Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”
«Il Movimento è nato in Emilia-Romagna nel 2007 e qui riceve oggi un colpo mortale». Federico Pizzarotti c' era: al primo V-Day a Bologna nel 2007, nelle piazze per le regionali del 2010, fino alla sua vittoria del 2012 a Parma, primo sindaco M5S in un comune medio-grande.
DI MAIO E PIZZAROTTI
Un suo storico oppositore come Max Bugani, da poco uscito in polemica dall' associazione Rousseau, aveva previsto una disfatta. Per la prima volta d' accordo?
«Chi vive qui questa cosa la sentiva. Il Movimento ha fatto fatica a trovare i candidati, ha fatto una campagna elettorale inesistente, soprattutto non aveva più niente da dire. Nessun tema da portare avanti, nessuno slogan da proporre».
Perché secondo lei?
«Come facevano? Sono stati al governo con tutto e il contrario di tutto. Senza combinare niente».
Qualcosa l' hanno fatta. Il reddito di cittadinanza, ad esempio, e nonostante questo i voti non fanno che diminuire.
Pizzarotti - autopesce d'aprile
«Ah ma certo, di cose discutibili ne hanno fatte. Il reddito di cittadinanza non è servito a far aumentare i posti di lavoro, come avevano promesso. Vede, aver annunciato di aver abolito la povertà dimostra come non abbiano il senso della misura e il senso delle istituzioni».
Questo risultato è quindi lo specchio di una crisi nazionale?
«I parlamentari non hanno nessuna intenzione di andare a casa. Cercheranno in ogni modo di restare attaccati a questo governo e intanto elaborare una strategia di sopravvivenza, Perché se andassero al voto politico adesso, scomparirebbero».
Eppure si sono appena dati quella struttura che lei invocava prima di essere allontanato.
PIZZAROTTI
«Dicevo cose realistiche e venivo trattato come un ribelle. Hanno fatto tutto fuori tempo massimo e nel modo più sbagliato. Con "facilitatori" calati dall' alto, senza alcun riconoscimento sul territorio. Si può dire che in pochissimo tempo il Movimento ha fatto tutti gli errori che hanno fatto i partiti in 40 anni».
Non è troppo severo?
«Nominano gli amici, ripescano quelli che non sono stati eletti, candidano fidanzate. Se sei quello che ha sempre detto "non lo farò mai", non puoi permettertelo».
Non pensa che gli Stati generali di marzo, di fatto il primo congresso, possano segnare una ripartenza?
«Dovrebbero essere capaci di mettere in piedi processi democratici, ma non lo sono. In più, i militanti che erano in buona fede sono già andati via. Sono rimasti solo i fan dei fan».
certaldo pizzarotti nogarin
Ha nostalgia di com' era il M5S del 2010?
«C' erano una carica e un entusiasmo magnifici, ma non è che non ci fossero già le beghe. Volevamo votare il candidato per le nostre prime regionali, era tutto pronto ed era chiaro che sarebbe stato Giovanni Favia, ma il giorno prima arrivò un post del blog che lo impose dall' alto. Le brutte abitudine ci sono sempre state».
GRILLO PIZZAROTTI