Estratto dell’articolo di Matteo Indice per “la Stampa”
Edoardo Addezio
Si è accasciato davanti ai suoi amici, perdendo i sensi e finendo a terra, appena terminato il suo turno in una specie di torneo di mini-boxe improvvisato in casa. E a nulla è servito l'intervento dei medici e degli infermieri del 118, che hanno provato più volte a rianimarlo.
Uno studente di 15 anni, Edoardo Addezio, è morto nella tarda serata di sabato in un appartamento di via Acquarone nel quartiere genovese di Castelletto, non lontano da casa sua, mentre partecipava a una festa insieme a 15 coetanei, giovani con i quali condivideva gran parte del tempo libero. Le prime ricognizioni compiute dagli inquirenti escludono che la tragedia sia legata all'abuso di alcol o stupefacenti, e nelle prossime ore sarà svolta l'autopsia per chiarire meglio il quadro.
Edoardo Addezio
La Procura ha profilato con forza l'ipotesi d'un malore, potenzialmente legato al cuore. I magistrati tendono a escludere un trauma all'origine del decesso, inquadrando come possibile nesso semmai lo sforzo, ancorché minimo.
Edoardo aveva subito un intervento da piccolo ed era sottoposto a costanti e approfonditi monitoraggi. E praticava regolarmente – dietro il rilascio d'un certificato limitato alle attività non agonistiche – il tennis e il calcetto, oltre a nuotare e a sciare abitualmente.
Il padre Enrico Addezio, ingegnere molto conosciuto in città, ritiene tuttavia poco verosimile questa possibilità. E rimarca come al suo arrivo i sanitari gli abbiano riferito d'una caduta accidentale. Quanto agli incontri simulati di boxe, sul posto sono stati trovati dei guantoni, secondo le forze dell'ordine si è trattato di sfide non violente, un gioco nell'ambito del quale non paiono essere stati inferti colpi severi.
AMBULANZA OSPEDALE
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