PEDRO SANCHEZ
DAGONOTA
Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, annuncia in un colpo solo dimissioni ed elezioni anticipate. Il Paese torna al voto dopo la clamorosa batosta del Psoe alle amministrative, che hanno segnato la vittoria dell’asse tra Partito Popolare e Vox: dove sono andati uniti, hanno vinto.
Sanchez è terrorizzato che l’alleanza si riproponga anche alle elezioni nazionali. Per questo, cercherà di spostare al centro il suo programma, per provare a scongiurare l’arrivo al potere degli estremisti di destra di Vox (che in Europa sono alleati della Meloni nel gruppo dei conservatori). L’alleanza tra PP e neo-franchisti potrebbe essere però una sorta di grande prova dell’accordo tra PPE e Conservatori e riformisti, alle europee del prossimo anno.
SPAGNA, PEDRO SANCHEZ SCIOGLIE LE CAMERE E CONVOCA LE ELEZIONI ANTICIPATE: SI VOTERÀ IL 23 LUGLIO
Estratto da www.open.online
pedro sanchez
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha sciolto il parlamento e convocato le elezioni anticipate il 23 luglio. La decisione arriva all’indomani delle elezioni amministrative, che hanno visto i popolari e la destra di Vox strappare diversi territori ai socialisti e alle forze di sinistra.
Il Partito popolare, guidato da Alberto Núñez Feijóo, ha conquistato non solo il tradizionale feudo conservatore di Madrid, ma anche città importanti come Valencia e Siviglia, controllati nell’ultima legislatura da partiti progressisti. A Barcellona, sconfitta la sindaca di sinistra uscente Ada Colau, che verrà sostituita dall’indipendentista – e anche lui ex sindaco – Xavier Trias. […]
ELEZIONI IN SPAGNA, IL PARTITO POPOLARE CRESCE IN TUTTO IL PAESE: AYUSO TRIONFA A MADRID, COLAU PERDE BARCELLONA
Estratto dell’articolo di Alessandro Oppes per www.repubblica.it
la vittoria di isabel diaz ayuso 1
Cresce il Partito Popolare in tutta la Spagna, recuperando importanti quote di potere locale dopo il disastroso risultato delle amministrative di quattro anni fa. Il Psoe del premier Pedro Sánchez perde la battaglia anche nel conteggio globale dei voti a livello nazionale (30 per cento contro 28 a favore del Pp secondo i dati parziali), mentre sembra fallire la speranza di ottenere il risultato più atteso: la riconquista, dopo 11 anni, della città di Barcellona con il suo candidato Jaume Collboni, superato dal leader degli indipendentisti di orientamento conservatore, Xavier Trias, con l’attuale sindaca, Ada Colau, che non va oltre il terzo posto.
In bilico fino all’ultimo alcune delle amministrazioni regionali e comunali più importanti, con serie possibilità di ribaltone a favore dei popolari. Un duro colpo per il Psoe che nel 2019 aveva conquistato 9 delle 12 regioni in cui si è votato ieri (e il Pp solo 2).
SANTIAGO ABASCAL GIORGIA MELONI
I socialisti perdono Siviglia, la città più importante che amministravano finora, e rischiano di andare all’opposizione a Valencia, tanto al comune come alla regione. A rischio per la sinistra anche l’Aragona, mentre il Psoe potrebbe mantenere la presidenza di Estremadura e Castiglia La Mancha.
Il successo, scontato, della destra alle regionali di Madrid con Isabel Diaz Ayuso, lanciata verso la maggioranza assoluta, è completato anche dalla vittoria alle comunali del sindaco uscente José Luis Martinez Almeida, che punta a una inattesa maggioranza assoluta.
Ma, nella capitale come nella maggior parte delle amministrazioni che hanno la possibilità di riconquistare, i popolari dipenderanno dall’ultradestra di Vox. Un alleato molto scomodo, come si è rivelato nelle poche giunte locali in cui fino ad ora è risultato determinante.
[…] Un dato è particolarmente significativo: per la prima volta i popolari conquistano tutti capoluoghi di provincia dell’Andalusia, una delle regioni più popolose di Spagna (che quindi manda molti deputati al Parlamento) e che per decenni era stata un feudo inespugnabile del Partito socialista. […]
isabel diaz ayuso e pablo casado