DON GABRIELE MARTINELLI
Il promotore di giustizia del Tribunale dello Stato Vaticano, con provvedimenti del 16 e 17 settembre, ha chiesto il rinvio a giudizio rispettivamente di don Gabriele Martinelli, con l’accusa di abusi sessuali che sarebbero avvenuti nel preseminario San Pio X - il collegio di palazzo San Carlo, dentro le mura leonine, dove alloggiano i cosiddetti «chierichetti» del Papa - in anni precedenti il 2012, e di don Enrico Radice, rettore del Preseminario all’epoca dei fatti, con l’accusa di favoreggiamento.
DON GABRIELE MARTINELLI
Gli inquirenti della Santa Sede, dopo aver esaminato un centinaio di casi, avrebbero verificato la consumazione di rapporti omosessuali, avvenuti in quegli anni all’interno del preseminario, «che avrebbero coinvolto alcuni coetanei tra loro».
DON GABRIELE MARTINELLI
IL PROVVEDIMENTO DEL PAPA
Le indagini, rende noto un comunicato della sala stampa della Santa Sede, «erano state avviate nel novembre del 2017 a seguito di notizie divulgate da organi di stampa. Nonostante i fatti denunciati risalgano ad anni in cui la legge all’epoca in vigore impediva il processo in assenza di querela della persona offesa da presentarsi entro un anno dai fatti contestati, il rinvio è stato possibile in virtù di un apposito provvedimento del Santo Padre del 29 luglio scorso, che ha rimosso la causa di improcedibilità», conclude la nota.