTRO DEGLI AFFARI REGIONALI, FRANCESCO BOCCIA, HA IMPUGNATO L'ORDINANZA DELLA CALABRIA SU BAR E RISTORANTI: “LA CALABRIA FA MENO DELLA METÀ DEI TAMPONI DEL TRENTINO ALTO ADIGE AVENDO IL DOPPIO DELLA POPOLAZIONE” - GLI ATTI SONO STATI TRASMESSI ALL’AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO...


     
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    francesco boccia – ritiro del pd all'abbazia di contigliano 21 francesco boccia – ritiro del pd all'abbazia di contigliano 21

    La Calabria non può permettersi fughe in avanti con l'emergenza coronavirus è ancora alta. Così il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia ha impugnato, a quanto apprende l'Ansa, l'ordinanza della Regione Calabria del 29 aprile che prevede l'apertura di bar e ristoranti. Gli atti sono stati trasmessi come da prassi, sempre a quanto si apprende, all'Avvocatura generale dello Stato.

     

    LE PAROLE DI BOCCIA AL MESSAGGERO. «Non era mai successo nella storia della Repubblica che un'emergenza sanitaria si trasformasse in pandemia. E in questo caso le linee guida le dà lo Stato e le Regioni si devono adeguare e rispettarle; ci sono state discussioni forti, però mai violazioni di regole a parte la Calabria».

     

    Lo afferma in un'intervista al Messaggero il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia in cui ricorda la diffida inviata alla governatrice calabrese Santelli; e che senza il ritiro dell'ordinanza «nelle prossime ore» ci sarà l'impugnazione «domani mattina al Tar.  La Calabria fa meno della metà dei tamponi del Trentino Alto Adige avendo il doppio della popolazione»;

     

    conte santelli 3 conte santelli 3

    abbiamo voluto essere «rigorosi ma collaborativi, impugnando diamo alla Santelli ancora una chance. Dopo di che, penso che in un momento come questo nessuno può permettersi di anticipare scelte che non sono considerate sicure, mettendo a rischio la vita di lavoratori e clienti. Questo non è giusto».

     

    Per i luoghi in cui le curve di contagio sono ancora alte, Boccia dice che una volta «definito il modello di monitoraggio valuteremo i dati giorno per giorno e poi vedremo chi sta sopra o sotto i parametri. I presidenti di Regione sono tutti molto responsabili. È evidente che le Regioni che saranno sotto i parametri dovranno aspettare qualche giorno o settimana in più, chi sta sopra potrà lentamente ripartire».

    JOLE SANTELLI JOLE SANTELLI

     

    Sulle “discussioni ”con il governatore della Lombardia Fontana, «le valutazioni su come è andata le faremo quando non ci sarà più il coronavirus». A proposito della caduta dei 'confinì regionali dal 18: «Decideremo assieme alle Regioni. Però ritengo che la strada per le comunicazioni infra-regionali è ancora lunga. Bisogna avere pazienza: nella stagione estiva adatteremo le nostre abitudini di vita alle condizioni epidemiologiche». «Conte ha la nostra fiducia - conclude Boccia - il Pd ha dato solo qualche consiglio. E del confronto con Renzi se ne occupa il segretario Zingaretti»; trova «sgradevole» in questo momento fare ragionamenti sull'ipotesi di un possibile governo per la ricostruzione a guida Draghi.

     

    La Calabria non può permettersi fughe in avanti con l'emergenza coronavirus è ancora alta. Così il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia ha impugnato, a quanto apprende l'Ansa, l'ordinanza della Regione Calabria del 29 aprile che prevede l'apertura di bar e ristoranti. Gli atti sono stati trasmessi come da prassi, sempre a quanto si apprende, all'Avvocatura generale dello Stato.

    ATTILIO FONTANA ATTILIO FONTANA

     

    Poi a Sky stamattina Boccia ha aggiunto: «Mi auguro che la presidente Santelli segua le regole, quelle che disciplinano la vita nelle istituzioni. Lei le conosce bene e sa che quell'atto è illegittimo».

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